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LCS: Dodgers drammatica rimonta - Le mazze di Houston esplodono al Fenway Park

di Frankie Russo

Non siamo ancora al punto del vincere o vai a casa, ma stiamo assistendo a uno dei più esaltanti playoff degli ultimi anni tra le quattro squadre più in forma del momento. Ogni lancio, ogni turno alla battuta, ogni azione sembra possa essere quella decisiva che determinerà la vittoria o la sconfitta. I manager non si possono concedere un attimo di distrazione pensando a quale possa essere la strategia vincente, qualsiasi imperfezione può risultare fatale.

BRAVES @ DODGERS

Atlanta si presenta al Dodger Stadium in vantaggio 2 gare a zero nella serie ma nulla è garantito. Il ricordo dello scorso anno è ancora fresco nella memoria quando in vantaggio prima 2-0 e poi 3-1, i Braves sono stati eliminati dai futuri World Champions.

 

Mentre può essere motivo di riflessione da parte di Brian Snitker, per Dave Roberts è motivo di fiducia sapendo che il suo talentuoso roster è capace di qualsiasi impresa. Ma con Charlie Morton sul monte per i Braves, Roberts è anche memore della sconfitta in gara 7 delle 2017 WS quando fu proprio Morton, allora con Houston a giudicarsi la vittoria per il titolo mondiale.

 

Il successo in Gara 3 riveste una grande importanza per entrambe le squadre: per i Braves non si tratta di andare sul 3-0, ma nel peggiore delle ipotesi una vittoria garantirebbe loro di ritornare ad Atlanta per una eventuale gara 6 e 7. Per i Dodgers è necessario evitare di continuare la serie dove ogni gara rappresenti un ritorno a casa in caso di sconfitta.

 

Ai Braves si presenta subito una ghiotta occasione per portarsi in vantaggio dopo le due valide di Eddie Rosario e Freddy Freeman. Quest’ultimo finalmente esce da uno slump di 0-8 di cui 7 SO. Sulla linea al centro di Ozzie Albeis, Rosario è troppo aggressivo e si fa trovare fuori base sulla presa al volo e successivo tiro in seconda di Galvin Lux per il DP.

 

Contrariamente per i Dodgers, il primo inning sembra un dejà vu con Mookie Betts che raggiunge la prima per ball seguito da un HR di Corey Seager per il 2-0. Morton è in crisi di controllo quando concede 3 BB consecutive riempiendo le basi, ma induce Chris Taylor a una linea catturata da Dansby Swuanson.  Dopo i 34 lanci nel primo inning di cui 19 ball, Morton concede solo 2 valide e 2 BB fino al 6° inning quando viene sostituito da Minter.

 

Non è da meno Walker Buehler per i Dodgers che dopo le due valide iniziali, limita i Braves a una sola BB, almeno fino a metà del 4° quando si svegliano le mazze di Atlanta. Freeman sembra aver definitamente superato la crisi iniziando il 4° con una valida  raggiungendo la terza su doppio di Austin Riley.

Con 3 valide e una BB Los Angels va in vantaggio 3-2 e riempie le basi. Toccherebbe a Morton battere, ma nel circolo del prossimo battitore si vede sia Adrianza, che Snitker, ma invece preferisce richiamarli in pancina mandando Morton nel box di battuta.

 

Tutta pretattica mentre si assiste a Morton che si guarda bene dal togliere la mazza dalla spalla per non rischiare una battuta in DP, lasciando così a Rosario il compito di portare punti a casa. Ciò che Rosario fa guadagnandosi la BB che decreta la fine gara per Buehler sostituito da Alex Vesia che lascia al piatto Freeman per il terzo eliminato con i Braves in vantaggio 4-2.

 

Ancora un cambio sul monte per i Dodgers con Corey Knebel al posto di Vesia ma due valide e una BB portano il punteggio sul 5-2. La gara prosegue con un alternarsi di rilievi da entrambe le parti. A fine gara si contano 9 lanciatori utilizzati da Los Angeles e 5 per Atlanta.

 

Si giunge così all’8° mentre nel frattempo si assiste a qualche sporadica valida e/o BB neutralizzate spesso da un DP. L’entrata in gara di Luke Jackson sul monte per Houston coincide con l’inizio della rimonta dei Dodgers i quali, secondo Baseball Savant, a quel punto della partita avevano solo il 6% di possibilità di vincere.

 

Due valide di Will Smith e AJ Pollock intervallate da un pop di Justin Turner posizionano corridori in prima e seconda con Cody Bellinger al piatto.

 

E’ il caso di ricordare la frustrante stagione di Cody che ha finito la RS con una MB di 165, dovuta anche a vari infortuni, ma che nella postseason sembra ritrovare il meglio della sua forma realizzando valide e HR che contano. E neanche questa volta si smentisce quando sotto nel conteggio 1-2, incrocia una veloce di Jackson che spedisce nelle tribune a destra per il 5 pari tra il delirio dei tifosi celestini.

 

La successiva valida di Chris Taylor forza Snitker alla sostituzione di Jackson con Jesse Chavez. I Dodgers non tolgono il piede dall’acceleratore con Taylor che ruba la seconda portandosi in posizione punto. E’ Mookie Betts, l’uomo per tutte le occasioni che batte un doppio mentre Taylor tocca il piatto di casa base per il 6-5. 

 

Si riempiono ancora le basi con la BB intenzionale a Seager e una valida di Trea Turner ma Chavez induce Smith a un pop sull’interbase.

 

Il closer Kenley Jansen con tre SO lancia un perfetto nono inning con la serie ora sul 2-1 per i Braves. La storia ci indica che le squadre in vantaggio 2-1 nella serie hanno vinto 101 volte su 143, pari a un 71%, mentre per i Dodgers si trattava della 82^ volta che si sono trovati sotto di 3 o più punti nell’8° e mai, prima di ieri, avevano vinto. 

 

Per il momento possiamo dire che Bellinger, con il suo HR, non solo ha aiutato i Dodgers a vincere, ma molto probabilmente ha salvato la loro stagione. 

 

Gara 4 è fissata per le 2:08 ore italiane. Per i Dodgers sarà Julio Urias a prendere la palla mentre i Braves non hanno ancora annunciato il loro partente, ma potrebbe anche essere una gara affidata ai rilievi.

ASTROS @ RED SOX.

La squadra con il migliore attacco nelle majors è entrata in una crisi senza precedenti proprio nel periodo più importante della stagione. Un periodo reso ancora più critico dall’assenza di McCuller e dalla prolungata assenza di Zack Greinke che non lancia dal 19 settembre.

 

Seppure Maldonado non batte un chiodo, Dusty Baker lo preferisce a Jason Castro poiché ha già ricevuto Greinke in 43 occasioni e si fida di più delle sue abilità difensive. La presenza di Castro nel lineup potrebbe dare quel necessario tocco in più che attualmente manca.

 

Dall’altra parte per i Red Sox deve essere puro divertimento per come stanno battendo, ed in particolare come riescono a indirizzare la gara in loro favore sin dalle prime riprese. Le differenze di produzione nelle prime 3 riprese rispetto agli Astros sono abissali: Punti segnati 20-1; MB 426-212; HR 5-0; BB 9-1; RISP 7 su 16 – 0 su 5.

 

Se non ci sarà una inversione a 180°, passare il turno per gli Astros resta solo un miraggio. Per questo, come per i Braves, gli Astros saranno oggi ALL IN per assicurarsi un ritorno a Houston per le due eventuali gare finali. Il veterano Zack Greinke è chiamato sul monte con la speranza di tenere a bada le calde mazze di Boston. Infatti, è la prima volta nella storia che nella postseason, in due gare consecutive, i partenti non riescono a superare il terzo inning.

 

La velocità dei lanci di Greinke non è la stessa rispetto al passato ma proprio questo potrebbe rappresentare la sua arma migliore portando fuori tempo i battitori avversari. Per Boston il partente è Nick Pivetta che ha nel controllo della sua veloce la sua arma migliore.

 

Quando inizia la gara pare che tutto ciò che ci siamo detti non sia vero. Dopo i primi due eliminati è Bregman che porta gli Astros in vantaggio per la prima volta dal 7° inning di Gara 1 con un HR, anch’egli approfittando della ridotta distanza del Green Monster. Ma i Red Sox non si smentiscono e con due eliminati Devers si guadagna la base e segna sull’HR al centro di Xander Bogaerts.

 

L’inning si potrebbe chiudere con la rotolante di Verdugo su Bregman ma il tiro in prima è alto permettendo alla ripresa di continuare. Con la base su ball di JD Martinez la situazione si fa critica ma, Bregman, al centro di tutte le azioni che contano fino ad ora, come ha fatto proseguire l’inning, così lo porta a termine con una ottima presa su battuta di Hunter Renfroe eliminando il corridore in seconda.

 

Nel 2° inizia il carosello sul monte per gli Astros. Con i suoi 37 lanci di cui solo 18 strike, Greinke non convince e così Baker lo sostituisce con il mancino Brooks Raley anche con lo scopo di affrontare il mancino Kyle Schwaber. Nonostante una BB iniziale, la ripresa si chiude senza punti. 

Per le successive 5 riprese i rilievi di entrambe le compagini dominano gli attacchi avversari e il punteggio è ancora sul 2-1 quando ad iniziare l’8° Jose Altuve, dopo essere andato 0x12 porta il punteggio in parità con un HR.

 

Kendall Graveman per gli Astros porta a termine pulitamente le sue due riprese arrivando così al nono sul 2-2.

 

Alex Cora affida il nono a Nathan Eovaldi, uno dei suoi più produttivi partenti, ma non sempre un partente riesce a ripetere le prestazioni quando chiamato a fare il rilievo.  Carlos Correa apre con un doppio commettendo forse un errore di valutazione non uscendo aggressivamente dal box compromettendo così il tentativo di un triplo.

 

Dopo lo SO a Tucker, Eovaldi non ha nessuna intenzione di affrontare Yuli Gurriel, il migliore battitore dell’AL e gli concede la intenzionale. Eovaldi lascia al piatto anche il PH Aledmys Diaz prima che inizino fuochi d’artificio.

 

Jason Castro, subentrato finalmente a Maldonado del tutto insignificante in attacco, batte valida a destra con Correa che tocca il piatto di casa e avanzamento di Gurriel in terza. Con le basi cariche su BB ad Altuve, Eovaldi è sostituito da Martin Perez ma la musica non cambia. Brantley batte doppio, una intenzionale a Bregman è seguita da tre valide di Alvarez, Correa e Tucker che portano il punteggio sul 9-2 Astros.

 

Arriva anche il momento di gloria di Ryan Pressley, closer di Houston che chiude la ripresa senza punti nonostante due valide concesse. Anche se dal 1° inning all’8° non sono stati segnati punti, non vuol dire che non vi siano stati episodi degni di nota. Nel 3° entrambi i manager hanno il loro da dire con l’umpire di casa. Un terzo strike chiamato, oltretutto in leggero ritardo su JD Martinez sembra molto generoso tanto che Martinez attraversa il piatto per recarsi in prima nel mentre che Verdugo ruba la seconda.  Lo staff dei coach ha il loro da fare per trattenere Cora che contesta animatamente la chiamata ma nello stesso tempo è Dusty Baker che esce dal dugout reclamando che Martinez ha interferito con il tiro di Maldonado in seconda.

 

Solo chiacchiere, tutto resta secondo chiamata arbitrale. La parte alta del 5° termina con l’eliminazione di Altuve con tiro del terza base Devers. Il tiro è leggermente corto, Schwaber si allunga e Altuve è out. Avesse Baker richiesto il replay, si sarebbe potuto vedere che il piede di Schwaber non era a contatto con il sacchetto al momento della presa. Tutto bene quel che finisce bene. E con la giornata di domani riservata al trasferimento a Houston, nessuna meraviglia se a fine Gara 5 vedremo in panchina solo lo staff tecnico.  

 

Gara 5 è prevista per le 23:08 ore italiane. Alex Cora manderà sul monte Chris Sale mentre Dusty Baker si affiderà a Framber Valdez. 

 

Frankie Russo

 

 

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