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A mezzogiorno di domenica 9 Ottobre del 2005 eravamo nel Minute Maid Park. Il tetto era stato chiuso perché nonostante fossimo nel mese di Ottobre, erano giorni particolarmente caldi.

I nostri posti erano nella quinta fila del Dogout Box 124, praticamente potevamo parlare con i giocatori della squadra degli Astros. Eravamo proprio sopra il loro Dogout. I posti erano riservati per fidanzate, mogli e figli dei giocatori. Mai nella mia vita mi era capitato di sedermi a 10 metri dalla recinzione.

 

Ad un'ora dall'inizio della partita le seggiole erano mezze vuote, ma i fast foods straripavano di gente. John non perdeva d'occhio il batting pratice; qualche volta notavo una impercettibile rotazione del suo tronco quasi per accompagnare il battitore.

Alle 1.50 entrò la Banda dei Vigili del Fuoco che suonò l'inno, lo stadio ora era colmo e le mani erano tutte sul cuore. Al termine dell'inno un boato della folla, la partita stava per iniziare.

Il pitcher partente per gli Astros era Brandon Backe un Texano che il pubblico salutò con un urlo dopo che lo speaker scandì il suo nome.

 

E' Playball!

 

Rafael Furcal il temibile shortstop dei Braves batte una lunga volata a destra che viene raccolta non senza difficoltà da Jason Lane. Prima battuta e prima emozione. <Sarà una grande partita>, mi dice John e non ho motivo di dubitare.

Nel secondo inning Andruw Jones batte un doppio e si porta pericolosamente in zona punto per Atlanta. Inizio a grattarmi la testa.< Bob non hai perso il vizio>, disse il mio amico ricordando i tempi del College quando ripetevo quel gesto nei momenti di ansia, Per fortuna nulla di fatto. Zero a zero alla fine del secondo inning.

 

Inizia il terzo: Base su ball a Furcal, base su ball a Chipper Jones e hit by pitch, battitore colpito a Andruw Jones. Basi piene per Atlanta e un solo out. Si presenta Adam LaRoche, il Californiano aveva già battuto 19 fuoricampo quest'anno. Mi tolgo il cappello, John mi guarda e si mette a ridere. Ma dove trova questa calma? Ed è il suono della Louisville l'unico rumore tra i 50.000. La palla si perde tra il centro e il destro. Un Grand Slam. Incassiamo quattro punti. In attacco i nostri Astros non combinano niente e arriviamo così al 5° inning dove prendiamo il 5-0. Ordino una porzione doppia di Chicken Wings con salsa piccante. Quando mi sale l'ansia non posso fare a meno di mangiare.

Iniziamo anche noi e arriva finalmente il primo punto su una volata di sacrificio di Orlando Palmeiro.

 

E' l'ottavo inning ed inizio veramente ad aver paura. John mi racconta che una buona parte delle partite si capovolgono negli ultimi inning; voglio crederci, faccio di tutto per crederci. Prendiamo un altro Homerun da Brian McCan il ricevitore alto 6.3 con 230 libbre di peso. Ora siamo 6-1 e abbiamo ancora solo due turni in battuta.

 

Iniziamo il penultimo attacco con Brad Ausmus che va in base per ball; Il manager dei Braves Bobby Cox chiama tempo e sale sul monte. Arriva Kyle Farnsworth un ragazzone di un metro e novantacinque con una palla da 95 miglia. Il nuovo entrato esegue i lanci di riscaldamento quando ad un certo punto sento lo sguardo di John che per la prima volta si stacca dal diamante. <Voglio sposare Cindy!> mi dice.

 

Un'ala di pollo mi si impiglia provocandomi un improvviso attacco di tosse. La salsa piccante si sparge tra gli spettatori vicini che per fortuna non se la prendono più di tanto. <John, è più facile che vinciamo questa partita che tu sposi mia sorella> il suo sguardo diventa penetrante, è abituato alle sfide. <Bob, vinceremo questa partita e io sposerò Cindy>

 

Segue