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Interferenza si, interferenza no

di Paolo Castagnini con la collaborazione di Frankie Russo

Chi stanotte è stato in piedi per vedere la splendida gara 6 delle World Series tra Nationals e Astros ha assistito alla chiamata di interferenza dell'arbitro sulla corsa in prima di Turner. Ma facciamo una piccola cronaca per chi non  ha visto. E' la parte alta del 7mo inning con il punteggio tiratissimo di 3-2 per i Nationals. Gomes batte un singolo e si presenta al box di battuta l'interbase dei Nationals Trea Turner. Swing con palla sfiorata che rotola tra lanciatore, ricevitore e interbase. 

Il primo a raggiungere la palla è il lanciatore degli Astros Brad Peacock; tiro immediato verso la prima base dove Turner impatta con il guanto di Gurriel. Immediata la decisione dell'umpire chiamata out  per interferenza. Un pandemonio! proteste della squadra di Washington e ovazione del pubblico di Houston.

 

Si ricorre al challenge con conferma della chiamata. Successivamente risolve tutto Rendon con fuoricampo da due punti che gli Astros non riusciranno più a rimontare. Il manager Martinez ancora però non ci sta e viene successivamente espulso

 

Ecco il video:

Qui possiamo fare tutte le considerazioni del caso, ma ciò che conta è che il regolamento affida all'arbitro la decisione sull'interferenza in quanto la regola 5.9 11) dice: Il battitore è eliminato quando: Nel percorrere la seconda metà della distanza fra casa base e prima base, mentre la palla viene giocata in prima, egli corre fuori (a destra) della corsia del corridore o all‘interno (a sinistra) della linea del foul e, a giudizio dell‘arbitro, nel far ciò interferisce con il difensore che sta ricevendo il tiro in prima base, con l‘eccezione che questo gli è permesso per evitare un difensore che sta tentando la presa di una palla battuta; (Ne avevamo parlato lungamente in un articolo qui su BOTR del 13 giugno 2018 dal titolo "Correre in prima base")

 

Naturalmente dalle 20.30 di ieri sera (ora di New York) tra gli appassionati di tutto il mondo non si parla d'altro. Chiamata giusta o chiamata sbagliata? Qui nel giudizio c'è di mezzo tutto: chi parteggia per una o l'altra squadra, chi da ragione agli arbitri e chi al corridore. Ad ogni modo noi l'unica cosa che possiamo fare è capire.

 

Per agevolare la comprensione ecco il dibattito sull'autorevole MLB Tonight dove in sostanza nella discussione tra Harold Reynolds and Mark DeRosa giornalisti ex giocatori di MLB si dice che:

 

da Reynolds e DeRosa: 

la chiamata è giusta perché Turner fino a due passi dal sacchetto ostruiva il tiro, cambiando direzione troppo tardi. Fin dall'inizio Turner infatti ha corso sempre all'interno del campo, invece di stare nell'area gialla che hanno figurato.

 

Concludono dicendo che la chiamata è giusta ma è sbagliata la regola, specie per battitori dx che tendono naturalmente a correre all'interno, non contestano la chiamata ma la regola. Reynolds, è convintissimo mentre DeRosa sostiene che l'arbitro è stato troppo fiscale poiché il battitore dx tende a correre all'interno come movimento naturale e anche perché era gara 6 delle WS e forse la chiamata poteva cambiare il corso delle World Series.

 

Prima di mostrarvi il video di MLB tonight mi viene così un pensiero. La chiamata avrebbe potuto cambiare il corso delle World Series e così per fortuna non è stato. Ma se la guardiamo da un altro punto di vista siamo sicuri che tutto ciò che è successo non abbia effettivamente cambiato il corso della partita?

 

Provate a vedere questo aspetto: Se non ci fosse stata la chiamata dell'interferenza la partita avrebbe proseguito nel suo modo naturale. Ma a quel punto chi dice che Antony Rendon avrebbe battuto fuoricampo? La sosta della contestazione ha interrotto il ritmo e ha raffreddato il lanciatore di Houston Brad Peacock o no?

 

Questo è il bello del baseball! :-)

 

Paolo Castagnini

 

Il video di MLB tonight

 

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