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Conosciamo il Balk (1^ parte)

di Paolo Castagnini

Un amico coach mi chiede di trattare il Balk. Argomento ostico, ma interessante. Da giovane lanciatore ebbi a che fare con un arbitro della mia città che coglieva impercettibili movimenti della mia spalla, durante il caricamento fisso e gridava: "BALK!" Non lo sopportavo. Ebbene in seguito imparai talmente bene a non muovermi che nessuno mi chiamò più un balk. Sulla mia spalla potevi appoggiare un bicchiere di spumante colmo senza che una goccia cadesse. Ora quell'arbitro è una delle persone che più stimo ed inoltre un grande amico. Ebbene parliamo di BALK e per farlo ho pensato di rivolgermi a Franco Ludovisi acuto osservatore e studioso per una vita del movimento del lanciatore, balk compreso. Ecco la prima parte.

Di Franco Ludovisi

Fra gli argomenti che appassionano soprattutto Tecnici e Direttori di Gara figura certamente l’argomento Balk.

Tratterei l’argomento dall’ottica del Tecnico, da come venga interpretata la materia da chi deve insegnare ai propri prospetti a comportarsi sul monte di lancio senza incappare in penalità e, semmai, ottenendo anche vantaggi sui corridori in base.

 

Sono stato in passato dimostratore/illustratore delle tecniche di lancio e delle relative implicazioni ad un paio di raduni arbitrali a Tirrenia e quindi conosco domande, obiezioni, problemi, dubbi suscitati da un libero e diretto contatto con la categoria dei Direttori di gara; ma non intendo qui trattare di una contrapposizione che risulta sempre molto evidente sui campi da gioco. Proviamo a trattare serenamente l’argomento.

 

Parto da quanto è scritto sul Regolamento Tecnico di Gioco.

Alla regola 2.00 troviamo:

Balk è un atto illegale del lanciatore, con uno o più corridori in base, che dà diritto a tutti i corridori di avanzare di una base.

 

E ancora alla regola 4.03 b):

Il ricevitore dovrà stare immediatamente dietro il piatto di casa base. Può lasciare la sua posizione in qualsiasi momento per prendere un lancio o fare un gioco salvo quando al battitore viene data intenzionalmente una base su ball, nel qual caso deve stare con ambo i piedi entro le linee del box del ricevitore finchè la palla non lascia la mano del lanciatore.

 

A questo proposito lascierei ad un articolo che ho pubblicato tempo fa sul sito Tuttobaseball (dell’Hall of Famer Giorgio Gandolfi) che potrà, se non chiarire definitivamente, almeno confortarci con alcune considerazioni di base:

 

“In una delle telecronache della Italian Baseball Series i telecronisti, alla concessione di una base per ball intenzionale, avvertono che se il ricevitore si porterà fuori dal suo box per prendere la palla lanciata l’arbitro potrà chiamare un balk al lanciatore.

 

Detta così sembra che a determinare il balk sia l’azione del ricevitore, mentre nel nostro regolamento lo si assegna quando il lanciatore, nel concedere intenzionalmente una base su ball, lancia quando il ricevitore non è nel suo box. Non cambia molto perché balk è e rimane, ma da ex lanciatore so di certo che il balk lo può provocare solo il lanciatore. Piuttosto, proprio nell’azione riportata sopra diventa interessante sapere “quando" si considera che il lanciatore lanci: all’inizio del caricamento, al rilascio della palla, al completamento della traettoria o quando? Perché è certo che per prendere un lancio volutamente indirizzato lontano dal battitore è necessario che il ricevitore si muova con anticipo, almeno al momento del rilascio della palla.

 

Ho chiesto a Michele Dodde se poteva rispondere a questo quesito.

Risposta:

Quesito stimolante ed apparentemente semplice.

Dunque: “quando” si considera che il lanciatore lanci?

La Reg. 8.01 (a) e (b) nei due citati capoversi delinea in modo inequivocabile che il “lancio” ha inizio solo ed esclusivamente al “...RILASCIO DELLA PALLA AL BATTITORE...”.

 

La precisazione non è banale in quanto l’uomo solo lì sul monte deve necessariamente tenere con la mente e lo sguardo tutto sotto controllo quando vi sono corridori sulle basi ed ogni suo movimento deve essere attagliato alla sottile sfumatura che è quella intrigante relativa a non “…ingannare deliberatamente i corridori in base…” (Commento alla Reg. 8.05).

 

Da ciò si evince la necessità di delineare la rigida Reg. 8.05 e che rimanda di fatto alla Reg. 2.00 “Definizione dei termini”, laddove alla voce Balk si legge che “…E’ UN ATTO ILLEGALE DEL LANCIATORE, con uno o più corridori in base, che dà diritto a tutti i corridori di avanzare di una base.” Quindi solo e dicesi SOLO IL LANCIATORE PUO’ COMMETERE UN BALK.

 

Di seguito poi, sempre la reg. 2.00 precisa che il “box del ricevitore è la zona entro la quale il ricevitore deve stare fino a quando il lanciatore rilascia la palla” e dunque, a lancio iniziato, ovvero quando la pallina lascia la mano del lanciatore, il ricevitore può uscire dal suo box per prendere la pallina lanciata vistosamente fuori dalla zona dello strike e a distanza tale da non poter essere battuta in qualunque modo dal battitore.

 

Domanda: e se il ricevitore si posiziona già fuori dal suo box prima del lancio? Allora l’umpire intelligente lo richiama facendogli notare che non ha assunto la sua naturale posizione sul campo di gioco e facendogli anche capire, al fine di evitare bizantine e contorte interpretazioni, che se si ostina a mantenere tale posizione potrà recarsi anticipatamente sotto la doccia.

 

Tuttavia, ad onore del vero, la definizione di base per balls intenzionale sul Regolamento Tecnico del Baseball la troviamo solo nella Reg. 10.14 (b) che di fatto riguarda il compito del classificatore e che recita “…il lanciatore non fa nessun tentativo di tirare l’ultimo lancio nella zona dello strike ma tira (qui comunque andrebbe scritto lancia poiché il tiro riguarda solo gli altri otto giocatori, ndm) appositamente la palla al ricevitore esternamente fuori dal box del ricevitore.”

 

In sintesi poi, e tu lo sai bene, un conto è chiamare il Balk, un altro è sancire la base intenzionale: nel primo caso i corridori avanzano di una base, nel secondo caso il battitore va in prima ma i corridori avanzano solo se forzati.

 

Nel Softball invece la definizione di base intenzionale al contrario è chiarissima e si trova nella reg. 6, sez.8 : “se la squadra in difesa vuole concedere la base intenzionale al battitore, sia il lanciatore che il ricevitore o il coach, possono farlo comunicando all’umpire capo che assegnerà la prima base al battitore... i corridori avanzano se forzati.” Ovvero il lanciatore non effettuerà i quattro lanci. O meglio, come si può constatare, il softball si afferma come sintesi di un convinto piano strategico mentre il baseball si sviluppa applicando in continuità molteplici atti tattici.

 

Ma questa è poesia e noi vogliamo restare poeti del gioco.

Non è vero Franco?

 

Stesso quesito fatto a Franceschetti Gianni, arbitro di Macerata.

Hai ragione: certamente il balk lo provoca SOLO IL LANCIATORE.

 

"Durante i movimenti preliminari e finché la propria naturale sequenza di movimenti, connessi al lancio, non lo impegna ad eseguire il lancio stesso, il lanciatore può tirare a qualsiasi base, purché faccia un passo direttamente verso tale base prima di effettuare il tiro." Pag. 99 nota c) del regolamento tecnico on line. Mi sembra evidente che “il lancio viene effettuato nel momento che la palla lascia la mano del lanciatore”, cioè dopo i movimenti preliminari.

 

8.05 Se vi sono uno o più corridori in base è un balk quando: (a) il lanciatore, mentre tocca la pedana, fa qualsiasi movimento naturalmente associato al lancio senza eseguire il lancio stesso; ...(l) il lanciatore, nel concedere intenzionalmente una base su ball, lancia quando il ricevitore non è nel suo box;

 

A mio avviso il ricevitore deve lasciare completamente il suo box non prima che la palla abbia lasciato la mano del lanciatore. Comunque sia, hai mai visto un arbitro appena decente chiamare un balk per ricevitore fuori dal box?

Concludendo questa prima parte sembra accettato da tutti che:

  1. Solo il lanciatore può commettere un balk, che è un atto illegale dello stesso.
  2. Il lanciatore effettua il lancio nel momento del rilascio della palla al battitore.

 

Se ci sono interpretazioni diverse intervenite nei commenti e, appena possibile, qualche tecnico e arbitro interverrà a chiarire, confortare o smentire.

 

Continua

 

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Commenti: 2
  • #1

    Luca Pavan (domenica, 15 dicembre 2013 18:33)

    Nel ringraziare coach Franco, a suo tempo pitching coach domenicale a ponte di piave nella mia età giovanile, per i suoi interessanti e appassionati interventi nel mondo del baseball, voglio farvi vostra questa interpretazione trovata in diversi manuali arbitrali e non di come dovrebbe essere interpretata nel terreno di gioco da parte degli umpires. Questa norma, la 4.03 (a) è stata inserita al fine di consentire ai corridori la possibilità di rubare durante una concessione di base intenzionale. Fino dal suo inizio, alcuni ricevitori si portavano palesemente sulle linee di foul di 1B e 3B per prendere i lanci. Questa limitazione supplementare non solo escludeva ai ricevitori nell'appoffittare ed effettuare con un salto il tiro , ma anche garantire che nessun battitore gettasse la mazza. Celebre fu il manager-giocare dei Cleveland Indians Lou Boudreau in un tentativo di base intenzionale, lanciò la mazza colpendo la pallina con il risultato di un singolo all'esterno destro."Quindi il suggerimento delle scuole arbitrali americane e che questa regola dovrebbe essere applicata solo quando il catcher sta cercando di approfittare della norma, lasciando il proprio box per evitare la rubata dei corridori, mentre il lanciatore sta concedendo una base intenzionale.

  • #2

    FRANCO LUDOVISI (giovedì, 19 dicembre 2013 15:50)

    Un saluto a te ed a tutti gli amici di Ponte di quel travagliato, ma pur sempre memorabile anno trascorso da voi.