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Scelta sociale o business? -#3

 

di Michele Dodde

Dunque delle otto squadre fondatrici della National League solo due, come accennato, rimasero nella griglia di quella lega che però subito inserì, visto i vantaggi che il professionismo garantiva, ulteriori franchigie privilegiando le città più numerose che potevano garantire una considerevole affluenza di pubblico. Non squadre radicate nel territorio o meglio espressione della città quindi, ma solo franchigie subito pronte ad individuare aree di sedimento economicamente favorevoli. Infatti i “Boston Red Stockings”, costituiti a Boston, Massachussetts, nel 1871 dall’imprenditore Whitney Adams riesumando ex giocatori di una fallita società che giocava a Cincinnati e che ora detiene la nomea di squadra sportiva professionistica più antica senza interruzioni del Nord America, in seguito ebbe le sotto riportate diverse denominazioni:

  • Boston Red Stockings (1871-1876)
  • Boston Red Caps (1876-1882)
  • Boston Beaneaters (1883-1906)
  • Boston Doves (1907-1910)
  • Boston Rustlers (1911)
  • Boston Braves (1912-1935)
  • Boston Bees (1936-1940)
  • Boston Braves (1941-1952).

Nel 1953 i dirigenti decisero di trasferire la squadra nel Wisconsin, uno dei luoghi di vacanza preferiti dagli statunitensi, andando a giocare nella città abitata da oltre seicentomila abitanti che era Milwaukee ed in suo onore cambiò il proprio logo in “Milwaukee Braves” ma non cambiando il nome di Braves che, utilizzato per la prima volta nel 1912, era stato ereditato in memoria di un guerriero dei nativi americani.

 

Nello slang giornalistico sportivo e poi tra gli appassionati spesso la squadra venne e viene anche soprannominata "the Bravos" riferendosi a lei come "America's Team" poiché, usufruendo della popolarità di molte sue partite trasmesse in televisione, ha saputo circondarsi di uno zoccolo duro tra i tifosi in tutti gli Stati Uniti. 

 

Nel 1966 però i “Braves” decisero una ulteriore migrazione in quel di Atlanta, la capitale dello stato della Georgia, città economicamente più redditizia, e con l’appellativo di “Atlanta Braves” tutt’ora giocano presso lo stadio Truist Park. Il suo palmares è degno di nota poichè dall’anno della sua fondazione la squadra ha conquistato 21 titoli di Division, 18 titoli della National League e 4 World Series, nel 1914 come “Boston Braves”, nel 1957 come “Milwaukee Braves” e nel 1995 e 2021 come “Atlanta Braves” divenendo di fatto l’unica franchigia ad avere vinto le World Series in tre differenti città. 

Inoltre possiede un cammeo di struggente interesse per le diverse emotività suscitate: Henry Louis Aaron, meglio conosciuto come Hank Aaron, suo invidiabile bomber, l’8 aprile del 1974 dinnanzi ad un pubblico di 53.775 persone, al quarto inning della gara contro i Los Angele Dodgers, su un lancio del lanciatore Al Downing, realizzò il 715esimo fuoricampo superando il record di home run in carriera detenuto sino ad allora da Babe Ruth. 

 

Di quel momento storico è significativo riportare il commento di Vin Scully, l’inconfondibile voce cronista dei Dodgers: “Che momento meraviglioso per il baseball; che momento meraviglioso per Atlanta e lo stato della Georgia; che momento meraviglioso per il paese e per il mondo. Un uomo di colore sta ricevendo una standing ovation nel profondo sud per aver infranto il record di un idolo del baseball di tutti i tempi. Ed è un grande momento per tutti noi, e in particolare per Henry Aaron. E per la prima volta da molto tempo, quella faccia da poker di Aaron sta mostrando l'enorme tensione ed il sollievo di come abbia vissuto in questi ultimi mesi”

A contendere ai “Boston Red Stockings” il titolo della squadra professionista più antica del Nord America si configurano per gli esegeti i “Chicago White Stockings” assemblati nel 1870 ma, non avendo giocato per due anni consecutivi a causa del terribile incendio che interessò la città di Chicago dall’8 al 10 ottobre del 1871 distruggendo circa nove chilometri quadrati di abitati e causando centinaia di vittime, ripresero l’attività sportiva solo nel 1874 e dunque riportando un anno in meno nel conteggio globale. In sintesi queste furono le sue denominazioni: 

  • Chicago White Stockings (1870-1871, 1874-1889)
  • Chicago Colts (1890-1897)
  • Chicago Orphans (1898-1901)
  • Chicago Cubs (1902…)

 

Il loro nome originale fu affettuosamente cambiato in “Chicago Colts” nel 1890 in onore al loro noto manager Cap Anson, il “Great Old Man of Baseball”, che, esaudendo una sua intima aspirazione, oltre poi ad essere annoverato quale primo giocatore di baseball ad aver avuto la possibilità di calcare le scene, era apparso a teatro in una commedia dal titolo “Runaway Colt”.

 

In seguito, quando Anson lasciò il club dopo che la proprietà si era rifiutata di versargli la quota economica a suo tempo promessa, la stampa sportiva li evidenziarono come “orfani” e piacque il nominativo anche ai tifosi che così incominciarono a chiamarli.

Altri in verità li indicavano come i “Cowboys” o i “Broncos” o i “Bruins” quando però nel 1901 i seguiti giornalisti sportivi di Chicago George Rice e Fred Hayner iniziarono a riferirsi a loro come “the Cubs” perché il loro roster era formato da tantissimi giovani giocatori che poi hanno generato la loro mascotte che raffigura un giovane cucciolo di orso particolarmente cordiale.

 

La quasi totale maggioranza dei tifosi optò per questo nomignolo ed ora i Cubs giocano a Chicago presso il Wrigley Field costruito nel 1914 e che conserva in sè simpatiche storie come quella che tradizionalmente le loro partite in casa hanno sempre avuto inizio alle 14.20 per giusta scelta tradizionale da parte della squadra di evitare di disturbare il vicinato giocando la sera tardi. E tuttora, dopo aver installato l’impianto di illuminazione solo nel 1988, esiste un accordo con le autorità cittadine affinchè i Cubs non giochino più di un terzo delle partite casalinghe in orario serale.

 

Infine questa franchigia, che si onora di aver vinto 17 titoli di League, 8 titoli di Divisione ha suggellato un patto luciferino con la cabala andando a vincere la sua terza World Series nel 2016 dopo ben 108 anni dalla seconda, interrompendo così la più lunga striscia di insuccessi nella storia dello sport con la perfezione del numero 3.

 

Michele Dodde

 

segue

 

Scelta sociale o business #2

Scelta sociale o business #1

 

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Commenti: 1
  • #1

    Marino Bosdachin (mercoledì, 31 maggio 2023 14:41)

    sempre baseball storie bellissime, grazie Michele