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Lanciatore, schemi e coperture

di Frankie Russo

da Baseball Excellence

Ai lanciatori va insegnato come coprire le basi per ogni palla messa in gioco. Non esiste azione nel baseball in cui un giocatore non si muova. E’ un concetto che va inculcato perché spesso si vedono lanciatori abbassare la testa dopo aver concesso una valida invece di andare a coprire quella zona di campo che gli compete. E’ una questione di approccio mentale. La corretta posizione per una giocata a casa base è dietro casa base, il più lontano possibile e direttamente in linea con il tiro. Il terza base e il prima base sono gli uomini di taglio. Essi si posizionano sull’erba interna del diamante in linea tra il tiro e il ricevitore. Se la palla è battuta all’esterno sinistro, l’uomo di taglio sarà il terza base, in ogni altra situazione l’uomo di taglio sarà il prima base.    

L’eccezione si verifica se vi è un corridore in prima e la palla è battuta oltre l’esterno (si può anche dire quando si legge il numero di casacca, ndt). Gli interni centrali eseguono il doppio taglio, il terza base rimane a copertura del sacchetto mentre il prima base segue il corridore in seconda per poi divenire eventualmente l’uomo di taglio.

 

Di seguito sono elencate le coperture a carico del lanciatore:

  • Su valida battuta a sinistra o al centro e nessun corridore in base, il lanciatore copre la seconda in direzione del tiro che perviene dall’esterno.
  • Su valida battuta a destra e nessun corridore in base, il primo movimento deve essere verso la prima  nel caso che la palla è raccolta dal prima base.
  • Su valida all’esterno con corridore in prima, il lanciatore va in copertura alla terza, il più profondo possibile e in linea con il tiro dell’esterno. In questa situazione è l’interbase l’uomo di taglio che si posiziona a circa 18 metri davanti la terza in linea con il tiro (ma principalmente la distanza dipende dalla forza di braccio dell’esterno e dell’interbase stesso, ndt).
  • Su valida all’esterno con corridore in seconda che cerca di segnare,  il lanciatore copre casa, il più profondo possibile e in linea con il tiro.
  • Su qualsiasi battuta da extra base e nessun corridore in base il lanciatore deve coprire la base dove prevede ci sarà il tiro.
  • Battuta da extra base con corridore in prima diventa un quiz. Il lanciatore deve portarsi immediatamente in territorio foul a metà tra la terza e casa base per poi coprire la base dove sarà effettuato il tiro. E’ uno degli schemi più difficili e richiede molta pratica.

I lanciatori dovrebbero sempre correre nelle loro zone di copertura e posizionarsi il più lontano possibile. Una posizione troppo vicina alla base aumenta le probabilità di essere superato da un tiro errato. Inoltre, spesso i dugout non sono protetti da una rete e se la palla vi entra, il corridore ha diritto ad una base extra. Il lanciatore deve fare del suo meglio affinché questo non accada.

 

I lanciatori devono uscire celermente dal campo interno su ogni possibile gioco a casa base per evitare di intasare il diamante. E’ superfluo dire che ad essi va insegnato come e dove posizionarsi. Le corrette coperture da parte dei lanciatori salverà un certo numero di punti nel corso della stagione, e sono queste quelle piccole cose che aiutano a vincere le gare con punteggio stretto.

 

Nelle LL World Series di qualche anno fa, una squadra perse il titolo perché il lanciatore si posizionò davanti al ricevitore impedendogli di effettuare la presa ed eliminare il corridore. Il vecchio detto non fu mai più propizio: In partita si ripete ciò che si fa in allenamento.

 

Nelle leghe giovanili si vede spesso il lanciatore fungere da uomo di taglio, purtroppo sollecitato anche dal coach. Questo succede perché il più delle volte il lanciatore è il giocatore più atletico della squadra, ma questo non è un buon motivo. Lasciate che tutti i giocatori siano coinvolti nell’azione.

 

Come coach noi abbiamo il dovere d’insegnare il modo giusto di giocare.

 

Spesso si vedono lanciatori di categoria U18 compromettere la loro carriera proprio per ignorare le loro responsabilità difensive. A quest’età i giocatori, in particolare i lanciatori, sono considerati “prospetti” e può capitare che un coach preferisce un lanciatore, seppure con un lancio meno veloce, ma più disciplinato e più allenabile. Negli USA è all’ordine del giorno vedere lanciatori non selezionati per penuria di conoscenza del gioco difensivo.

 

Questi esercizi sono tanto importanti quanto una corretta meccanica, quanto avere controllo dei lanci e del movimento di pick-off.  Questi esercizi sono ciò che definiscono un lanciatore perfetto.

 

 

Frankie Russo

 

 

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Commenti: 2
  • #1

    ludovisi franco (martedì, 29 maggio 2018 10:33)

    Mi ricollego all’articolo di Frankie Russo sulle coperture che i lanciatori devono eseguire durante le gare e vi voglio raccontare il prezzo che personalmente ho dovuto pagare per non essermi attenuto alle regole citate.
    Siamo a cavallo degli anni sessanta e gli impianti specifici per il baseball sono pochi e non certo a norma con le misure ufficiali previste per il gioco.
    Il mio campo di “casa” è il campo delle Fiamme D’Oro a Bologna nel quartiere Lame: lunghezza del fuoricampo a sinistra metri 76,20 il minimo per essere legale all’epoca e con tale misura i fuoricampo erano all’ordine del giorno;
    back stop dietro casa base a non più di sei metri con grandi difficoltà per i corridori in terza di tentare di segnare su una palla mancata o un lancio pazzo;
    muro di contenimento a destra a non più di quattro metri dalla linea di foul.
    Con queste distanze le coperture in prima del ricevitore erano impossibili, le coperture a casa del lanciatore altrettanto ed anche sulla terza base la distanza dalla rete di divisione del campo dal pubblico non superva i cinque metri rendendo inutile ogni tipo di copertura.
    Il lanciatore, io stesso nel mio caso, restava al centro del diamante su ogni tipo di battuta e rendeva inutile ogni tipo di taglio o ponte da parte degli interni:
    come nelle giovanili citate nell’articolo di Frankie io rimanevo in prossimità della pedana di lancio ad effettuare ponti e tagli di cui avevo notevole attitudine.
    E poiché ero anche abbastanza bravino a lanciare mi capita di far parte della Nazionale che incontra a Grosseto la forte Olanda (1964).
    Con corridore in seconda e valida sul nostro esterno centro Bob Gandini resto fermo in mezzo al diamante come se fossi al campo delle Fiamme D’Oro, faccio il ponte al tiro di Gandini e mi accingo a rilanciare al mio ricevitore Gigi Cameroni, ma i tempi sono rallentati dal mio intervento e il corridore, inizialmente in seconda, segna il punto.
    Cameroni non ha dubbi che la colpa della mancata eliminazione a casa del corridore sia da imputarsi al taglio del tiro di Gandini che altrimenti sarebbe arrivato fino a casa base in tempo per l’out e immediatamente mi rimuove dalla partita.
    Non aver eseguito correttamente le coperture a me è costata l’espulsione dalla Nazionale!
    Se è poco!!

  • #2

    Frankie (mercoledì, 30 maggio 2018 10:01)

    Grazie Franco per il tuo intervento, gli esempi pratici aiutano sempre a meglio comprendere la teoria, importante è che dagli errori s'impara. Posso dire che anch'io ho perso un campionato quando il lanciatore ha preso la palla davanti casa base impedendo la toccata da parte del ricevitore. Comunque, sono in preparazione sia la seconda parte delle coperture riferite esclusivamente a casa base e un altro di come Mike Trout, miglior giocatore di baseball, continua a lavorare per migliorarsi.