· 

Goose Gossage contro il baseball moderno.

di Frankie Russo

tratto da usatoday.com

Rich “Goose” Gossage è stato uno dei giocatori più eccentrici della sua era. Nei 22 anni nelle majors dal 1972 al 1994, Goose ha fatto parlare molto di sé, sia per quanto faceva sul campo, sia per quanto aveva da dire fuori. Forse è anche il motivo per cui ha giocato per nove diverse squadre. Ma sfortunatamente per lui, anziché essere ricordato per le sue nove presenze all’All Star Game ed altri riconoscimenti, l’episodio che lo riporta spesso alle croniche è nella sua unica presenza nelle World Series del 1984.  Si affrontavano i San Diego Padres e i Detroit Tigers, questi ultimi conducevano la serie 3-1. Nell’8° inning di Gara 5 Goosage era sul monte con i Tigers in vantaggio 5-4. Nel box di battuta entra il temibile Kirk Gibson. Nonostante ci siano due corridori in base, il manager dei Padres Dick Williams indica a Gossage di concedere la base intenzionale, ma riceve un secco rifiuto. Allora Williams si porta sul monte dove Goose lo convince di essere in grado di eliminare Gibson al piatto. Intanto nell’altro dugout si assiste increduli alla decisione e Sparky Anderson, manager dei Tigers, che incita il suo battitore ad essere pronto al primo lancio che, tra le imprecazioni di Dick Williams, finisce sulle tribune al secondo livello del Tigers Stadium portando il risultato sull’8-4 consegnando di fatto le World Series ai Tigers. 

Ormai fuori dalla scena da quasi trent’anni, Goose non ha perso la parlantina e in una intervista rilasciata a USA Today non le manda a dire da nessuno. E’ un Goosage a 360°.  Il suo primo bersaglio è il commissario della MLB Rob Manfred che vorrebbe prendere a pugni. Goose è indignato per l’introduzione di David Ortiz nella Hall Of Fame. Non gli va giù il fatto che Ortiz sia risultato positivo a un test non ufficiale del 2003, che poi fu reso noto solo nel 2009 dal New York Times. E’ un messaggio che assolutamente non deve essere tramesso ai giovani che spesso vogliono imitare i loro idoli. Ed è il motivo per cui è bene tenere fuori dalla Hall anche Barry Bonds e Roger Clemens. Questi signori sono stati già enumerati monetariamente e adesso staranno ridendo ogni volta che vanno in banca.

 

Sempre secondo il pensiero di Goose, sarebbe stato impossibile per Barry Bonds infrangere il record dei 755 HR di Hank Aaron quando era al meglio della sua carriera all’età di quasi 40 anni se non avesse fatto uso di sostanze proibite.  Pete Rose è stato escluso dalla Hall per aver scommesso sulle partite, certo non è stata una cosa bella, ma sicuramente non ha falsato il gioco e le sue prestazioni in campo sono state frutto delle sue esclusive abilità. 

Poi è il turno di Brian Cashman, GM dei NY Yankees che vorrebbe buttare in un secchione dell’immondizia e vedere spuntare solo i piedi. Goose ritiene Cashman uno dei maggiori fautori per l’esagerata introduzione delle sabermetriche nel mondo del baseball.

 

Questi GM moderni non sanno nulla di baseball, hanno conseguito la laurea nei migliori college degli Stati Uniti ma questo non fa di loro degli esperti di baseball. Stando rovinando il baseball ed è semplicemente ridicolo assistere a giocatori incapaci di battere in campo opposto quando viene applicato lo shift.  In un caso del genere ai suoi tempi un giocatore avrebbe battuto 5x5 in una partita.

 

Lo scorso anno vi sono stati più strikeout che battute valide, la più bassa media battuta (245) dal 1968 e la mancanza di rimonte considerato che la fase di attacco si basa principalmente sui fuoricampo. 

 

Sempre al riguardo degli Yankees, Goose ritiene che il proprietario Hal Steinbrenner dovrebbe vendere la squadra ereditata dal padre perché è solo un uomo d'affari senza passione per il baseball. Goose ritiene sia stato un gravissimo errore ricostruire lo Yankee Stadium, non è lo stesso, non si ha la stessa sensazione quando metti i piedi nel box di battuta dove in passato li hanno messi i campioni che hanno fatto grande il baseball. (ndt: ed è vero, ho provato personalmente quella sensazione all’Henley Field, una volta campo scuola in Lakeland dove andavano ad allenarsi Babe Ruth, Ty Cobb, JoeDiMaggio ed altri. Ti tremano le gambe al solo pensiero)

Non è esente da critiche nemmeno la situazione degli scout dei quali molti stanno perdendo il posto di lavoro considerato che le abilità dei giocatori sono valutate solo dai computer.

 

I dirigenti di una volta erano intelligenti perché imparavano osservando i campioni. I coach sono diventati dei babysitter e i manager non dirigono più, è solo una questione di numeri. Il lineup viene dettato dai colletti bianchi, consegnato al manager il quale usa sette o otto rilievi e le strategie finiscono tutte lì. 

 

E non parliamo della zona strike robotizzata. Sembrerà di giocare a un video game. Il replay ha tolto l’elemento umano dal gioco ed è incomprensibile il motivo per cui vogliono eliminare le decisioni umane dal gioco. E’ totalmente sbagliato.

 

Goosage scuote la testa, la sua rabbia si è ormai placata ma la passione per il baseball è sempre viva. Lui ama il baseball e dice di essere nato per giocare a baseball. La carriera sarà anche terminata da un pezzo ma questo non lo tiene a freno per esprimere i suoi pensieri. Vorrebbe fare qualcosa per fermare ciò che lui considera uno scempio, ma non può far altro che urlare ai quattro venti il suo disappunto. Il gioco del baseball ha sempre entusiasmato, la gente si è sempre divertita, perché vogliono cambiare qualcosa che ha sempre funzionato?

Invece lo stanno rovinando. 

 

Frankie Russo

 

 

Scrivi commento

Commenti: 0