Prefazione di Paolo Castagnini
Dico la verità, questa è una grande sorpresa per me e credo per tutti i lettori di Baseball On The Road. Il ritorno di Frankie Russo.
Dal 22 Aprile non pubblicavamo un suo articolo sul sito. L'unica cosa che mi sento di dire è: Ben Tornato Frankie!
Sono incappato casualmente sul sito internet di Davide Sartini che non ha bisogno di presentazioni. Assieme alla moglie Simona Conti (anche lei non ha bisogno di presentazioni) gestiscono questo semplice sito dove si può trovare tutto ciò che serve per iniziare un serio lavoro nelle scuole. Anche loro come molti negli ultimi anni cercano le motivazioni della difficoltà di portare i ragazzi e ragazze al campo, nonostante il grande successo scolastico. Simona e Davide però non si sono fatti solo domande e non si sono fermati ad enunciazioni di principio.
Traduzione di un articolo dal sito:
baseballtrainingsecrets
dal titolo: No B.S. Grip Strength
Ad essere sincero, credo che allenare la forza dell’impugnatura, dei polsi e degli avambracci spesso viene sottovalutato. Io per primo, sono un sostenitore del fatto che polsi deboli, torsione e rotazione degli avambracci serve a null'altro se non irrigidire gli avambracci.
Ciò che voglio rendere chiaro è l’importanza di come sviluppare avambracci forti e migliorare le prestazioni in poco tempo. Per rafforzare gli avambracci è necessario eseguire esercizi adatti affinché il corpo sia in grado si supportarli, e questo non significa sovraccaricare il bilanciere con pesi eccessivi, ma sfruttare la gravità e utilizzare oggetti imperfetti per stimolare gli avambracci e polsi simultaneamente ed in modo efficace.
Traduzione di un articolo dal sito:
baseballtrainingsecrets
dal titolo:Understanding Baseball Speed Training: Part 3 By Shawn Moody
L’inverno è ormai alle spalle e l’arrivo della primavera ci fa capire che tra breve inizierà il campionato. La vista del campo e l’odore dell’erba ci indica che è il momento di conquistare il diamante.
Nella seconda parte vi è stato offerto un esempio di sessione di allenamento per aiutare a incrementare la velocità. Adesso cercheremo di mettere tutto insieme e pianificare un allenamento settimanale.
Traduzione di un articolo dal sito:
baseballtrainingsecrets
dal titolo:Understanding Baseball Speed Training: Part 2 By Shawn
Moody
Nella prima parte vi ho indicato alcuni esercizi per sviluppare l’agilità e rapidità per il primo passo. E’ stato rimarcato che non ci si allena per un raduno in pista. Si può anche correre in pista, ma l’obiettivo è di incrementare la velocità che tornerà utile per il nostro sport. Quando ci si prepara per rubare una base o per prendere una palla al volo all’esterno, non abbiamo la possibilità di metterci nella posizione ideale e aspettare lo sparo dello starter.
Traduzione di un articolo dal sito baseballtrainingsecrets dal titolo: Understanding Baseball Speed Training: Part I By Shawn Moody
Ricordo molto bene i primi giorni di primavera. Insieme ai miei amici eravamo fuori sulla terra ancora umida con i nostri guanti a palleggiare o forse a fare i giochi di trappola. Facevamo qualsiasi cosa perché sapevamo che era prossimo l’inizio del campionato. E come ogni altro appassionato eravamo alla ricerca di come migliorarci, di come diventare più competitivi. Guardavamo sempre i più grandi, a volte ci davano dei consigli, ma il più delle volte imparavamo solo osservandoli giocare.
Una cosa che spesso mi ritorna in mente era il modo in cui ci allenavamo, una tecnica chiamata “jogging”. Ci riunivamo e correvamo intorno al campo per non ricordo quanto tempo, lo facevamo seriamente, anche due volte al giorno, la mattina e poi la sera.
Oggi mi pongo la domanda: A cosa serve il jogging nel Baseball? E la risposta è una sola: A NIENTE!
Traduzione di un articolo dal sitoThe Season dal titolo: The hitting zone
Poniamoci una domanda importante: “Qual è la zona dello strike nella Little League?”
La risposta? Mi dispiace, hai sbagliato, prova ancora. Prossima risposta? Mi dispiace, hai sbagliato ancora.
Su tutti i campi della Little League di tutto il mondo, la risposta esatta è: “La zona dello strike è dove viene chiamata dall’arbitro.” Se la palla rimbalza prima di arrivare al piatto, e l’arbitro chiama STRIKE!, indovina, sul tabellone sarà segnato uno strike. Se la palla è diritta in mezzo al piatto, e l’arbitro chiama BALL!, indovina, sul tabellone sarà segnato un ball.
Sunto e traduzione dell'articolo su efastball.com
Cos’è un rotational swing? Cos’è un linear swing? Quali sono le caratteristiche per ciascuno?
2^ parte
Ieri abbiamo pubblicato la prima parte di questo articolo e abbiamo notato un grande interesse. Le visite alla pagina infatti sono state moltissime. Segno che l'argomento è molto sentito. Abbiamo deciso pertanto contrariamente alla consuetudine di pubblicare oggi la seconda e ultima parte. Ringraziamo come sempre il grande lavoro di Frankie Russo per la traduzione.
Sunto e traduzione dell'articolo su efastball.com
Cos’è un rotational swing? Cos’è un linear swing? Quali sono le caratteristiche per ciascuno?
Questa potrebbe essere la cosa più importante che leggete per quanto concerne l’istruzione del baseball. E’ necessario conoscere le differenze tra battere con movimento rotazionale e lineare in quanto trattasi di un concetto importantissimo per un avanzamento ad un livello superiore, sia come giocatore che come coach.
Ciò che insegnano oggi i coach, e come hanno battuto i più grandi battitori negli ultimi 100 anni, sono due cose completamente diverse.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: Can the Strikeout be Taught or is it Just Talent
In situazioni critiche uno strike out può cambiare l’andamento della gara e avere lanciatori in grado di eliminare gli avversari al piatto è un grosso vantaggio. Ci sono lanciatori che hanno
questa abilità, mentre altri non riescono proprio ad ingannare i battitori. Molti coach ritengono sia una dote naturale, altri invece sostengono che l’abilità dello strike out deve essere
insegnata. Di seguito sono riportate le opinioni di alcuni pitching coach del college USA.
Scott Brown – St. John University
Tendenzialmente sono per il talento in quanto credo che solo con l’abilità e la qualità il lanciatore è in grado di eliminare gli avversari al piatto. A un lanciatore dotato di queste
caratteristiche è poi possibile insegnare la mentalità dello strike out. La qualità dei lanci è costituita da diversi fattori quali la velocità (sorprendere il battitore), l’inganno (effettuare
differenti lanci con gli stessi movimenti), movimento della palla e il controllo dei propri lanci.
Tutti i lettori conoscono da tempo Frankie Russo essendo uno dei Collaboratori di Baseball On The Road. Lavoratore instancabile ha ormai tradotto per il baseball italiano centinaia di articoli di ogni genere dal web americano.
Frankie oltre ad essere un ottimo articolista, è anche un valido coach.
Ha già scritto per noi alcuni pezzi tecnici e alcune volte è intervenuto per chiarire alcuni aspetti per molti incomprensibili del baseball USA.
Manager in diverse squadre dell'area centro/sud, Frankie negli ultimi anni è coach presso i Camp Federali di Rivabella, ma il suo cuore è a Detroit con i suoi Tigers. Ultimamente ha iniziato a collaborare anche con MLBITALIA sempre scrivendo dei suoi Tigers e ha partecipato più volte al Fantsy Baseball Camp con la casacca dei Detroit (Vedi foto). Oggi è il suo Compleanno e per festeggiarlo lo facciamo lavorare.
Con l'arrivo della bella stagione finalmente si va in campo. Ecco due schemi realizzati da Frankie Russo per allenare gli Esterni e gli Interni con due fungatori a disposizione.
Buon Lavoro, Buon Baseball e soprattutto BUON
COMPLEANNO FRANKIE!
Traduzione dall'articolo su Baseball Training Secret dal titolo: Imperfect Practice Makes Perfect
L’allenamento perfetto non è perfetto a meno che non sia imperfetto. Non è uno scherzo. Allenarsi in una situazione perfetta nello sport non è ottimale per il semplice motivo che situazioni perfette non esistono. Competizione è SEMPRE uno stato reattivo, nulla è possibile prevedere. Un atleta che costruisce il suo condizionamento in un ambiente incontaminato sta sbagliando tutto. I “marines” si allenano forse in ambienti ottimali? E i piloti da combattimento? Mandereste un insegnante inesperto, alle prime armi, in una classe di 20 ragazzi scatenati? Sembrano domande senza senso, ma servono per rendere l’idea.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: Evaluating Post Game Peformance
By Ryan Fecteau – Bryant University
Credo che per avere un lanciatore di successo sia necessario esaminare e valutare la loro prestazione. Analizzare la prestazione e registrare i risultati di ogni singolo lancio, permette di scoprire le attitudini ed identificare i punti di forza e i punti deboli di ognuno. Esistono vari chart per valutare le prestazioni del lanciatore.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo:Why Left Handed Pitching is so Valuable
By Mike Orchard – Central Arizona College
Sicuramente vi sarà capitato di perdere una partita durante lo scorso campionato e vi siete chiesti come avete fatto a perdere contro quel determinato lanciatore. Probabilmente la risposta sta nel fatto che quel giovanotto mancino non mostrava nulla di straordinario, almeno apparentemente. E allora, perché i mancini hanno più valore rispetto ai destri? Perché c’è qualcosa di intrinseco nei mancini, e chiaramente i lanciatori mancini avranno sempre un rapporto particolare con i propri coach, a qualsiasi livello. Rispetto alla popolazione mondiale i mancini sono circa il 10%, ma oggi, nella “40 man roster” delle squadre di MLB, i lanciatori mancini rappresentano il 22%.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: Teaching the Mental Game
By Jon Dudycha – Colorado Christian College
Cosa vogliamo veramente individuare quando andiamo alla ricerca di un lanciatore per rafforzare il nostro roster? Questa è una domanda che tutti noi coach ci dobbiamo porre quando ci mettiamo a tavolino con carta e penna in mano. L’aspetto mentale del lanciatore va individuato già dalle giovanili (allievi, cadetti, ndr) cercando di individuare il carattere e la famiglia di provenienza. Io sono il pitching coach a Augsburg, iscritto alla lll divisione NCAA college. Le nostre finanze non ci permettono di ingaggiare talenti primari, quindi andiamo alla ricerca di giocatori che si sforzino più degli altri per raggiungere il loro obiettivo.
Terzo e ultimo filmato sui fondamentali degli interni.
In questo breve video Federico dimostra alcuni esercizi che si possono fare per migliorare la presa di una rimbalzante.
Ci sarebbero moltissimi altri esercizi da dimostrare, ma abbiamo scelto questi perché forse sono tra i più importanti.
Come viene sempre detto il segreto è ripetere, ripetere, ripetere. Gli esercizi nel video sono indicati a tutti.
Anche questo filmato è stato girato a Verona durante le vacanze Natalizie di Federico.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo:
Di Brandon Tormoehlen della Bellarmine University
I lanci devono essere chiamati dal ricevitore o dalla panchina? E’ una domanda alla quale ogni pitching coach o capo allenatore deve dare una risposta. Ci sono coach che preferiscono controllare loro stessi la gara, ci sono coach che preferiscono insegnare ai loro ricevitori come chiamare i lanci, per altri è semplicemente un modo per essere coinvolti di più nella gara. Questo articolo affronterà alcuni aspetti che riguardano la chiamata dei lanci nel corso di una partita. Saranno presi in considerazione lo scouting della squadra avversaria, il giro di mazza degli avversari, la varietà di lanci dei i lanciatori, ed altro ancora.
Traduzione dall'articolo su Detroit Free Press dal titolo: Windsor: Jones helps Tigers pitchers by talking first
A settembre BOTR ha pubblicato un’intervista a Greg Walker, all’epoca Hitting Coach degli Atlanta Braves. Walker spiegava a 360° i vari compiti ai quali deve adempiere in campo e in particolare fuori dal campo, come far diventare consistente ciò che non è consistente.
Oggi, invece, vogliamo riportare un articolo in cui Jeff Jones, pitching coach dei Detroit Tigers, spiega come organizza il programma con i suoi lanciatori, principalmente nella preseason e poi durante la stagione, e come interagisce con i nuovi arrivati. Da rimarcare che Jones, o Jonesy come lo chiamano affettuosamente i suoi giocatori, ha potuto disporre forse della migliore rotazione per gli ultimi anni, compresi i vincitori degli ultimi tre Cy Young Awards, Verlander, Scherzer e Price.
Interessante sottolineare come Jonesy comunica e si confronta con i suoi giocatori, mettendo da parte il suo EGO, come più volte rimarcato anche da Ron Washington nella ultima Coach Convention tenutasi a Bologna.
Secondo filmato tecnico con Federico che dimostra le fasi della raccolta di una palla corta, il passaggio della palla per un doppio gioco, come girare un doppio gioco ed infine come effettuare l'out su toccata.
Il video come il precedente (La raccolta di una rimbalzante) è stato girato in un campetto in sintetico della periferia di Verona ai primi di Gennaio.
Raccogliere una rimbalzante e tirare in corsa per l'out non è sicuramente un gioco semplice, ma allenando il gesto giornalmente si ottengono dei buoni risultati. Non aver paura che i giovani provino il tiro in corsa. Questo è un gesto che chi possiede una buona coordinazione di base è in grado di fare senza tanti problemi. I problemi casomai vengono in seguito quando in partita accade un bunt a sorpresa o una battuta colpita male e i nostri interni sono impreparati.
Nell'articolo di ieri in cui il pitching coach Todd Linklater trattava la valorizzazione dei suoi giocatori, l’autore menzionava che c’erano tanti esercizi su cui far lavorare il proprio atleta, tra cui quello dell’asciugamano, o del fazzoletto, come meglio si vuol chiamare.
Nella traduzione è stato deliberatamente omesso in quanto l’utilizzo è oggetto di contrastante filosofia d’insegnamento.
La condizione ideale per l'insegnamento di un fondamentale è avere un buon giocatore che lo dimostra nel momento in cui viene spiegato. Ecco allora che approfittando delle vacanze di mio figlio Federico ho pensato di produrre dei video su alcuni fondamentali degli interni. Complice la bella giornata di sole il 7 Gennaio ci siamo recati in un campetto in sintetico nel quartiere di San Felice in Verona (vicino allo stadio Gavagnin). Piccola curiosità, quello che si vede sullo sfondo è il Forte Preara o Werk John, un forte austriaco (1860) intitolato al barone Franz von John (1815-1876), cavaliere dell'Ordine di Maria Teresa d'Austria.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: Flat Ground vs. Mound Work
N.d.r. Se un lanciatore debba tirare sempre dal monte oppure no è un tema assai dibattuto anche negli Stati Uniti.
Ecco il parere di Rob Smith pitching coach della Creighton University.
E’ sempre oggetto di discussione se un lanciatore, durante la sua formazione, debba tirare di più dal monte o in piano. Ogni giorno i pitching coach si avvalgono di molti e vari esercizi
nell’intento di migliorare la meccanica e i lanci dei loro lanciatori. Un grosso punto interrogativo è rappresentato dal fatto se il lavoro va svolto dal monte o in piano. Alcuni sostengono che
lanciando troppo dal monte può causare più stress al braccio. La tesi non è sbagliata qualora il lanciatore tirasse al massimo ogni volta che sale sul monte. La verità è che un lavoro di
qualità dal monte può essere svolto anche ad una intensità inferiore al 100%. Quando un lanciatore lavora in piano, generalmente l’intensità è al 75%, quindi, perché non fare lo stesso
dal monte?
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: Pitching Mechanics from A to Z
Joey Seal – Pitching Coach Norfolk State University
Quando un lanciatore entra a far parte del mio staff, voglio che capisca subito che il concetto fondamentale della meccanica consiste nella capacità di ripetersi. Non sono un sostenitore della tesi che ogni lanciatore deve essere uguale ad un altro. D'altronde, a volte succede che movimenti strani e non convenzionali sono quelli che li fa essere efficaci.
La mia filosofia si basa sul fatto che, se la meccanica ha come risultato l’efficienza, se non sussistono rischi di infortuni, ed è ripetitiva, il mio intervento deve essere limitato al minimo indispensabile.
Tuttavia, esistono dei punti fermi su cui insisto e che devono essere comuni a tutti.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: What is the No. 1 Factor when Recruiting a Pitcher
Una volta terminato il campionato si va alla disperata ricerca del lanciatore partente che l’anno prossimo guiderà la squadra ai playoff o il rilievo in grado di proteggere il vantaggio negli ultimi inning. Si analizzano le prestazioni dei lanciatori avversari e si assistono ai tanti tornei estivi. Ma quali sono le caratteristiche più importanti da osservare per trovare il nostro lanciatore? Nel College baseball USA influisce anche la borsa di studio che viene offerta al giocatore, ma qui è stato chiesto a vari coach qual è l’elemento più importante per loro nella scelta del lanciatore.
Un articolo molto interessante anche per noi in Italia. Puntiamo sulle doti atletiche? Sulla velocità di lancio? La nostra scelta si basa su quanti tipi di lanci un atleta possa fare oppure valutiamo maggiormente il controllo? Ma il carattere quanto è importante?