
Personalmente non mi risulta che tale Sylvester Franklin Wilson, nato come Christian Wilson ma più noto come Wilson Sylvester Franklin a seconda delle città frequentate, e con un ambizioso palmares di ben 102 arresti a suo carico, sia mai stato preso in considerazione quale primo indiscusso paladino della nascente onda di interessi sociali e quant’altro circa quella lunga marcia della emancipazione femminile statunitense; di certo nella cronaca minuta di questa fantasiosa ed infinita storia del baseball il suddetto entra da dietro le quinte ma si ritaglia verso la fine degli anni settanta una interessante trama di riguardo: il baseball praticato solo da donne. Bisogna andare a spulciare nell’emeroteca del “New York World” per leggere i dettagli di una cronaca redatta il 10 maggio del 1879 da un peripatetico giornalista, peripatetico perché allora le notizie si andavano a cercare a piedi e non ad attenderle tramite agenzie di stampa. Da quelle colonne stampate con l’uso della macchina piana si viene a conoscenza di uno spettacolo insolito avvenuto in un campo tra la 59th Street e la Madison Avenue a New York City.

In quel luogo due squadre femminili contraddistinte dal colore dei capelli, Bionde contro Brune, e dalle gonne, Blu contro Rosse, stavano praticando da par loro con vigore e determinazione un baseball non molto simile al baseball allora giocato e comunque codificato sotto le regole e l’attrezzatura dello stesso. Infatti la gara, pur essendo condotta con serietà e spesso in modo irruento, si complicava non poco poiché quando la pallina veniva battuta ed essa superava facilmente la lanciatrice, le altre giocatrici non si predisponevano facilmente alla presa della stessa in quanto per loro era più importante non far cadere a terra il proprio vezzoso cappellino.
Certamente una volta ogni tanto la pallina veniva presa al volo, per caso o bravura o in “modo accidentale”, come chiosava il giornalista, allora era festa grande e tutte si riunivano per le congratulazioni.
Avvenne anche il classico degli incidenti quale la pallina lanciata con poca maestria dalla lanciatrice andasse a colpire la fronte della ricevitrice delle Brune (Green) che poi, seduta, fu avvolta dalle attenzioni e dalle coccole della prima (Navilli) e della seconda base (Clinton).
E poi il giornalista andò ad evidenziare i diversi stili di gioco, dalla capitana delle Bionde (Lingard), molto alta e miglior battitore, alla reattività della ricevitrice delle Brune, sia in difesa sia in attacco, ma anche di tutte le altre partecipanti pronte a prodigarsi con una forza ed una grazia tale da adornare con successo le loro proprie “attività domestiche come se imbracciassero una scopa”.
A chiusura della cronaca il giornale pubblicò anche il sotto riportato completo tabellino della gara durata due ore e mezza con le Bionde a vincere per 45 a 31

A ritornare sull’argomento poi fu il cartoonist del settimanale “Illustrated American Life” che sul numero 33 del 24 maggio 1879 in copertina andò a precisare che alcune belle ragazze, Bionde e Brune, si erano cimentate a giocare a Baseball presso il “Ladies Athletic Grounds” di New York City.
Da questa cronaca comunque si evidenzia un curioso episodio: prima del 1879 nessuna franchigia di baseball aveva mai pensato di realizzare a Manhattan un campo, dove giocare a baseball, completamente recintato e fornito di tribune con posti a sedere. Lo realizzò per primo, per far giocare le sue squadre femminili, il sunnominato Sylvester Franklin Wilson, o C. Wilson, o W.S. Franklin, che a suo tempo intervistato disse: “Il mio obiettivo è dare inizio ad una nuova concezione di vita, ovvero sono convinto che per sviluppare la dignità nei confronti delle donne d'America sia necessario aprire un campo per la loro perfezione fisica. Qui loro potranno giocare a baseball, esercitarsi nel tiro con l'arco, praticare il polo, la corsa, il velocipede e tutto il resto. Ho intenzione di viaggiare per il paese da Omaha a Boston. Sto andando a fare una rivoluzione in questo paese e nel mondo. Ed affermo che questa è la cosa più grande che avrebbe mai potuto accadere alle donne d’America”.
(Per inciso, l’esempio di questa realizzazione con posti a sedere ed emissione di biglietto d’ingresso a pagamento fu subito recepito quale ottimo business dai proprietari delle franchigie di baseball tanto che appena un anno dopo gli imprenditori costruirono a New York il primo Polo Grounds tra la 110th Street e la Fifth Avenue. Il tempo segnava il 1880)

In effetti il W.S.Franklin su diversi periodici pubblico più inviti alle giovani a praticare le diverse discipline sportive ed in particolare il baseball ma di fatto il tipo di baseball che veniva giocato era visto e seguito solo ed esclusivamente come spettacolo di teatro, e molte giocatrici infatti erano proprio attrici di varietà, e soprattutto perché le divise delle giocatrici a volte erano tagliate corte sino alle ginocchia e molto larghe in modo da creare suggestioni provocatrici vista la morale puritana dell’epoca.
E che ciò in realtà fosse vero si evince anche da una cronaca del 3 agosto in quel di Philadelphia dove ben 4500 spettatori paganti affollarono le tribune per assistere alla gara tra le Red Stockings di New York contro le Blue Stockings di Philadelphia.
Il gioco infatti fu una completa farsa e nessuna giocatrice mostrò di avere un benchè minimo talento per giocare a baseball tant’è che furono realizzati venti “home run” a causa dei continui errori difensivi ed ogni squadra segnò tanti di quei punti, qualcuno sentenziò oltre cinquanta, tali da rendere inutile mantenere un punteggio.
Tuttavia il seme gettato così maldestramente da Sylvester F. Wilson in seguito però avrà uno sviluppo di raro impegno sportivo da parte delle donne e che di fatto scoloriranno, a parte il suo carattere da bifolco ed il suo persistere nell’essere coinvolto in oscure vicende tutte da dimenticare, il pesante commento riportato dal periodico “Star of Kansas City” a seguito della condanna a cinque anni nel 1891: "S.F.Wilson è stato arrestato più di 100 volte e per vari crimini. Di lui il segretario Jenkins della Società di New York per la prevenzione della crudeltà nei confronti dei bambini ha detto che ha rovinato più ragazze di qualsiasi altro uomo vivente".
E la storia infinita continua…
Michele Dodde
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