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Gli Astros tornano a Houston, ma non da soli

di Frankie Russo

Finalmente splende il sole in Atlanta e gli Astros hanno potuto allenarsi sul campo. Le due squadre si affronteranno con due diversi obiettivi: i Braves vorranno chiudere qui la serie, conquistare il loro 2° titolo e festeggiare in casa. L’ultima squadra a farlo sono stati i Boston Red Sox nel 2014.  Gli Astros vorranno vincere per restare in corsa per il titolo e porre le ultime speranze nel loro stadio. E’ stata una serie che ha visto diversi aspetti andare in senso contrario di quanto ci si aspettava. Generalmente nelle World Series, sono i partenti che dominano, in questa serie sono stati i bullpen a rubare la scena, specialmente quello di Atlanta dopo aver perso Charlie Morton. Il bullpen dei Braves è stato sensazionale lanciando 22,1 riprese, PGL 1,61, 22 SO, 5 BB. Tutto questo contro la migliore squadra offensiva delle majors, un’altra deludente sorpresa. 

Per gli Astros la differenza tra Regular Season e World Season è abissale, come dal giorno alla notte. In RS MB 267, 5,3 punti per gara; nelle WS 206 MB, 2,8 punti per gara. Proprio per dare la sveglia ai suoi, Dusty Baker rivoluziona il lineup: Correa sale da 5° a 3°, Gurriel sale da 7° a 5° e Bregman, in piena crisi scende da 3° a 7° posto. Brian Snitker, come era prevedibile, non cambia una virgola con un attacco che ha dato tante soddisfazioni. 

Il lineup di Baker vede il suo partente Flamber Valdez tornare 9° presumendo che possa andare profondo, almeno queste sono le aspettative. Finora le sue prestazioni sono state altalenanti.

 

Ancora una volta Snitker sorprende tutti mandando sul monte Tucker Davidson che non lancia dal 15 giugno ed è stato inserito nel roster solo dopo l’infortunio di Charlie Morton.  A differenza di Baker, Snitker non chiede molto al suo partente, 2 inning sarebbe un regalo. 

 

Grazie a un DP, Davidson esce dal 1° affrontando solo tre battitori, molto diversa invece la situazione per Valdez. I Braves sono aggressivi e con soli 7 lanci, vediamo una valida di Soler, una volata di Freeman, una rotolante di Albeis e ancora una valida di Riley. Valdez non riesce a chiudere nemmeno su Rosario che si guadagna la base su ball riempiendo le basi per Duvall, sicuramente il meno pericoloso rispetto a chi lo ha preceduto con un gap di circa 60 punti nella media battuta.

 

Ma dietro l’angolo c’è sempre una sorpresa. Duvall gira sul primo lancio che Valdez lascia alto ed esterno e la palla finisce nelle tribune per un Grand Slam. 4-0 per i Braves e per Houston la partita è subito in salita. 

 

Quando c'è una situazione di “win o go home”, gli Astros hanno un record di 7 vittorie su 10 occasioni. Sanno cosa ci vuole per superare la crisi e lo dimostrano essendo più pazienti al piatto e costringendo l’avversario a molti lanci. Gli Astros non si danno per vinti, e grazie a una valida, un doppio, una BB e una volata di sacrificio accorciano le distanze portandosi sul 4-2. 

 

Fino ad ora in questa serie è stato sempre il 3° inning a movimentare la partita e in Gara 5 la storia si ripete. Tutto inizia quando Swuanson commette un errore di presa su una rotolante di Altuve seguita da una BB di Brantley. Sul monte Davidson viene sostituito da Jesse Chavez. Correa dà ragione a Baker battendo un doppio che porta a casa un punto, posizionando corridori in seconda e terza. Gurriel non è da meno, e anche se in modo diverso, porta a casa il punto del pareggio con una lenta rotolante in diamante. 

 

Ma le sorprese non sono finite. Per aprire la parte bassa dell’inning, sul conteggio di 3-2 Freeman colpisce il suo più lungo HR della stagione e i Braves sono di nuovo in vantaggio 5-4. 

 

Nel 4°, l’unica nota degna di rilievo è la valida di Greinke entrato come PH, ma chi lo segue non è altrettanto bravo. 

Nel 5° si assiste a un capovolgimento di fronte, si svegliano i belli addormentati degli Astros.

 

Correa e Gurriel battono valide, e con 2 eliminati, si riempiono le basi quando a Bregman viene concessa la base intenzionale per affrontare un altro addormentato nella persona di Maldonado.

 

E’ interessante osservare come cambia la sua posizione del box, a differenza del precedente turno. Adesso Maldonado è tutto proiettato sul piatto come a cercare anche un colpito pur di portare un punto a casa. Non viene colpito, ma si guadagna la base per ball riportando la gara in parità.

 

Ancora una volta Baker deve cambiare il suo piano e manda Marvin Gonzalez nel box di battuta al posto del lanciatore Uriquidy dal quale si aspettava una prestazione più lunga, ma la situazione è troppo ghiotta per non tentare con un PH.  Per il navigato Baker, oggi tutto funziona alla perfezione, Marvin Gonzalez con una valida porta a casa altri due punti e gli Astros sono in vantaggio 7-5. 

 

Finalmente nel 6° i due rilievi Maton per Houston e Martin per Atlanta riescono a porre un freno agli attaccanti avversari. 

 

Nel 7° gli Astros portano a 8 i punti quando al doppio di Tucker segue una valida del sorprendente Maldonado in giornata di grazia. Nel 8° si fanno rivedere gli addormentati. Altuve apre con una valida, lo stesso fa Correa e Gurriel non è da meno battendo valido fissando il punteggio sul definitivo 9-5. 

 

Come successo ieri per Houston, lo stesso è successo dopo il 5° inning per i Braves che non sono in grado di reagire alla veemente risposta degli Astros.  Ma come non dare merito a Dusty Baker che si è letteralmente inventato una vittoria con tre mosse: La rivoluzione del lineup ha portato i frutti sperati: Correa 2 H, 1 doppio, 1 R, 2 RBI, 1 BB; Gurriel 3 H, 2 R, 1 RBI; Bregman 1 doppio, 1 R, 1 RBI, 1 BB. Non va nemmeno sottovalutata la produzione in attacco di Maldonado che a fine giornata vede nel suo box score 1 H, 1 BB, 1 SF e 3 RBI. Se poi vogliamo continuare ad elogiare Baker, diciamo pure che riposizionando il lanciatore nono nell’ordine, gli ha permesso di effettuare i cambi sul monte senza apportare variazioni nel lineup.

 

Ma tutto non sarebbe stato possibile senza l’apporto del bullpen che dopo il Grand Slam della prima ripresa ha saputo tenere a bada l’attacco dei Braves. Continua il grande utilizzo dei rilievi che nella gara di oggi ne ha visto un totale di nove, 5 per Houston, 4 per Atlanta. 

 

Si torna a Houston per Gara 6 e gli Astros non torneranno da soli. Nel prosieguo, per i Braves la rotazione dovrebbe essere allineata con Max Fried in Gara 6, e se necessario, Ian Anderson per Gara 7. Tutto in alto mare invece per gli Astros anche se Baker potrebbe chiedere qualche inning a Urquidy che oggi ha effettuato solo 14 lanci. 

A noi appassionati si offre l’opportunità di guardare ancora del buon baseball. 

 

Frankie Russo

 

 

 Sotto il condensato della partita

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