Qualche tempo fa ho avuto modo di andare a vedere una partita di baseball in quel di Reggio nell’Emilia, dove ho trovato, insieme ad un gran fermento organizzativo e di tifo per la squadra locale, la A.S.D. Reggio Rays, anche un volantino con una bimba disegnata alla maniera dei fumetti giapponesi che invita a scoprire il softball con lo slogan “amicizie ed emozioni che fanno grandi”. La squadra è la “ASD Reggio Dream Team baseball e softball” e leggendo l’assai considerevole volantino ho letto tante informazioni sul gioco del softball, tra un po’ di storia, i ruoli dei giocatori ed in poche righe, pure la descrizione del gioco: un mezzo miracolo data la nota complessità. Ad un certo punto, poco sopra la lettura della possibilità di provare a giocare a softball gratuitamente per un mese, che non è poco, per “conoscere uno sport diverso!” mi imbatto in un nome ed in un numero telefonico, così lo metto in memoria su Whatsapp e dopo qualche giorno, scrivo un messaggio.
Oltre che eccezionali per aver adottato discipline sportive assolutamente peculiari, comunemente battezzate “sport americani”, gli Stati Uniti lo sono anche per il modo in cui hanno messo i loro sport (in particolare il baseball) al centro della propria vita culturale. Non sono molti i contesti in cui uno sport ha assunto una funzione così importante: a partire dagli anni ’60 dell’ottocento il baseball è stato un fenomeno sociale e culturale fondamentale per la storia d’America. Specialmente dopo l’avvento del professionismo, con cui la competizione divenne più intensa e il sistema di partite più regolato, il baseball svolse una funzione cruciale nell’appagare quel bisogno di appartenenza e quel senso di identità che negli Americani ardevano in modo particolarmente intenso.
C'è un gruppo in Facebook che si chiama Il Bar dei Tecnici del Baseball. Il gruppo è stato aperto all'inizio del 2023 con l'ambizione di riunire le persone ma amcor di più le idee sul "che cosa fare" per far crescere l'attività giovanile. Il Gruppo iniziale è stato formato dalla capostipite Simona Conti, sempre pronta alle innovazioni e tutto il gruppo che a quel tempo era lo staff delle Nazionali U12 quindi Stefano Burato, Alessandro Rosacolombo, ecc, Anch'io entrai immediatamente in questo Bar sicuro che sarebbe stato propositivo e non mi sbagliavo. Tra le tante proposte e discussioni che scaturirono in questa sede ci fu l'iniziativa del Torneo Draft, nato come mi confessò Simona da una mia dichiarazione in cui sostenevo che "i ragazzi che vogliono giocare devono poter giocare." Detta così la frase dice tutto e niente. Quando mai qualcuno è contrario. Simona però assieme a Stefano Burato e al resto del gruppo prese questo spunto e ci costruì il 1° Torneo Draft che si svolse il 5-6-7 settembre 2023 (Chi vuole approfondire può andare alla presentazione qui e al resoconto finale qui)
Ed eccoci qui a raccontare l'esordio del primo lanciatore italiano in Major Leage Baseball. Il 30 agosto 2024 (31 agosto in Italia) Samuel Aldegheri si presenta sul monte davanti al pubblico di casa dei Los Angeles Angeles incuriosito da questo giovane che appare sullo schermo gigante con un tricolore sullo sfondo. E' da ieri saputa la notizia che gli appassionati italiani sono tutti in fermento per questo evento. Gli avversari sono i Seattle Mariners guarda caso le stesse due squadre però invertite quando un altro italiano, Alex Liddi aveva fatto il suo esordio, ma non dal monte di lancio. Era il 7 settembre 2011 e Alex giocò in terza base. Anche allora fu una grande soddisfazione per il baseball italiano. Alex giocò 61 partite in MLB tra il 2011 e il 2013. Oggi è il momento di Samuel e lui è pronto e il suo primo battitore è J.P Crawford da 8 anni in Major oltre 2700 turni alla battuta. A chiunque tremerebbero la gambe.
Di recente abbiamo vissuto i giochi olimpici che hanno visto l’Italia eguagliare il numero di medaglie conseguito a Tokyo, incrementando le medaglie d’oro, anche se quest’anno a differenza dell’edizione nipponica non c’era il baseball, a pro di Break Dance e Skateboard e forse, perché le Majors mal digeriscono questo impegno sportivo nel pieno della Regular Season … Ad ogni modo il calcio c’era, anche se noi italiani, molto amaramente, non eravamo rappresentati in nessun modo, né dalla squadra maschile, né da quella femminile ed in finale, per l’oro del Torneo femminile, indovinate invece chi c’era? La rappresentativa femminile statunitense, che ha battuto la compagine brasiliana. E sapete chi ha segnato l’unico goal della partita? Mallory Diane Pugh, coniugata Swanson (1998) e sapete chi è Mr. Swanson? James Dansby Swanson (1994), interbase dei Chicago Cubs, città dove gioca anche Mallory, solo che lei gioca a soccer per i Chicago Red Stars.
Storia della Italian Umpires Association -di Michele Dodde
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L’Umpire dunque in virtù di questa iniziativa, lasciava il proprio cortile di interesse venendo motivato a divenire un ideale perfezionista. Questo principio, o esigenza richiesta anche dalle Società, superava tutte le primitive puntualizzazioni dando l’avvio alla completa formazione del Giudice di Gara che nulla ha a che vedere con la figura dell’arbitro.
Dopo il grande successo dell'edizione 2023 non solo si ripete ma si duplica. Quest'anno infatti oltre alla categoria U11 ci sarà anche la U13. L'evento unico in Italia è sempre organizzato dai Falcons di Torre Pedrera e dal gruppo Tecnici ben consolidato che fa capo a Simona Conti e Stefano Burato. Ed allora eccovi l'intervista a Simona sull'edizione 2024.
Proviamo per un momento ad assumere i panni indossati da Spalding in quella primavera-estate del 1905: egli ha cercato per anni di far attecchire l’idea dell’origine “interamente americana” del baseball, formulando a tale scopo anche un’astrusa teoria secondo cui il gioco si sarebbe evoluto a partire dal primitivo one-old cat a tre partecipanti, con la progressiva aggiunta di giocatori fino ad arrivare ai nove d’ordinanza. Incapace di sradicare la ben più convincente tesi del rounders, da pochi mesi il magnate ha giocato la carta della commissione d’inchiesta, subito formatasi in stretta osservanza delle direttive da lui stesso impartite. Improvvisamente gli arriva tra le mani la testimonianza chiave, tanto attesa quanto insperata: Sullivan gli inoltra una lettera di tale Abner Graves, vecchio ingegnere minerario, che indica in Abner Doubleday l’uomo che ad un certo punto diede la forma moderna ed attuale al baseball.
Finite da pochissimo le Olimpiadi di Parigi gli appassionati del baseball si stanno chiedendo se alle prossime che si giocheranno a Los Angeles, visto che il baseball e il softball sono stati riammessi per il 2028, potranno vedere i campioni della MLB ai giochi olimpici. La risposta purtroppo probabilmente è no, almeno per ora. Il commissario Rob Manfred il mese scorso ha detto di essere aperto alla possibilità che i giocatori della Major League vi partecipino, ma la storia ci dice che ci sono molti ostacoli. Il baseball è stato abbandonato dopo i Giochi del 2008, è tornato nel 2021 in Giappone, poi è stato escluso quest'anno a Parigi. Lo sport tornerà per i Giochi di Los Angeles tra quattro anni. (foto di copertina tratta da Los Angeles Time)
In una delle tante Birmingham che ci sono negli Stati Uniti, vi è uno degli stadi di baseball più antichi e affascinanti di sempre: il Rickwood Field. E molti, ma molti anni fa, nella Birmingham che si trova in Alabama, vi giocavano due squadre che afferivano a due leghe diverse, per non condivisibili questioni razziali: i Birmingham Barons formata da soli giocatori bianchi e i Birmingham Black Barons. I Birmingham Barons sono nati nel 1885, giocano in doppio A, sono affiliati ai Chicago White Socks e fino al 1987 hanno giocato nel Rickwood Field. E in quello stadio ci hanno giocato anche i Birmigham Black Barons, squadra di Negro League, nella quale hanno militato anche Satchel Paige (1906 – 1982) e Willie Mays (1931 - 2024), ricordato per essere stato un grandissimo esterno dei New York Giants, prima del loro esodo sulla West Coast.
Storia della Italian Umpires Association - di Michele Dodde
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In quel periodo, tra i tanti che frequentarono i corsi per divenire Ufficiali di Gara, ricevettero in consegna il contastrike a Macerata l’universitario e studioso Gianni Franceschetti con il sognatore radicale Paolo Gentilozzi, a Torino Domenico Latanza, Enrico Mattioli, Carlo Canonico e Matteo Lo Turco che da ex ricevitore di rango andò a cambiare in meglio il suo ruolo a casa base, a Genova il preciso ed innovativo Andrea Parentini con Enrico Carlini ed Enrico Parodi, entrambi questi ultimi amanti della filosofia dei principi, a Trieste, provenienti dall’alta scuola di Carmelo Pettener, Antonio Valberghi, Roberto Medelin e Aldo Stefanich unitamente allo studioso
Nella Spalding Baseball Commission figuravano i sei personaggi di spicco indicati da Spalding, fra cui ben due Senatori degli Stati Uniti, a testimonianza della rilevanza politica del baseball e di quanto fosse sentita la volontà di farne un qualcosa di “interamente” americano. Ne fece parte anche quello stesso A.G. Mills che aveva arringato la folla da Delmonico’s, mentre segretario fu eletto James E. Sullivan, che all’epoca ricopriva anche il ruolo di Presidente dell’Amateur Athletic Union e che, giova ricordarlo, era un dipendente di Spalding. Il magnate americano invece non vi figurò formalmente in alcun modo, ma solo perché aveva una tale influenza sulla commissione da potersi tranquillamente permettere di non farne parte. Fu Sullivan a fare la maggior parte del lavoro: per più di due anni, tra il 1905 e il 1907, egli si preoccupò di raccogliere testimonianze, reperti, lettere e ogni altra possibile fonte in grado di dirimere la controversia. Gli altri membri della commissione venivano informati dalle relazioni inviate loro da Mills. E fu lo stesso Mills ad asserire, nel rapporto finale della Special Baseball Commission uscito il 30 dicembre 1907, che il baseball era un gioco interamente americano, che era stato inventato nel 1839 e che il suo creatore era niente di meno che Abner Doubleday, il generale americano eroe vittorioso della Civil War.
Negli ultimi due decenni, il baseball ha subito un cambiamento epocale guidato dai progressi della tecnologia e dalla proliferazione di nuove statistiche. Le organizzazioni della Major League Baseball o dovremmo dire l'intero mondo del baseball hanno abbracciato questa rivoluzione dei dati, trasformando il gioco con metriche che offrono approfondimenti senza precedenti sulle prestazioni dei giocatori. Tuttavia, questa adozione dell'analisi non è avvenuta senza conseguenze. Mentre le strategie basate sui dati hanno rivoluzionato il modo in cui comprendiamo e giochiamo a baseball, hanno anche inavvertitamente contribuito a un preoccupante aumento degli infortuni dei lanciatori.
La complessità del corpo umano: oltre le leggi di Newton
Nello sport, c'è una credenza comune che il successo possa essere raggiunto applicando le leggi del moto di Newton al corpo umano. Questo approccio, tuttavia, è carente quando si ha a che fare con la natura complessa e adattabile della biomeccanica umana. A differenza delle macchine, i corpi umani sono intrinsecamente unici e complessi, e richiedono approcci personalizzati per ottimizzare le prestazioni e la salute.
Scritto con un linguaggio decisamente giovanile ma pieno di contenuti ontologici rari in un concreto affabulatore quale compagno di viaggio, Pietro Striano, licenziando alla stampa il secondo volume di “Battitori Brutti”, ha completato la sua personale ed interessante ricerca di personaggi del baseball statunitense che per la loro singolarità “fatti foste per vivere come brutti” mai hanno avuto positivi bagliori di vita e notorietà ma al contrario dei tanti che hanno raggiunto lo zenit in apprezzata notorietà non disgiunta da una gradevole consistenza economica, loro hanno toccato nell’esistenza solo marginali opportunità sino all’oscuro nadir. Ed ecco allora che il lettore avrà la simpatia di completare l’album di figurine con personaggi apparentemente normali ma sviati nel loro modo di giocare e di esistere che però destavano allegria essendo la sintesi di geni e sregolatezze.
di Redazione
Baseball On The Road su richiesta del Godo Baseball offre con piacere il patrocinio attraverso l'utilizzo del Logo in questa bella iniziativa.
"Godo Baseball On The Road."
Ecco il comunicato stampa.
Il Godo Baseball, una piccola società proveniente dall'Emilia Romagna e sotto la provincia di Ravenna, ha deciso di fare tappa nel pittoresco Veneto per una settimana di partite, esplorazioni e divertimento. I giovani giocatori si sono preparati per sfidare le squadre locali e avranno l'opportunità di scoprire alcune delle gemme nascoste della regione.
Come ho già avuto modo di scrivere in altre occasioni, non credo sia un bene che lo sport s’intrecci con la politica e se lo fa, deve unire, più che dividere. So bene, peraltro, che dal pugno guantato di nero sollevato nelle Olimpiadi del 1968 a Città del Messico in poi, tra boicottaggi e altre esclusioni coatte del “nemico” di turno, anche lo sport è rimasto contaminato dal lato più triste della politica, realizzato, magari anche a fin di bene, per far riflettere, questa o quella popolazione sul fatto di quanto sia brutto, restare esclusi dalle competizioni sportive, come conseguenza di determinate azioni, ma tant’è. Da quando poi la Russia ha indubitabilmente aggredito ed invaso l’Ucraina, bisogna sempre iniziare con una premessa chiara che è già insita nelle parole iniziali di quanto sto scrivendo, ma una cosa me la sono comunque chiesta: possibile che in Russia non ci siano squadre di baseball?
“L’EQUILIBRIO” nello swing
L'equilibrio è fondamentale in uno swing di baseball. Come abbiamo discusso in un post precedente sul lancio, puoi usare di più la parte inferiore del corpo (fianchi) per iniziare il movimento (Trigger) o fare più affidamento sulla parte superiore del corpo (spalle), a seconda che tu abbia a che fare con un punto mobile alto o basso! - Quando si parla di
equilibrio, si dice spesso che il peso del corpo dovrebbe essere perfettamente centrato al centro dei piedi, ma non è sempre così semplice.
Storia della Italian Umpires Association - di Michele Dodde
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Nel frattempo, nel 1964 dal 3 al 7 febbraio presso la base aerea statunitense a Rhein Main, una delegazione italiana composta da giocatori e Giudici di Gara frequentò la Usafe Base Training School. Gli umpire furono Walter Zuffi, Adolfo Barbuti, Gianni Di Giusto e Carmelo Pettener e la significativa prima lezione che divulgò l’umpire dell’America League Louis J. Dimuro fu “Filosofia, Mentalità, Attitudine ed Approccio al Baseball” che ancora oggi e sempre dovrebbe evidenziare l’incipit di qualsiasi corso o stage. Durante il quadriennio del presidente Giuseppe Ghillini, succeduto al principe Borghese, il baseball ed il softball incominciarono ad assumere una propria personalità e vitalità con la presenza costante sui mass media locali e nazionali. Anzi nel 1967 nelle edicole fu diffuso il settimanale sportivo “Sport Olimpici” che cercò di richiamare l’attenzione degli sportivi finalmente fuori dalle regole del calcio.
da Redazione
Inizia tra poco il GROUND FORCE ELITE CAMP quinta edizione!
Si tratta di un camp molto specifico e aperto a chi realmente vuole migliorare i propri fondamentali individuali riservato SOLO a LANCIATORI (14/16 POSTI) E RICEVITORI (4/6 POSTI).
La novità 2024 è rappresentata dall’analisi e lavoro di sviluppo in battuta. Le età degli atleti vanno preferibilmente dai 14 ai 18 anni.
E' stato preparato un programma personalizzato in modo tale da aiutare gli atleti a migliorare in modo concreto le proprie abilità personali per provare a diventare un giocatore di alto livello. Il camp è patrocinato da BASEBALL WITHOUT FRONTIERS nell’ambito di un circuito di alta formazione rivolto a giovani giocatori di baseball italiani
Tratto dal New York Times
Il professore Duane Knudson, docente di kinesiologia (studio del movimento) alla California State University, afferma che lo stretching che troppo spesso osserva sui campi, nei vari sport, causa più danni che benefici. Come ogni comune mortale, sin da quando abbiamo iniziato a fare sport, siamo stati abituati a praticare il riscaldamento in una certa maniera e l’abbiamo ripetuto per anni. Ma la scienza ha fatto progressi. I ricercatori ora sono convinti che alcuni dei più trincerati elementi del riscaldamento degli atleti non solo è una perdita di tempo, ma anche dannoso. La vecchia teoria di stendere i muscoli per 20/30 secondi, conosciuto come stretching statico, è completamente sbagliata. Recenti studi effettuati all’University of Nevada, sono arrivati alla conclusione che gli atleti generano meno forza nelle gambe dopo lo stretching statico che se non l’avessero mai fatto. Altri studi hanno dimostrato che questa forma di stretching diminuisce la forza muscolare di circa il 30%. Inoltre, fare lo stretching con una gamba sola può ridurre la forza dell'altra gamba considerato che i movimenti sono in contrasto con il sistema nervoso centrale.
Mentre stavo vedendo al Gianni Falchi di Bologna la partita tra la Fortitudo baseball e la squadra di Macerata, conclusasi alla decima ripresa con la vittoria della Effe, mi è stato fatto notare un cognome particolare. Tra le fila maceratesi, infatti, giocava il prima base Juremi Gregorius Profar (1996) che ha un cognome particolare per due ragioni. La prima è che Profar ricorda l’omonima ditta parafarmaceutica, mentre la seconda, ben più importante è che l’ottimo Juremi, oltre ad aver battuto un homer, è fratello di Jurickson Bartholomeus Profar (1993), esterno dei San Diego Padres. (nella foto Juremi Gregorius Profar in minor league) - Sotto il fratello Jurickson Bartholomeus Profar)
Cooperstown, 1939: mentre il mondo è sull’orlo della guerra, il baseball festeggia il suo falso centenario, e lo fa nel più sfarzoso dei modi. Viene inaugurata la Hall of Fame, la più antica di tutto lo sport mondiale, che da lì in poi assumerà la funzione di conservare la memoria storica del gioco e dei suoi protagonisti; viene allestita una parata celebrativa che ripercorre i momenti salienti dell’evoluzione del baseball; va in scena una sfida tra due selezioni di all-star composte dai più grandi di sempre. Persino il governo degli Stati Uniti non si lascia sfuggire l’occasione, e benedice laicamente l’evento con l’emissione di un apposito francobollo commemorativo.
La sua firma nel 2021 era costata 125.000 dollari. Per carità son soldi, ma ben poco a confronto ad esempio di Harry Davis stesso ruolo (catcher) prima scelta dei Pirates pagato ben 6.5 Milioni di dollari e che quest'anno ha una media battuta di .153 con 1 fuoricampo. Ben Rice è stato scelto dagli Yankees al 12mo round (363ma scelta) Ben però dopo aver fatto la sua esperienza nelle minor, quest'anno in doppio e triplo A, è stato chiamato per sostituire in prima base l'infortunato Anthony Rizzo. Ebbene, il suo esordio il 18 giugno contro gli Orioles dove batte un singolo in campo destro. Quel singolo è stato di buon auspicio visto che cosa è poi successo il 6 luglio allo Yankee Stadium.
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Le disposizioni del Vademecum comunque non furono di facile attuazione in quanto l’approccio mentale degli umpire italiani non fu tra i più semplici: fermi restando i principi etici insiti in ogni arbitro di qualsiasi disciplina, il loro operato sui campi necessitava di una convinta preparazione a volte purtroppo anche fuorviata da indicazioni, oggi valutate maldestre, quali ad esempio quelle riportate a pag. 40 sul libro “Baseball” di Oriani – Lattarulo edito da Sperling & Kupfer: (1959).
“Se un solo arbitro viene assegnato alla partita, i suoi compiti e la sua autorità si estendono su tutti i punti del campo di gioco e a tutte le regole contemplate dal R.T. ed egli potrà occupare qualsiasi posizione sul campo di gioco che, a suo giudizio, gli permetta di meglio disimpegnare i suoi compiti (…) e (…) l’arbitro di campo inoltre prende quella posizione sul campo di gioco che, a suo giudizio, si addice per meglio rendere le imminenti decisioni sulle basi (…)”
Libera traduzione dal sito The Season
La versatilità è una caratteristica singolare nel baseball che può essere un requisito molto utile, ma nello stesso tempo una maledizione, sia per il giocatore che per il coach. La situazione ideale per un giocatore versatile è quando si trova a suo agio giocando in due o più posizioni, e il coach non ha riserva alcuna a schierarlo in nessun di quei ruoli. Ma non è un’abilità comune a tutti i giocatori. Infatti Paul Gibson, coach alla Bell High School Baseball in Texas, ha una sua teoria: “A volte incorriamo in un ragazzo che non riusciamo ad individuare subito se è meglio utilizzarlo come esterno, interno o anche ricevitore. In questi casi facciamo lavorare il giocatore in tutte e tre posizioni durante la fase di sviluppo dei fondamentali e cerchiamo di capire dove si adatta meglio.”
L’atteggiamento assunto nei confronti del cricket negli ex possedimenti dell’Impero britannico risentì fortemente dell’identificazione del gioco con la cultura inglese: se questa associazione lo rese senza dubbio attraente in molti ex paesi del Commonwealth, sia per coloro che avevano a cuore la madre patria, sia per coloro che si auguravano invece di poterla (almeno simbolicamente) sconfiggere, al tempo stesso può spiegarne il rigetto che si verificò in altre ex colonie. Un saggio uscito di recente ha messo a fuoco il ruolo giocato dal nazionalismo nell’indirizzare le culture sportive di India e Stati Uniti, in cui ad affermarsi come National Pastime furono rispettivamente cricket e baseball.
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il vademecum ancora oggi potrebbe configurare la sua validità in specie nelle pagine di etica morale. Parole come “(…) a lui (l’umpire) sono richieste fermezza, imparzialità, alto senso sportivo, rettitudine e serenità d’animo. Deve essere esempio di superiorità di tratto e di onestà, sia nell’estrinsecazione del suo mandato che nella sua vita privata (…) deve giungere a riassumere in sé e nel suo comportamento tutti quei requisiti che si addicono alla sua dignità e che gli guadagnino quel rispetto e quel prestigio che a lui competono come Ufficiale di gara (…)” fanno intuire come esse debbano essere eterne per chi sceglie il difficile ruolo di Giudice di Gara per il quale, prosegue il Vademecum “(…) non vi sono gare facili o difficili, ma semplicemente Gare di Baseball alle quali dare il vostro contributo di sportivo: infatti l’ottimo arbitro può prestare la sua opera di educatore, particolarmente se a contatto con giovani atleti le cui coscienze sportive devono essere plasmate da una mano ferma ed energica (…)”.
Da alcuni anni, come sappiamo, a Londra si svolgono le London Series ed anche quest’anno si sono tenute tra l’8 e il 9 giugno, vedendo contendersi le squadre dei Mets di New York e dei Phillies di Philadelphia, il risultato di quelle che sono delle vere e proprie partite di Regular Season, trasferite sul suolo inglese. Si è giocato nel London Stadium, costruito per le Olimpiadi del 2012, dove regolarmente vi gioca una delle tante squadre londinesi di calcio, ossia il West Ham Utd e come ogni anno, da che vi si gioca anche il baseball, c’è stato il solito successo di pubblico, perché sono alcuni anni che la MLB ha deciso di investire in Inghilterra sul baseball e pare che il “batti e corri” piaccia. Si parla spesso di un tour itinerante in Europa, che sarebbe bellissimo toccasse anche l’Italia, ma in attesa che ciò avvenga, torniamo in Inghilterra, perché il legame tra quest’ultima e il baseball c’è sempre stato ed è davvero tradizionale.
C'è un vizio tutto italiano che imperversa in molte persone e lo sport non ne è esente anzi lo esalta. Mi riferisco al vittimismo o ricerca del capro espiatorio per i propri fallimenti. Il popolo Italiano che fondamentalmente si misura attraverso il calcio e la politica, esprime tutte le sue incazzature contro qualcuno o contro un dato colore. Il vittimismo si trova anche nel baseball italiano; in molti giocatori e persino in squadre intere. La ragione primaria di fallimento è comunemente l'arbitro o come specifica Michele Dodde, l'Ufficiale di Gara. Si va al piatto non perché si è guardato il terzo strike, ma perché l'Umpire ha trasformato un ball in uno strike. Spesso quel lancio non era nemmeno l'ultimo, ma il primo del turno, ma rimanendo strike-out anche sventolato sull'ultima palla, la colpa ricade su quel primo lancio giudicato a detta del battitore uno strike al posto del ball e quindi uscita verso la propria panchina gesticolando borbottando, imprecando e magari lanciando mazza e caschetto" perché tutto il mondo si accorga che io ho subito una grande ingiustizia"
Intorno alla metà degli anni 50 dell’ottocento il cricket in America era prevalentemente appannaggio di piccoli club elitari, ed era giocato soprattutto da immigrati inglesi, finendo così per diventare il passatempo preferito delle élite: l’entusiasmo per il gioco cioè non riuscì mai a propagarsi tra gli strati più ampi della popolazione. Perché il cricket non riuscì a coltivare l’attrazione della massa? Molto semplicemente, non vi riuscì perché non volle coltivarla. In questo fallimento ha giocato un ruolo cruciale l’esclusivismo, inteso come attitudine delle élite depositarie del gioco a tenere per sé l’attività ludica: volendo limitare gli incontri ufficiali solo a quelle organizzazioni che condividevano lo stesso rango sociale, le élite hanno di fatto stroncato ogni possibilità che il cricket diventasse uno sport a diffusione popolare, poiché essendo gli «interclub matches» piuttosto sporadici, non furono in grado di mantenere desto l’interesse verso il gioco.
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Ora, sorvolando sulla deontologia giornalistica sportiva, è notorio che se in un articolo non vi sono commenti sulla direzione di gara si vuol significare che l’umpire ha svolto bene il suo compito in quanto il suo compito è dirigere bene l’incontro; se nota viene riportata, questa sarà solo per evidenziare le pecche o la negatività di qualche giudizio. Dunque, nella piena convinzione che l’umpire Compare avrebbe avuto migliori fortune nel divenire pilota, è certamente doveroso rimarcare che quelli, come poi sempre, sono stati tempi di coperte corte e la conoscenza del gioco, come da regolamento, era devoluta il più delle volte agli umpire che sul campo poi andavano a spiegarne le sfumature a chi di fatto giocava per istinto.
Gli Stati Uniti e il baseball statunitense non finiscono mai di stupirmi, perché pur associandosi a siti che vogliono rifare la flotta sottomarina dello Zio Sam, allo stesso tempo si impegnano per contrastare il cambiamento climatico, tema sul quale siamo tutti o quasi sensibili e gli Americani … di più! In pratica durante le telecronache sul sito della MLB (www.mlb.com ) vi è uno spot tutto “verde” che parla di come si voglia premiare la squadra più “green” delle Majors e quindi quella che si distinguerà nella maggior raccolta differenziata, nel minor consumo di acqua, nel minor dispendio di emissioni di H2O e nel maggior sforzo ecologico.
Insomma, una meraviglia!
Oggi vi racconto la storia di Samuele che da Brescia è volato in Florida per un anno accademico presso la Community School of Naples praticando il suo sport preferito, il baseball. Samuele ha avuto la grande fortuna, ma anche la bravura, di diplomarsi in un solo anno e quindi ora si trova davanti due possibilità: Tornare in Italia per il diploma italiano o rimanere negli USA proseguendo in un College. La graduation ottenuta in Florida infatti gli apre le porte di qualsiasi università americana. Ecco un'intervista a Samuele dove ci racconta com'è andata.
Alcuni amici mi chiedono di raccontare la mia esperienza con il baseball qui a Kansas City. Il 2 e 3 giugno ho avuto l'occasione di partecipare al Mini Camp delle squadre Royals Team presso il Benedectine College in Atchison (Kansas City). Ma faccio un passo indietro per presentare il programma dei Kansas City Royals per i giovani della città. Alla Urban Youth Academy di Kansas City si può iscrivere qualunque ragazzo senza pagare un dollaro e questo per un accordo tra la città e i Royals. Allo stesso tempo i Royals attraverso dei Try out scelgono i migliori talenti per costituire queste squadre che si chiamano Kansas City Team da Under10 a Under14 e Scout Team dai U15 a U17. I primi fanno attività da ottobre a luglio ininterrottamente, i secondi sospendono per la stagione delle loro High School (Febbraio Maggio) e riprendono poi a Giugno e questo Camp é l'inizio della stagione dei tornei estivi. Queste squadre sono anche dette Travel Teams.
In diversi passi si è fin qui accennato al fatto che il baseball ebbe un vantaggio decisivo sul cricket a causa della sua malleabilità, intesa sia come spiccata predisposizione a venire modificato nei regolamenti e negli stili di gioco, sia come maggiore ricettività ad essere influenzato culturalmente, ad essere cioè “americanizzato”. Sotto questo profilo, il cricket sembra avere paradossalmente scontato il fatto di aver raggiunto prima del baseball la piena istituzionalizzazione, poiché alla metà dell’800 era già entrato nella cosiddetta fase «modern stage», in cui le innovazioni ed i cambiamenti che possono essere apportati alla struttura di uno sport non solo diventano molto meno frequenti, ma possono al massimo incidere a livello periferico, e non certo sugli elementi fondativi della disciplina in questione.
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Certamente non furono facili gli inizi di questa pattuglia di una crescente Legione Straniera dei direttori di gara, termine coniato con grande efficacia dal milanese Giovanni Del Neri, in specie se si considera come i giudizi da loro emessi durante le gare fossero sistematicamente in contrasto a causa sia per la diversa interpretazione del significato delle regole sia per gli oggettivi problemi di traduzione semantica delle frasi di un “Rule Book” rigorosamente in originale. Ancor più, per dare maggior colore, era sui campi da gioco per il calcio che autarchicamente venivano realizzati i diamanti. Le linee di foul venivano tracciate con un annaffiatoio colmo di calce liquida mentre il piatto di casa base ed i cuscini delle basi venivano portati dalle sedi sociali e sistemati sul campo con il tassativo compito di recuperarli poi a fine incontro.
Traduzione di un articolo dal sitoThe Season dal titolo: The hitting zone
Poniamoci una domanda importante: “Qual è la zona dello strike nella Little League?”
La risposta? Mi dispiace, hai sbagliato, prova ancora. Prossima risposta? Mi dispiace, hai sbagliato ancora.
Su tutti i campi della Little League di tutto il mondo, la risposta esatta è: “La zona dello strike è dove viene chiamata dall’arbitro.” Se la palla rimbalza prima di arrivare al piatto, e l’arbitro chiama STRIKE!, indovina, sul tabellone sarà segnato uno strike. Se la palla è diritta in mezzo al piatto, e l’arbitro chiama BALL!, indovina, sul tabellone sarà segnato un ball.
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La fondamentale quanto capillare e meritoria ricerca inerente la nascita e la divulgazione del baseball e del softball in Italia, condotta a termine con filantropica precisione da Roberto Buganè, unitamente ad altre similari storie, riporta che la prima gara giudicata regolare e svolta con tutti i crismi dell’ufficialità fu certamente quella disputata a Milano sull’inventato diamante realizzato sul campo Giuriati il 27 giugno 1948 tra il Milano B.C. e gli Yankees Milano.
Libera traduzione dal sito
home.gc.com
Spesso i primi coach sono dei volontari. Lo scenario tipico si verifica quando i genitori iscrivono il proprio figlio ad un’organizzazione sportiva, e gli viene chiesto se vogliono collaborare come coach. Spesso il genitore si ritiene più adatto ad essere un assistente, ma succede pure che viene investito come capo. Sovente i principianti trovano questo ruolo più impegnativo del previsto, quindi è opportuno che seguano alcune regole che potrebbero tornare utili per facilitare il loro lavoro e aiutare i giovani atleti.
Accomunati da alcuni elementi di fondo, baseball e cricket rientrano entrambi nella famiglia dei cosiddetti «bat and ball games» («giochi di palla e mazza»): la sintassi dei due sport, dunque, è per certi aspetti simile. Tuttavia in alcuni punti cruciali essi differiscono notevolmente: un’analisi approfondita rivela come tali differenze strutturali abbiano avuto comunque un ruolo nel processo che fece del baseball lo sport più popolare d’America.
L’elenco dei film inerenti il baseball con le sue diverse sfaccettature è destinato a non aver mai fine se è vero, come è vero, che dalla mia peculiare ricerca da cui poi è scaturito il certosino elenco a partire dal 1898 sino al 2022, anno in cui è stato stampato il mio libro “Il Baseball sul Grande Schermo, nei fumetti, nella letteratura, a teatro, nelle ballate e nell’arte” ecco che da allora il numero dei film elencati sale dal 324 al 330 in data odierna. In effetti già dal 2021 sotto la regia e sceneggiatura di Steve Acevedo fu licenziato “Love and Baseball” interpretato da Max Arciniega, Asif Ali e Tale Hanjok. Il film gode di una sceneggiatura scorrevole che, apparentemente sopra le righe, farebbe sembrare come il casuale incontro tra Will e Michele, i due protagonisti, potesse scadere nel solito film che va a rimarcare lo sdolcinante romanticismo ed invece l’imprevedibilità e la realtà della vita con un baseball eccentrico pigmalione ed inossidabile collante fanno elevare la qualità di questo movie ad una piacevole visione.
Come tutti noi sappiamo il Campionato di baseball statunitense è iniziato da qualche settimana e una cosa mi è balenata agli occhi.
Sul Sito dedicato alla MLB Majors League Baseball vi era una sagoma che campeggiava … Ohibò! Che cosa c’era di grazia? Un animale? Un UFO? La mia foto? Niente di tutto ciò, bensì la sagoma di un sottomarino stilizzato e fin qui … qualcuno potrebbe pensare ad un “submarine”, ossia ad una tipica meccanica di lancio, rara quanto insidiosa, pur se esistono alcuni estimatori del genere tra i lanciatori statunitensi. Ma guardando meglio, quello che mi inquieta, è il fatto che quel sottomarino è il promo di un’azienda che vuole reclutare lavoratori specializzati per rinnovare la flotta di sottomarini della marina militare degli USA www.buildsubmarines.com