Cambiare i lanciatori contando i lanci è veramente la soluzione del problema?

di Frankie Russo

Traduzione dall'articolo su Detroit Free Press a firma di George Sipple 

Il manager dei Tigers Brad Ausmus ha detto che gli piace l’approccio di David Price di rimanere sul monte. Questa è stata una dichiarazione rilasciata prima della sconfitta per 1-0 di giovedì, quando Price aveva lanciato 8 inning, concedendo un triplo nel primo inning, dopo un errore difensivo e quindi un punto non guadagnato. Da quel momento nessun altro avversario avrebbe raggiunto la prima. In caso di pareggio, e Il modo in cui stava lanciando, probabilmente avrebbe indotto il manager a lasciarlo sul monte nel nono e forse anche per il 10°. In otto inning Price aveva tirato 100 lanci con nove kappa. Sostiene Ausmus:

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Una nuova immagine del baseball - 4^ e ultima parte

di Paolo Castagnini

Continuo l'analisi sulla crisi di numeri del baseball italiano. Questa è un'opinione, la mia, ma dai riscontri ricevuti attraverso i commenti scritti da molti di voi l'argomento raccoglie certamente molto interesse. Alcuni condividono la mia analisi e anzi la stanno arricchendo con ulteriori proposte, altri propongono alternative differenti. Ambedue le posizioni sono interessanti e rendono il dibattito estremamente positivo. Nell'articolo n° 1 vi ho presentato la mia idea sulle linee generali per iniziare a pensare all'immagine del nostro sport da un punto di vista differente. Nel secondo ho espresso la mia opinione su alcuni atteggiamenti che rendono la partita lenta e con pause troppo lunghe. Nel terzo articolo infine ho affrontato il problema di come è possibile rendere alcune di queste pause opportunità, anziché problemi.

 

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Una nuova immagine del baseball - 3^ parte

di Paolo Castagnini

Da alcuni giorni sono entrato nell'argomento "crisi del baseball italiano" Nel primo articolo scrivevo che dovremmo cambiare l'immagine del nostro sport nei confronti non tanto degli appassionati, ma per conquistare le persone comuni, quelli che di baseball e softball ne sanno veramente poco. Avere solamente il pubblico di intenditori non aiuta nessuno. Sostenevo che occuparsi ora di sport e attirare pubblico è sempre più difficile e che il problema non si limita al baseball, ma a qualsiasi intrattenimento che non sia il grande spettacolo che può contare sulla grancassa dei media. Nel secondo articolo ho affrontato l'argomento del perché il baseball è visto come sport noioso.

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