3^ parte - 2^ parte - 1^ parte
Su sollecitazione del “Comandante” Paolo Castagnini, a cui non si deve mai dire di no perché non se lo merita, dico quattro parole anche sul pick off in prima base del lanciatore mancino.
Il mancino è molto avvantaggiato nel tenere il corridore in prima.
Ed è altrettanto favorito nel non concedere vantaggi nelle partenze del corridore per una rubata, perché il suo naturale movimento per un lancio al battitore è inizialmente uguale a quello per una assistenza in prima.
Non ricordo nessun lanciatore che sia stato penalizzato con un balk per aver violato una delle regole dell’ Art.8.05 dall’ a) all’ l) mentre effettuava il CARICAMENTO. Al contrario ricordo molte penalizzazioni a lanciatori IN POSIZIONE FISSA. Analizziamola un poco: "Reg.8.01(b) La posizione fissa è assunta dal lanciatore quando prende posizione rivolto al battitore, con il piede di perno a contatto con la pedana di lancio, e l‘altro piede davanti alla pedana, tenendo la palla con ambo le mani di fronte al corpo e arrivando a un completo arresto. Da tale posizione Fissa egli può lanciare la palla al battitore, tirare ad una base o scendere dalla pedana facendo un passo indietro con il piede di perno. Prima di assumere la posizione fissa, il lanciatore può fare qualsiasi movimento preliminare, come quello normalmente definito "STIRAMENTO" ma, se così decide, dovrà comunque giungere alla posizione fissa prima di lanciare la palla al battitore”.
Continuando nell’ esame delle norme sul lancio e di conseguenza nella trattazione del balk troviamo ancora sul Regolamento Tecnico alla regola 5.09 l’indicazione della penalità per l’azione illecita: avanzamento dei corridori. Nessun commento mi sembra necessario.
Alla regola 8.01 invece c’è la parte più corposa delle regole sul lancio: Lancio legale della palla. Vi sono due posizioni legali di lancio: la "Posizione di caricamento" e la "Posizione Fissa" ed entrambe possono essere assunte in qualsiasi momento.
Un amico coach mi chiede di trattare il Balk. Argomento ostico, ma interessante. Da giovane lanciatore ebbi a che fare con un arbitro della mia città che coglieva impercettibili movimenti della mia spalla, durante il caricamento fisso e gridava: "BALK!" Non lo sopportavo. Ebbene in seguito imparai talmente bene a non muovermi che nessuno mi chiamò più un balk. Sulla mia spalla potevi appoggiare un bicchiere di spumante colmo senza che una goccia cadesse. Ora quell'arbitro è una delle persone che più stimo ed inoltre un grande amico. Ebbene parliamo di BALK e per farlo ho pensato di rivolgermi a Franco Ludovisi acuto osservatore e studioso per una vita del movimento del lanciatore, balk compreso. Ecco la prima parte.
Finalmente. Finalmente la MLB discute sulla carica al ricevitore a casa base. Il baseball non è sport di contatto; questo si è sempre saputo e tutti noi lo raccontiamo ai ragazzi e ai loro genitori. Però un contatto c'è, eccome se c'è. Il ricevitore ha facoltà di bloccare il piatto di casa base e il corridore lo può caricare. Il risultato di questa azione sportiva molto spesso si conclude con infortuni gravi e anche gravissimi. Fratture, emoragie e persino danni cerebrali.
Da www.softballinside.com
E' forse errato dire che oggi il baseball/softball si pratica più nelle scuole che non sui campi da gioco? Penso proprio di no, visto i numeri dei ragazzi e ragazze coinvolti in tutta Italia. Ed allora ecco alcune indicazioni fondamentali da parte del Prof. Diego Azzolini pubblicate oggi sul sito di Fabio Borselli Softball Inside
Entra nell'articolo "Baseball a Scuola che passione" dal sito di Fabio Borselli
Ho visto un grande interesse sull'articolo pubblicato il 27 Novembre "Scoprire i segreti dei più grandi pitcher della MLB?" Molti amici sono rimasti entusiasti del sito dove poter guardare alcuni dei migliori lanciatori al mondo. Stessa cosa ho notato nel numero di visite di questa pagina. Approposito di viste, colgo l'occasione di ringraziare tutti per l'interesse con cui seguite giorno dopo giorno gli articoli inseriti. Oramai da tempo superiamo i 100 visitatori unici giornalieri con punte anche oltre i 300
Cari lanciatori e soprattutto pitching coach, eccoci al momento più importante della praparazione. Come dice il Prof. Gianni Natale che ha sviluppato questo programma: il lavoro più importante in tema di “costruzione della forza” ! !
Forza che deve essere costruita utilizzando un buon numero di strumenti (routine di allenamento) così da garantirsi la cura di tutte le sue molteplici forme, ma soprattutto, così da evitare rischi di sovraccarico determinati da un utilizzo limitato, (come bagaglio), ed esasperato, (come quantità di proposte), di una sola od al massimo un paio di routine ! !
Sicuramente avrete seguito i consigli di Gianni Natale per quanto riguarda la Post Season come qui pubblicato
Sabato 30 Novembre e 1° Dicembre presso l'Accademia Nazionale di Tirrenia si svolgerà la seconda parte del Corso di Specializzazione per Pitching Coach organizzato dal CNT. Il corso che ha già sviluppato la prima parte nei giorni 1-2-3 Novembre, è stato seguito da una settantina di Tecnici con grande interesse. Il Presidente del CNT Domenico Micheli ha sottolineato l'importanza che le società Italiane abbiano all'interno dello staff, uno specialista per la preparazione e lo sviluppo dei Lanciatori, con un occhio di particolare riguardo ad evitare gli infortuni.
Vi piacerebbe poter entrare liberamente al Fenway Park di Boston e poter magari filmare dei grandi campioni? Siete appassionati di lancio? Siete pitching coach? Quante volte avete sognato di entrare in un bullpen della MLB e con tutta calma guardare il vostro lanciatore preferito, vederlo da vicino e figuriamoci poi riprenderlo con la vostra telecamera e magari carpire qualche segreto come l'impugnatura di un cambio o di uno slider! Naturalmente tutto questo non è possibile, dovreste essere un bullpen coach o far parte della squadra. Qualcuno di voi magari sta già pensando al prossimo viaggio organizzato da Baseball On The Road oppure sta pensando che stiamo mettendo in palio un biglietto della lotteria. Niente di tutto questo! Però qualche cosa possiamo fare per voi amanti o forse meglio dire malati di baseball come lo siamo noi e soprattutto studiosi del lancio.
Dopo l'articolo precedente sul programma di sviluppo delle qualità atletiche nei giovani presentata da Daniele Santolupo alla Conveneton di Sabato 23 Novembre, ecco la battuta, sempre rivolto ai giovani, con l'intervento di Alessandro Flisi. Non c'è bisogno di sottolineare quanto importante sia questo argomento per chi si occupa di baseball e softball. Alessandro Flisi ha però aggiunto un punto di grande interesse. Come si insegna il fondamentale della battuta?
Dipende.
In che senso dipende direte voi? Dipende a chi lo insegnate.
Si è tenuta Sabato 23 Novembre l'annuale Conveneton (la Convention dei Tecnici Veneti) Relatori della giornata Alessandro Flisi, che ha trattato sull'insegnamento della battuta nei giovani fino a 16 anni e Daniele Santolupo, che ha presentato un esempio di allenamento per la stessa fascia d'età. Lo staff del softball della Regione Veneto ha poi illustrato l'attività svolta nel 2013 in particolare per lo sviluppo delle lanciatrici. Alla Conveneton organizzata dal Presidente DRT Gianni Boldrin erano presenti Domenico Micheli, Presidente del CNT e Roberto Culicchi Presidente della Delegazione Regionale. Buona l'affluenza dei Tecnici (vedi foto)
Qualche anno addietro stavo gustando da spettatore una partita di categoria Ragazzi della mia società contro una squadra ospite di cui non ricordo il nome. A quel tempo la mia squadra era veramente una bella squadra ed era un piacere vederla giocare. Ad un certo punto si avvicinò un mio vecchio compagno di squadra della fine anni sessanta e che non vedevo più da tanto tempo. Ci salutammo parlando del più e del meno e ad un certo punto mi disse: "Questi ragazzi non sanno i fondamentali" Lo guardai e devo ammettere che mi salì una schiuma di rabbia. "Ma come!" gli risposi, "di che fondamentali stiamo parlando? di quelli che avevamo noi negli anni sessanta quando non esisteva l'allenatore e lo faceva uno di noi?
Quando il braccio di un lanciatore è a rischio? Ma in realtà è solo il braccio che si può infortunare o anche altro? Queste e naturalmente molte altre sono le domande alle quali il Corso di Pitching Coach, che si sta tenendo a Tirrenia, ha cercato di dare risposte. L'argomento è assai complesso e delicato, anche perché non esistono vere certezze, ma ci sono molte ipotesi suffragate da ricerche e dati scientifici.
L'amico Franco Ludovisi nel suo ultimo articolo pubblicato qui su Baseball On The Road "Istruire ad oltranza o meglio attrarre e divertire?" praticamente va a toccare un mio nervo scoperto. Franco con la capacità di analisi che lo contraddistingue pone una domanda che secondo me è la madre di tutte le domande, quella che ci dobbiamo per forza porre come allenatori. "Con la mia squadra sto facendo veramente quello che io credo sia giusto? e quello che io credo sia giusto è quello che la società vuole da me?"
Parlare di sport agonistico ci porta necessariamente al capitolo prevenzione. Contrariamente al luogo comune, è risaputo che fare attività sportiva di alto livello fa male, pur considerando i molteplici effetti positivi che lo sport ha sull'essere umano. Compito di preparatori, fisioterapisti, coach è fare in modo che faccia meno male possibile, prestando molta attenzione a non causare danni sugli atleti. Una voce essenziale in questo processo è la Prevenzione. In questo articolo Massimo Baldi, fisioterapista della Nazionale Italiana, ci spiega attraverso 18 video un buon metodo per prevenire i danni alla spalla di un lanciatore. Resta sottinteso che chiunque tiri una palla anziché lanciarla, ha in uguale misura necessità di evitare gli infortuni. Il programma e i video sono stati presentati al Corso di Pitching Coach di Tirrenia organizzato dal CNT che come sempre ci consente la pubblicazione su Baseball On The Road
Assistere ad una lezione del Prof. Domenico Di Molfetta è un qualcosa di unico. Lo sanno bene i 70 frequentatori del Corso per Pitching Coach organizzato dal CNT, la prima parte del quale si è tenuto l'1-2-3 Novembre e la seconda parte si terrà il 30 Novembre e 1 Dicembre.
Di Molfetta ha la capacità rara di prendere il tuo sguardo e la tua mente e di non lasciarla più. Vorresti che le sue lezioni non finissero mai, nello stesso modo di quando ti stai gustando un bel film. Te ne accorgi quando ti viene chiesto: "facciamo una pausa"? "Ma come una pausa, abbiamo appena iniziato!" ed invece è passata più di un'ora.
Il bunt, questo fondamentale bistrattato e sottovalutato negli allenamenti, spesso ci toglie le castagne dal fuoco. Ci sono due scuole di pensiero: La prima che considera il bunt come un regalo alla squadra avversaria, la seconda che è un essenziale gioco d'attacco. C'è chi il bunt non lo chiama praticamente mai, nemmeno al 9° inning con punteggio in parità, c'è chi lo usa fin dal 1° inning per portare l'uomo in seconda. In mezzo ci stanno tutte le posizioni intermedie.
Proseguo con l'intento di aiutarvi nell'interpretazione della scheda di lavoro pubblicata il 5 Novembre, specificatamente alla sezione Weight Room o Palestra Pesi.
Voglio sottolineare che questi materiali, che sono stati distribuiti durante il Corso di Pitching Coach organizzato dalla FIBS, sono pubblicati per gentile concessione del Prof. Gianni Natale e del Presidente del CNT Domenico Micheli.
Buon Lavoro!
Con l'articolo del 5 Novembre a titolo "Voglio diventare un Campione (Anno 2014).. il Pitcher mi rendo conto di aver stimolato l'interesse di molti, ma nello stesso tempo di aver inserito un documento che può essere visto "da professore universitario" come mi ha fatto notare un amico. Sono consapevole che un programma di questo tipo, scaricato dal sito senza una presentazione, che invece chi come me ha ricevuto al Corso di Pitching Coach organizzato dal CNT a Tirrenia nella scorsa settimana, possa destare un po' di frustazione.
Ecco quindi alcune informazioni importanti per capire il ricco programma di Gianni Natale.
I miei attenti lettori sicuramente ricorderanno il titolo "Voglio diventare un campione"; Furono cinque puntate molto gradite, che trattavano di preparazione invernale nella scorsa stagione. Non necessariamente Campioni si diventa solo se si arriva alla MLB o NPB come Alex Liddi o Alessandro Maestri nella foto accanto. Campioni si diventa anche semplicemente superando la barriera della pigrizia o reagendo all'assenza di programmi di preparazione all'interno delle proprie squadre.
Basta fare una domanda a caso tra tutti i tecnici del mondo che si occupano di baseball e softball, chiedendo dove si sentono meno preparati e la percentuale maggiore risponderà "il lanciatore". Il Pitching Coach è l'allenatore più raro per vari motivi:
Nella partita di questa notte c'è secondo me un momento importante, che potrebbe aver cambiato le sorti della gara e forse delle World Series, a favore dei Boston Red Sox. La mia non è una critica verso la scelta di un allenatore, ci mancherebbe, non mi sento all'altezza, ma mi serve per introdurre un elemento strategico di vitale importanza qual'è il cambio del lanciatore. Quando è il momento giusto per cambiare il pitcher?
Incredibile baseball, spettacolare sport dove in un istante tutto si capovolge e dove le certezze scompaiono. Le World Series 2013 ci stanno regalando emozioni incredibili, ma anche spunti di grande interesse per chi non si accontenta di guardare passivamente la singola partita. Quello di cui voglio descrivere oggi è l'ultimo out della 4^ e bellissima partita (come lo sono state le precedenti) di questa sfida Boston Red Sox - St Louis Cardinals. Vorrei fare un'analisi tecnica di un solo out, un solo gesto, un solo fondamentale o per lo meno ci provo.
La notte scorsa si è disputata la seconda partita tra Cardinals e Red Sox, che con la vittoria dei primi ha riportato la serie in parità. La cosa entusiasmante è stato il ritmo impresso dai lanciatori partenti, John Lackey per Boston e soprattutto Michael Wacha, lanciatore dei Cardinals, un ragazzone alto due metri che pesa 95 kg con una palla da 95 miglia orarie.
Michael Joseph Wacha è nato nell’Iowa nel 1991, quindi giovanissimo, è selezionato al draft nel 2012 come prima scelta dei Cardinals (19° assoluto).
Riapro solo oggi in mio computer e subito leggo, a firma dell’amico Castagnini, l’articolo del 30 settembre “Meglio un Campione o un buon coach?”. Interessante davvero lo scritto con la proposizione dell’equazione “bravo giocatore uguale a bravo insegnante (di fondamentali)”. E concordo con Paolo che non sia corretta questa affermazione, anche se può esserla in molti casi. Certo nel caso citato di Hunter Pence sembrerebbe avvalorata la prima ipotesi, però, non essendo io un esperto di tecnica di battuta, non mi sbilancio più di tanto.
di Paolo Castagnini
Dal 6 all'8 Giugno si terrà nel New Jersey il Draft 2013. E' un momento molto importante per le organizzazioni della MLB, ma soprattutto di speranze e aspettative per migliaia di giovani che frequentano High School, Junior College e University.
Dal 6 al 8 Giugno a rotazione per 40 round i responsabili delle franchigie sceglieranno ogni singolo giocatore dal 1° ad oltre 1.200°
Ma come fanno gli scouts a valutare le caratteristiche dei giovani prospetti?
di Paolo Castagnini
Gli Angels quest'anno dovevano fare terra bruciata, visto l'impressionante lista di campioni inseriti nel loro roster. Qualche nome? Pujols, Hamilton, Trout; e i lanciatori: Blanton, Burnet, Lowe, ecc. Qualcosa però non gira nel verso giusto e i risultati sono al di sotto delle aspettative. C'è però un lanciatore che sta facendo parlare di sè in tutto l'ambiente degli addetti ai lavori. Più che il lanciatore a far parlare è un suo lancio che è stato battezzato WTF
L'amico Franco Ludovisi sempre attento sui regolamenti, ci invia le sue considerazioni, dopo l'applicazione delle nuove regole sui lanciatori pubblicate anche nel nostro sito in un articolo dedicato.
Pubblichiamo integralmente le considerazioni di Franco.
Ne avevamo già parlato delle modifiche fatte di recente al nostro regolamento tecnico.
Sono andato a vedere la prima di Campionato della Fortitudo e subito ho potuto osservare come vengono applicate, ora, vecchie e nuove disposizioni.
di Paolo Castagnini
Parlare dello swing nel baseball in un semplice articolo è abbastanza proibitivo, ma visto che la pioggia non ci da tregua e non ci permette di scendere in campo, per impiegare il tempo in modo utile, proviamo a vedere un piccolo aspetto per niente marginale sulla battuta. Naturalmente commenti e critiche, anche pareri contrari sono bene accetti. Per farmi aiutare ecco a fine articolo un filmato di Josh Hamilton, giocatore che non ha bisogno di presentazioni, il cui swing viene analizzato e commentato attraverso la video analisi.
di Paolo Castagnini
La mia squadra di baseball, la mia squadra di softball che obiettivo ha avuto dalla società? Il Presidente che cosa vuole da me allenatore?
Quante volte viene posta questa domanda? Quante volte a fine stagione una società si ritrova per fare il punto della situazione, capire se gli obiettivi sono stati raggiunti o se qualche cosa bisogna cambiare per l'anno successivo?
Ma le nostre società un obiettivo ce l'hanno?
La presa di una rimbalzante da parte di un interno è forse uno dei gesti tecnici che si sono maggiormente evoluti negli ultimi anni.
La posizione di attesa rilassata; il movimento di pronto quando il lanciatore sta per lanciare; il movimento dei piedi; la raccolta della palla. Già in due articoli precedenti (14 Marzo 2012) e (10 Aprile 2012) avevo scritto di questo fondamentale che in apparenza si tramanda da allenatore a giocatore e così via sempre uguale. Piedi paralleli con il sinistro leggermente avanti, guanto in avanti, sedere basso, raccolta della palla e .......... subito mani al petto.
Qualche tempo fa vi avevo presentato il nuovo sito aperto da un gruppo di giovani uno sei quali Matteo D'Angelo. La prima cosa che feci fu quella di scaricare gratuitamente il Manuale Base e devo dire che rimasi sorpreso dalla fruibilità di questo libro scritto in modo chiaro ed esaustivo.
Esistevano però altri tre volumi più avanzati e ovviamente non gratuiti.
Ho deciso quindi di procedere con l'acquisto di quello più avanzato: Il Complete Guide.
Il volume è composto di ben 279 pagine. Vi si trova veramente tutto. Un supporto che ogni coach e preparatore dovrebbe tenere nel suo computer.
Il costo vale abbondantemente la pena. Credo che ogni Presidente di Società lo dovrebbe regalare ad ogni suo tecnico.
Paolo Castagnini
I Manuali si possono ordinare inviando una mail a: info@baseballideas.com
Quando è il momento di sviluppare le doti di rapidità e di coordinazione in un giovane? quand'è il momento di aumentare il carico di lavoro? quando dobbiamo insistere sull'insegnamento dei fondamentali?
Stefano Desimoni scrive sul sito Baseballideas e ci traccia un percorso su come lavorare sui bambini dai 5/7 anni in su, proseguendo poi nell'età scolare e nell'adolescenza. Pochi concetti, ma molto chiari che devono essere bagaglio di ogni allenatore.....scusate volevo dire di ogni educatore.
Buona lettura