Ecco la nuova regola sulle collisioni al piatto. Sarà applicata anche in Italia?

Traduzione di Frankie Russo

dall'articolo di Paul Hagen su MLB.com

L’introduzione della regola per evitare collisioni a casa base sarà sperimentale nel 2014. Una nuova regola, 7.13, finalizzata ad aumentare la sicurezza dei giocatori nelle collisioni a casa base, è stata ufficialmente approvata dalla Major League Baseball e dalla Associazione Giocatori della Major League Baseball e sarà applicata in via sperimentale a iniziare dalla stagione 2014. (leggi il nostro articolo sull'argomento)

L’approvazione avvenuta con un mese di anticipo rispetto all’inizio della Regular Season, permetterà ai manager, allenatori, giocatori ed arbitri di adattarsi alla regola durante i campionati delle leghe Grapefruit (Florida) e Cactus (Arizona).

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Tom House e “The Pitching Edge”

di Franco Ludovisi

Mi viene chiesto perché, nella trattazione dell’evoluzione del lancio, non ho citato, ad esempio, anche Tom House con il suo testo “The Pitching Edge” in cui descrive le metodiche di lancio che hanno fatto grandi numerosi lanciatori statunitensi fra cui anche il “mitico” Nolan Ryan.

Non è una dimenticanza da parte mia: mi sono fermato, nel descrivere l’evoluzione della tecnica agli anni 80 circa, mentre Tom House propone la sua trattazione circa un decennio dopo. 

La sua tecnica poi, che prevede “leggero” piegamento della gamba di perno, mani unite finchè il corpo non si sposta in avanti, mani fra mento ed ombelico nella posizione di equilibrio con gamba di passo innalzata, sollevata, ma non calciata, senza spinta del corpo durante l’innalzamento della gamba di passo per non compromettere la “posizione di equilibrio” che questa tecnica prevede come imprescindibile, thumbs under, elbows up ed altro.

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Non ci sarà mai fine nell’evoluzione delle tecniche di lancio

di Franco Ludovisi

In ogni epoca ci sono stati grandi lanciatori che hanno saputo affrontare al meglio i battitori avversari e questo indipendentemente dalla tecnica in uso in quel momento.

La tecnica in uso era quella che si pensava fosse la migliore, ovviamente:

così Ron Squire nel suo libro “How develop the sucessful pitcher” consigliava, negli esercizi propedeutici al lancio, di portare il ginocchio di perno a terra durante il rilascio della palla e il petto sul ginocchio di passo che stava piegato a 90 gradi sul terreno. Si otteneva così la massima estensione del corpo verso il piatto grazie al poderoso piegamento della schiena.

E lanciatori forti e vincenti si ebbero con questa tecnica.

Mentre Dick Siebert – “allenatore dell’anno 1960” scrive del lancio nel 1968.

Con la tecnica descritta sembra che la palla debba venir proiettata verso il battitore da una azione “ a catapulta” del corpo arcuato all’indietro nel momento dell’atterraggio del piede di passo: il braccio di lancio è molto vicino ad ore dodici.

Anche in questo caso sono molti e forti i lanciatori che usano questa tecnica.

 

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Come cambia la preparazione di Tim Lincecum

di Paolo Castagnini

Perché oggi vi parlo di Tim Lincecum? I motivi sono molti. Innanzitutto perché è un Campione. Poi perché è un lanciatore anomalo: Non è grande, non è grosso, non è apparentemente un grande atleta. La sua tecnica è un mistero. Viene studiato, ma nessuno si sogna di insegnare il suo modo di lanciare. Però è fuori dubbio che la forza sviluppata da questo lanciatore è a dir poco sorprendente. C'è da dire che spesso si confonde il fondamentale tecnico con lo stile di un lanciatore e mi azzardo a dire che Tim Lincecum quello che lo fa differente da tutti gli altri è proprio lo stile. Prossimamente sarà pubblicato qui su questo sito un articolo di Franco Ludovisi dove ci racconta che i grandi lanciatori sono sempre esistiti pur con le evoluzioni delle tecniche di lancio.

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Come cambia la tecnica di un pitcher in MLB

Traduzione di Frankie Russo dall'articolo di Chris Sherwin: "Under the Hood: A Mechanical Breakdown of KYLE DRABEK"

Autore dell’articolo è Chris Sherwin, canadese di Windsor, che sin dall’età di quattro anni ha giocato e poi allenato baseball di cui è un grande appassionato. Co-coordinatore dell’informatica per i BlueJaysPlus, Chris è specializzato nella meccanica del lancio, tecnica dei ricevitori e nello scouting, oltre ad essere opinionista per le ricerche sulla biomeccanica relativamente agli infortuni, ai fondamentali e alle analisi strategiche.

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Pino Bataloni e la velocità di lancio

di Pino Bataloni

Lo scorso inverno (2013) partecipando, come relatore, ad un corso per tecnici del CNT-Lazio, l’argomento che mi fu assegnato fu : Il Lanciatore. L’esigenza che emerse più frequentemente, dai partecipanti, era come migliorare la velocità del lancio.

Io credo che le aree sulle quali intervenire per migliorare la velocità siano:

1- Acquisire una meccanica corretta e, aggiungo io, funzionale per il giocatore

2- Avere un buon programma di allenamento sul tiro

3- Effettuare un lavoro di rafforzamento fisico specifico per i lanciatori

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Lanciatori, siete pronti per la Pre Season?

di Paolo Castagnini

Cari lanciatori, la stagione è ormai alle porte. Sicuramente molti di voi avranno seguito i programmi Post Season e Off Season presentati al Corso di Pitching Coach dal Prof. Gianni Natale e pubblicati qui su Baseball On The Road. Sarete quindi pronti per affrontare l'ultimo impegno prima della stagione e quindi eccovi la terza parte del Programma invernale sempre di Gianni Natale, con spiegazioni e filmati.

Un particolare ringraziamento oltre alla professionalità di Gianni, va anche al Presidente del CNT Domenico Micheli che non solo acconsente la pubblicazione sul nostro sito, ma ne è un grande sostenitore.

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... con affetto, Clint - 2^ parte

Traduzione di Frankie Russo da un articolo apparso su ESPN.com

Clint Hurdle, il manager che ha guidato i Pittsburg Pirates ai playoff dopo vent’anni. 

Seconda e ultima parte

Vai alla 1^ parte

Circa una settimana dopo, Hurdle cominciò a ricevere telefonate dai suoi ex collaboratori in Colorado dicendo che avevano nostalgie dei suoi proverbi. Dico tra me e me: “Mi state prendendo in giro? Io sono stato licenziato e a voi servono i miei sermoni?” e continua con una grossa risata: “Comunque avevo dato qualcosa che a loro sembrava utile e che desideravano ancora”.

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....con affetto, Clint

Traduzione di Frankie Russo da un articolo apparso su ESPN.com

Clint Hurdle, il manager che ha guidato i Pittsburg Pirates ai playoff dopo vent’anni.

Cosa si nasconde dietro il successo di un manager? E’ tutto rosa e fiori come molti immaginano, o è frutto di sacrifici, delusioni, sofferenza, malattie e quant’altro? In quest’articolo ci è dato conoscere come Clint Hurdle fa la differenza con i suoi proverbi quotidiani.

Il 9 settembre 2013 Hurdle era in viaggio sul pullman della squadra diretto ad Arlington per affrontare i temibili Texas Rangers guidati da Yu Darvish. I Pirates erano reduci da quattro sconfitte consecutive contro i diretti rivali dei St. Louis Cardinals, la tensione e lo sconforto aleggiavano nel gruppo. La squadra aveva bisogno una scossa dall’allenatore con il suo consueto “Pensiero del giorno”. Dal suo smartphone invia un messaggio destinato a mille persone in tutto il mondo, tra giocatori, le loro famiglie, i suoi collaboratori, amici, amici di amici, ecc:

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Speciale 29^ Coach Convention: Tim Leiper - 2^ Video

Tim Leiper alla 29^ Coach Convention - (foto Bassani)
Tim Leiper alla 29^ Coach Convention - (foto Bassani)

di Paolo Castagnini

La corsa sulle basi non ha bisogno di molte nozioni, ma comunque deve essere trattata e allenata come la battuta, il lancio, la presa, il tiro, ecc.

Per correre sulle basi non basta essere veloci, ma sono necessarie alcune conoscenze molto importanti. Anzi si può essere dei buoni corridori senza necessariamente essere velocissimi e viceversa. Questa la prefazione di Tim Leiper a cui il CNT ha dato il compito di trattare e Tim lo ha fatto in modo chiaro e semplice, ma nello stesso tempo professionale. La corsa sulle basi spesso viene un po' trascurata, e limitata a pochi allunghi girando le basi senza la dovuta aggressività e conoscenza.

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La mente come una tavoletta di cera

di Pino Bataloni

Leggendo l’articolo di presentazione sull’intervento di Claudio Mantovani alla recente Coach Convention, confesso che l’inciso iniziale riportato mi aveva suscitato qualche perplessità data, almeno per me , l’ovvietà dell’affermazione: "L'istruttore deve insegnare la Tecnica, ma egli è un insegnate particolare, perché non è che deve insegnare qualcosa di teorico, ma deve "far fare" qualcosa al suo allievo. Sembra un concetto banale, ma non lo è. Il suo allievo infatti non basta che abbia compreso; non è sufficiente che abbia capito come si lancia, deve lanciare!

 

 

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Speciale 29^ Coach Convention: Tim Leiper

Tim Leiper alla Coach Convention (Foto Bassani)
Tim Leiper alla Coach Convention (Foto Bassani)

di Paolo Castagnini

Tim Leiper è stato uno dei relatori stranieri alla 29^ Coach Convention che si è svolta a Quinto di Treviso. Classe 1966 e nato a Whittier, California per 12 anni giocatore professionista nelle organizzazioni di Detroit Tigers , Pittsburgh Pirates , New York Mets e Kansas City Royals. Attualmente è senior advisor minor league operations per i Toronto Blue Jays. Nel 2004 ha fatto parte dello staff tecnico del Canada alle Olimpiadi e nel 2006, 2009, e 2013 sempre con il Canada al World Baseball Classic.

Tim Leiper ha trattato nel primo dei suoi interventi, quello del venerdì, i Fondamentali dell'interno (approccio, posizione di mani e piedi, tiro) e altro ancora.

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