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Come sono andate le prime due giornate delle Division Series

 

RANGERS @ ORIOLES

 GARA 1:  3-2

La vittoria di Texas in gara 1 ha forse sorpreso i meno addetti ai lavori, ma coloro che seguono più da vicino la MLB sanno che i Rangers hanno occupato le prime posizioni dell’AL West per tutto l’anno perdendo la vetta solo all’ultima giornata. Non va sottovalutato   nemmeno il fatto che la squadra è guidata da un certo Bruce Bochy che con i Giants ha vinto tre WS nel 2010, 2012 e 2014, e l’esperienza non si compra.

 

La squadra si affida in gran parte sui due top player Marcus Siemen e Corey Seager ai quali si aggiungono i giovani talenti Josh Jung e Evan Carter coronato il tutto dalla potenza di Adolis Garcia. Nonostante i 16 SO subiti, 3 dal solo Siemen, per i Rangers le 8 valide da parte del resto del lineup sono state sufficienti per avere ragione degli Orioles grazie anche ai loro primi due lanciatori Heany e Dunning che hanno lanciato 5,2 riprese concedendo 4 valide e un punto. La giornata del partente Bradish per gli Orioles non è stata delle migliori lanciando 4,2 riprese concedendo 7 valide, 2 punti con 9 SO. La buona notizia per i Rangers adesso è che sanno che la squadra, costruita intorno a Semien e Seager, può contare sul duo Jung/Carter.

 

GARA 2:  11-8

La gara sembra dalla parte degli Orioles quando nella prima ripresa vanno in vantaggio per 2-0 dopo aver riempito le basi per Aaron Hicks che batte valida facendosi perdonare per aver mancato il segnale di H&R la sera prima che ha portato all’eliminazione di Henderon nel tentativo di rubare la seconda nel 9° inning. Il pitcher dei Orioles Rodriguez dopo aver faticato nel primo affrontando 6 battitori, non inizia bene neanche il secondo mettendo in base i primi 2 battitori seguiti da un doppio di Leody Taveras che porta il punteggio in parità 2-2. Dopo l’eliminazione di Semien in prima e la BB a Seager, Rodriguez pasticcia raccogliendo una rimbalzante lenta di Garver sulla linea di prima. Il suo tiro in prima è da perfetto giocatore di basket che permette a Garver di arrivare salvo e a Taveras di segnare il punto del 3-2. Il 5-2 è frutto di due valide, una di Adolis Garcia e una di Jonah Heim. Qui termina la prestazione di Rodriguez che esce dopo 59 lanci in 1,2 riprese avendo concesso 6H, 5R, 5BB con 2SO.

 

La 3^ ripresa inizia con il 2° rilievo di Baltimore ma è anche la ripresa che affossa definitivamente la squadra di casa. Danny Coulombe elimina il primo battitore ma riempie le basi con 3BB e viene sostituito dal 3° rilievo Jacob Webb. Non contento di essere arrivato in prima grazie a un regalo di Rodriguez (tiro sbagliato nel 2° inning), Mitch Garver pulisce le basi con un grand slam portando il punteggio sul 9-2. Gli Orioles hanno un sussulto nel 4° segnando due punti. Il 5° vede salire sul monte per gli Orioles il 4° rilievo, Flaherty, che concede ancora un punto.  Per i Rangers Montgomery è ancora sul monte quando inizia la parte bassa del 5°, ma dopo l’HR di Henderson in apertura, e la valida di  Hays,  Bochy lo sostituisce con Bradford che chiude l’inning a zero.

 

La gara prosegue senza altri scossoni fino al 9° quando i Rangers segnano il punto dell’11 a 5.  Seager batte un doppio e arriva a casa a seguito di due rimbalzanti in diamante. Per chiudere la gara i Rangers si affidano a Brock Burke che elimina al volo Santander ma mette in base due corridori per BB e valida. Bochy non vuole dare respiro all’attacco di Baltimore e manda sul monte Leclerc. Il risultato non è dei migliori con Aaron Hicks che spedisce il secondo lancio di Leclerc oltre la recinzione per ’11-8 riportando entusiasmo al Camden Yard. Ma è il canto del cigno con Leclerc che elimina O’Hern con una volata e Mullins resta al piatto. Texas ha saputo sfruttare il poco controllo dello staff di Baltimore che ha concesso oltre alle 11 valide, anche 11 BB di cui Seager ne ha beneficiate 5 stabilendo un record dell’MLB.

 

La storia ci racconta che nelle serie al meglio di 5, l’89% delle squadre che hanno vinto gara 1 e 2 hanno vinto la serie. L’ultima squadra a perdere in tale situazione? Proprio i Rangers nel 2015 a favore dei Blue Jays. Baltimore è ormai a un bivio e l’obiettivo ora è di vincere assolutamente martedì al Globe Life Field in una situazione di o vinci o vai a casa. 

 

TWINS @ ASTROS 

GARA 1: 4-6

Per iniziare la postseason era necessario valutare in che condizioni gli Astros si presentassero. L’andamento nella RS è stato altalenante conquistando il titolo divisionale solo all’ultima giornata in coincidenza dello sweep subito dai Rangers in casa dei Mariners. Ma quando si arriva a giocare in ottobre, gli Astros fanno quello che hanno fatto negli ultimi sei anni: vincere. E lo hanno fatto contro i sorprendenti Twins che molti esperti danno per favoriti nella serie. Gara 1 ha subito preso una piega in favore di Houston che si è portato sul 5-0 nelle prime 5 riprese. Un sussulto dei Twins nel 7° ha portato Minnesota a segnare 4 punti con immediata risposta degli Astros con un punto nella parte bassa della ripresa. Verlander come al solito stellare lanciando 6 riprese concedendo 4 H, 3 BB e 6 SO con 93 lanci. 

 

GARA 2:  6-2

La rivincita di Carlos Correa contro la sua ex squadra è compiuta, resta da vedere se continuerà o l’exploit di ieri sera è un fatto isolato. Realtà che Correa, con tre valide di cui 2 doppi e 3 RBI è entrato nel guinness del baseball eguagliando David Justice al 3° posto per numero di RBI nella postseason, superando icone come Derek Jeter e David Ortiz, trascinando i Twins in una vittoria per 5-2 contro gli Astros oltre ad essere uno dei giocatori più produttivi nei playoff. Rocco Baldelli aveva altre armi a disposizione armi per sconfiggere gli Astros oltre alla voglia di rivincita di Correa che è stato spostato più in alto nel lineup.

 

I Twins sono una squadra a cui piace essere aggressiva sulle basi e Pablo Lopez, 234 SO in RS, è arrivato a ottobre in grande forma e a sua volta doveva evitare che Yordan Alvarez potesse fare danni. Lopez è arrivato a Minnesota nella offseason in un’operazione di mercato che all’epoca destò non poche perplessità. Infatti per portare a Minnesota l’asso dei Marlins, questi ultimi avevano chiesto nello scambio Luis Aarez. Ma alla fine è andata bene per entrambe le società, Lopez è stato di grande utilità per portare i Twins ai playoff e Aarez è stato il migliore battitore della NL.  Dalla loro, gli Astros hanno una squadra ben amalgamata, una vittoria in gara uno che si è andata ad aggiungere alle altre 11 vittorie consecutive ottenute in casa, e sul monte c’era Flamber Valdez con la sua micidiale curva con cui in RS aveva ottenuto il 40% di sventolate a vuoto. Il problema però di Valdez è che, pur essendo mancino, non controlla bene i corridori sulle basi.

 

A questo proposito va anche segnalato che Maldonado ha lo stesso problema nel controllare la corsa a cui vanno aggiunte le nuove regole che favoriscono i tentativi di rubata. Correa si mette in mostra già nel primo portando a casa il punto dell’1-0 con un doppio al centro. Dopo aver iniziato gara 1 con un HR  Altuve cerca di dare la carica ai suoi arrivando in base con un drag bunt che comporta nessuna conseguenza. Nel 2° i Twins allungano con un HR da 2 punti di Kyle Farmer. Intanto Valdez fatica non poco a tenere a bada l’attacco di Minnesota avendo concesso 4 valide e 1 BB con 43 lanci a suo carico già dopo 2 inning. Al contrario Lopez domina l’attacco avversario attaccando la zona dello strike con 14 primi lanci strike su 16 battitori affrontati.

 

La 5^ ripresa decreta la fine gara di Valdez che esce con 90 lanci, 7H, 5R, 3BB con 5 SO. E’ la prima volta quest’anno che Valdez non va oltre il 5° inning. L’inizio dell’inning vede i primi due avversari arrivare in base con due valide. I Twins sono cinici con Polanco che cerca di arrivare con un drag bunt ma riesce solo a far avanzare i corridori. Valdez fa il resto riempiendo le basi con una BB e Correa con la sua seconda valida porta a casa altri due punti per il 5-0.

 

Le cose potrebbero andar peggio per Houston se non fosse che Ryan Jeffers sbaglia uno squezze bunt sacrificando Lewis che dalla terza cercava di segnare ma viene eliminato con un’azione 1-5. Nel 7° i Twins riempiono ancora le basi quando Edoardo Julien batte valida a destra. Lewis segna dalla terza mentre Kyle Tucker con una perfetta assistenza fulmina al piatto Correa che cercava di segnare dalla seconda.

 

La parte bassa dell’8° inizia con la sostituzione di Brock Stewart al posto di Lopez la cui prestazione è di 7 IP, 6H, 0R, 1BB con 7SO. Con l’uscita di Lopez gli Astros ne approfittano per togliere lo 0 dal tabellone. Dopo l’eliminazione di Altuve, Bregman si guadagna la BB e Alvarez non si lascia sfuggire l’occasione per realizzare un HR per il 6-2.

 

La chiave del successo dei Twins può essere riassunta in tre punti: 1) Segnare presto – missione compiuta; 2) Far lanciare molto Valdez – missione compiuta; 3) Dare a Lopez un buon vantaggio – missione compiuta.

 

La serie ora si trasferisce al Target Field dove martedì è in programma gara 3. Gli Astros si affideranno a Cristian Javier che nella scorsa edizione lanciò 12,2 riprese con PGL di 0,71. Per i Twins salirà sul monte Sony Gray la cui migliore prestazione dell’anno avvenne proprio al Target Field contro gli Astros qiando concesse 1 punto in 7 riprese con 13 SO. Basta una sola vittoria agli Astros per tornare al Minute Maid Park, due sconfitte rappresenterebbero la loro eliminazione. 

 

PHILLIES @ BRAVES

GARA 1: 3-0

Spencer Strider ha dominato i Phillies in 7 gare della RS, ma questa volta non sono bastati i suoi 7 inning e 8 SO. I Phillies hanno pianificato una gara perfetta sapendo non solo di dover affrontare Strider, ma di tenere a bada un attacco considerato forse uno dei migliori di tutti i tempi. Non è bastato nemmeno la mossa di Snitker di invertire Riley e Albeis quarto nel lineup per offrire maggiore protezione a Olson.

 

La strategia di Rob Thompson al contrario ha dato i frutti sperati alternando sul monte 6 rilievi dopo l’uscita di Suarez dopo appena 3,2 riprese. La sostituzione è avvenuta non per demerito in quanto Suarez aveva concesso una sola valida con 4 SO, ma sapendo che l’attacco dei Braves soffre contro le fastball, ha sfruttato tali caratteristiche dei suoi rilievi.

 

Il primo punto nel 4° inning è nato da una BB seguita da un errato tiro in 1B di Strider che permette a Bryce Harper di posizionarsi in 2B e segnare sulla successiva valida di Bryson Stott. Il secondo punto è sempre di Harper che nel 6° batte un solo HR. Il terzo punto arriva in modo abbastanza bizzarro. Trea Turner batte valida e a seguire ruba la seconda e la terza. Le basi si riempiono a seguito di 2 BB a Harper e Stott.  Sul conteggio di 2-2  AJ Realmuto invoca l’interferenza del ricevitore sullo swing. Anche con il replay resta difficile vedere l’interferenza, e forse nessuno l’ha vista, ma quando arriva il responso dalla stanza dei bottoni, Turner può trottare a casa per il 3-0. Inverosimilmente vi sono speculazioni che sostengono la decisione sia stata presa più osservando la reazione di Murphy che non ha minimamente contestato, che per quanto si è potuto vedere dal replay. I Phillies si trovano ora in una situazione di vantaggio potendo contare su Zack Wheeler in gara 2 e Aaron Nola in gara 3.

 

DIAMONDBACKS @ DODGERS

GARA 1: 11-2

Non è sembrata vera ai Dbacks l’opportunità offerta su un piatto d’argento di poter finalmente esprimere tutta la loro frustrazione per le tante umiliazioni subite al Dodger Stadium non essendo stati nemmeno presi in considerazione per essere dei rivali dei Dodgers. Dal 2020 a oggi il record era di 5-24. Non ci è voluto molto però per capire che questa sarebbe stata la notte dei Dbacks.

 

I primi cinque battitori arrivano in base in sequenza doppio, valida, valida, doppio, HR e il risultato è già di 5-0 ammutolendo la folla del Dodger Stadium.  Altri 3 punti arrivano nel secondo per il 9-0 per poi aggiungere altri due nel 7° e 8°. I due punti di consolazione per i Dodgers arrivano nel 9° quando i giochi sono ormai fatti.

 

Per il partente Merrill Kelly è stata una serata di festeggiamenti per aver finalmente sconfitto i Dodgers per la prima volta dopo cinque in 16 incontri. Nessun lanciatore prima aveva avuto un record peggiore al loro debutto nella postseason. Kelly ha avuto anche la soddisfazione di divenire anche il primo lanciatore dei Dbacks a lanciare più di sei riprese nei playoff da quando lo fecero Curt Shilling, Randy Johnson e Miguel Batista nelle WS del 2001.  La sua gara è terminata nel 7° dopo un eliminato avendo concesso 3 valide, 2 BB con 5 SO.

 

Nell’altro dugout invece si è potuto assistere alla disastrosa prestazione di Clayton Kershaw, forse la sua ultima al Dodger Stadium con l’uniforme di LA. Per anni Kershaw è stata la faccia dei Dodgers che ha sempre trascinato la squadra alla postseason. Mai come ora, con una rotazione debellata dagli infortuni, Roberts aveva bisogno di una prestazione superlativa dal suo asso.  Invece Kershaw è riuscito ad ottenere la prima eliminazione dopo 5 battitori sul punteggio di 5-0. Si è visto subito che non era la sua serata, lo slider e la curva erano piatti, e la fastball viaggiava sotto la media, e Arizona ha saputo trarre beneficio. Inoltre erano in molti a sapere che Kershaw non era al meglio accusando ancora dolori alla spalla, ma Roberts ha voluto prendere il rischio e ha pagato un caro prezzo. Fatto sta che la sua serata è finita dopo 35 lanci e aver affrontato 8 battitori. Non poteva che finire in un disastro. E forse è stata anche la conferma della differenza tra il Kershaw della RS e nei PO, nel primo caso ha sempre dominato, nel secondo le sue prestazioni raramente sono state all’altezza. Il morale ora alto per Arizona ben sapendo che lunedì potrà contare su Zac Gallen che dovrà affrontare il rookie Bobby Miller, una buona occasione per portarsi sul 2-0. 

 

Frankie Russo

 

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