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La preparazione mentale alla battuta

 

di Frankie Russo

tratto da humankinetics.com

 

Una cosa è conoscere la meccanica della battuta, un’altra è sviluppare il processo dello swing. Di seguito vogliamo elencare alcuni suggerimenti che possono aiutare i battitori ad acquisire maggiori informazioni per migliorare l’approccio mentale alla battuta.

Rilassatezza del corpo, concentrazione della mente.

Ad un battitore che impugna la mazza troppo stretta e ha un corpo rigido, spesso viene chiesto di rilassarsi.  Per reagire correttamente ad una palla lanciata, il corpo del battitore deve essere rilassato, ma la sua concentrazione e visione devono essere aguzzi. E’ un punto fondamentale perché generalmente, quando un battitore cerca di rilassare il corpo, spesso rilassa anche la concentrazione provocando uno swing sciatto. 

 

Busto rilassato, gambe forti.

Insistendo sul fattore rilassamento, al battitore si chiede di avere gambe forti ben piantate a terra, più sono piantate a terra, più la parte superiore del corpo riesce a roteare con fluidità e nello stesso tempo con aggressività rimanendo in equilibrio. Il busto dovrebbe essere più rilassato e pronto a reagire in modo che anche le mani siano rilassate. Se sono tese, lo sarà anche la parte superiore del corpo.

 

Aggressività, no muscoli.

Al battitore va ricordato: Se pensi forza, pensi male (If you think strong, you think wrong). Quando un lanciatore tira molto forte, la naturale reazione del battitore è di sventolare più forte. In effetti, questo rallenta la velocità dello swing e generalmente non produce buon contatto. La concentrazione del battitore in questi casi deve essere focalizzata sull’aggressività verso la palla, e questo comporterà una più corta traiettoria della mazza verso la palla e migliore contatto.

Lato posteriore alto e teso, lato anteriore basso e rilassato.

Quando un battitore inizia lo swing, deve evitare che il gomito posteriore si allontani dal corpo, non vogliamo che la parte anteriore causi un’azione che produce uno swing più lento e più largo. In altre parole, la parte posteriore produce energia e forza mentre la parte anteriore produce un’azione iniziale più lenta. In realtà entrambe le parti lavorano insieme ma la parte anteriore può causare un’apertura anticipata perdendo la copertura del piatto. Questo comporta altresì che la spalla anteriore trascini il corpo in avanti facendo perdere potenza allo swing. 

Il battitore deve altresì prestare molta attenzione al movimento della spalla posteriore che spesso scende al di sotto del livello della spalla anteriore oppure piega il ginocchio posteriore causando un abbassamento del lato posteriore. Questo comporta al battitore di allontanare inizialmente la mazza dalla direzione della palla ed eventualmente produrre una traiettoria della mazza verso l’alto oltre a produrre anche una più lunga traiettoria verso la palla impedendo che tutte le parti del corpo si muovano in sintonia. Questo difetto viene generalmente definito come “Immersione”.  

 

Reagire, non pensare.

Questo è un altro avviso che va fatto al battitore il quale non può pensare molto nel mentre il lanciatore si prepara al lancio. Deve avere fiducia in se stesso e reagire al lancio. 

 

Conoscere la propria zona dello strike.

Ogni battitore riesce a controllare alcune zone dello strike meglio di altre ed è fondamentale che egli conosca queste zone. All’inizio del turno di battuta, il battitore dovrebbe evitare di sventolare lanci fuori da queste zone di preferenza.  

 

Conoscere il lanciatore.

Il battitore ha la possibilità di osservare il lanciatore prima del suo turno o imparare dai lanci che a lui vengono indirizzati. Un lanciatore spesso lancia secondo uno schema. Bisogna prestare attenzione a cosa lancia quando in vantaggio nel conteggio e quando in svantaggio, quale è la sua zona preferita e se lancia preferibilmente dalla parte interna o esterna del piatto.

Le domande che il battitore deve porsi sono: E’ un lanciatore da strike out? Ha un lancio particolare per lo strike out? Se la risposta è si, allora bisogna cercare di evitare di trovarsi in conteggi di strike out e questo potrebbe anche significare essere meno selettivi sui primi lanci. L’obiettivo deve essere di mettere la palla in gioco. Se il battitore ha di fronte un lanciatore che non predilige lo strike out, allora è possibile essere più pazienti ad inizio turno. 

Valutare la situazione.

E’ bene far notare che ogni turno alla battuta ha un diverso obiettivo. Con gli interni che giocano profondi con corridore in terza e meno di due eliminati, l’obiettivo del battitore è diverso rispetto battere con le basi vuote. Il battitore deve saper adattarsi alle situazioni, deve saper cosa fare ogni volta che mette i piedi nel box di battuta. 

 

Vincere la paura.

Per essere un buon battitore, il giocatore deve essere cosciente che potrebbe essere colpito da un lancio. Di fronte, a 18 metri, egli ha una persona che sta per tirare un oggetto molto duro nella sua direzione. E’ naturale aver paura, ma il battitore deve saper superare questo timore. Il battitore deve chiedersi se è preferibile essere colpito dalla palla o subire uno strike out, o uscire dal box mentre una curva passa in mezzo al piatto. 

 

Rivedere la zona dello strike.

Quando un battitore va in crisi, la zona dello strike sembra essere molto più grande di quella che in effetti è. Il lato esterno sembra irraggiungibile e anche la palla sembra essere più piccola. A questo punto bisogna revisionare la zona. Un metodo efficace è di disegnare con del nastro la zona dello strike sul muro. Nessun arbitro è uguale all’altro, ma la zona per il giocatore è sempre la stessa. Quindi il battitore si posiziona di fronte al muro visualizzando e praticando lo swing in ogni area della zona. 

 

Lavorare il conteggio.

Detto più semplicemente, il battitore deve costringere il lanciatore a tirare strike. Una base su ball comporta una media del 100% di media arrivo in base! Il battitore deve evitare di aiutare il lanciatore sventolando a lanci fuori la zona. Il successo di un battitore nel corso dell’anno è spesso strettamente in relazione al conteggio quando colpisce la palla. Gli analisti, i coach e i giocatori prestano particolare attenzione a questo aspetto per determinare il loro successo. Quando il conteggio è in favore del lanciatore (1-2, 0-2), la media battuta è generalmente dai 150 ai 200 punti inferiore a quando invece è il battitore ad essere in vantaggio nel conteggio (3-1, 2-0). I conteggi cruciali, 0-0 e 1-1, sono quelli che generalmente determinano il successo più di ogni altro conteggio. In conclusione, sventolare a lanci fuori la zona dello strike finisce il più delle volte per favorire il successo del lanciatore. 

 

Frankie Russo

 

ESTRATTO DA BASEBALL SKILLS & DRILLS DELL'AMERICAN BASEBALL COACHES ASSOCIATION.

 

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