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"I" come Incoraggiamento

Nella foto Davis Robb
Nella foto Davis Robb

di David Robb

Frankie Russo ci segnala questo documento uscito dal suo archivio che con grande piacere condividiamo con tutti voi.

David Robb è un coach Canadese cresciuto poi negli Stati Uniti dove ha giocato nel San Matteo Junior College e nel California State University Fullerton. Divenuto poi coach è stato allenatore della Nazionale Canadese e in Minor League con Oakland A's. Nei primi anni 2000 ha guidato il programma della Nazionale Italiana Juniores rimanendo poi molto legato a varie società italiane dove spesso si reca durante l'estate. Attualmente David lavora in Arizona presso il Mesa Community College. 

Ecco il suo interessante articolo

"I" come incoraggiamento.

C’è una vecchia storia che racconta di un uomo che camminava lungo la strada salutando la gente che incontrava. Aveva un complimento per ciascuno: “Sembrate in forma oggi” diceva ad uno. Ad un altro faceva notare che l’abito che indossava gli andava a pennello. All'edicola si complimentava con il giornalaio per come gestiva la sua azienda. E così continuava, salutando la gente positivamente.

 

Il suo amico che gli camminava a fianco gli chiese: “Perché ti rivolgi a questa gente che nemmeno conosci? E sei così gentile con gli estranei! Perché?”

L’uomo rispose: “Cerco di aiutare ognuno ad avere una buona giornata. Voglio che la gente sia gentile con gli altri”.

“Ma” rispose l’amico “tu stai salutando soltanto poche persone tra quelle che incontri su questa strada: Come puoi aiutare ognuno di loro?”

“Ah, ti sbagli amico. Io ho sorriso e fatto i complimenti solo a poche persone, ma attraverso il modo di approccio positivo, pensa quanta altra gente entreranno in contatto oggi con queste poche che ho salutato. Esse dovranno soltanto continuare con queste buone parole ai loro amici. E così i loro amici con i loro amici. E così via”.

David Robb con la casacca dei Dawgs Baseball Okotoks (Calgary, Canada)
David Robb con la casacca dei Dawgs Baseball Okotoks (Calgary, Canada)

Girando l’Italia per tenere seminari per il Roving Coach Program e facendo selezioni per la Nazionale Juniores, mi sono ispirato a questa storia. Ho cercato di vivere di queste parole, sperando di poter cambiare il modo in cui gli allenatori parlano ai loro giocatori 

 

Ho visto allenatori far notare rapidamente ogni imperfezione dei giocatori; troppo presto. Ho avuto la sensazione che riprendendo un giocatore per non aver eseguito un gioco o un’azione, l’allenatore stava cercando di dimostrare il suo potere o la sua conoscenza al giocatore. Mi è sembrata un’azione per far vergognare il giocatore. Mi piacerebbe di più sentire parole di incoraggiamento ed enfatizzare i successi. 

 

I giocatori hanno bisogno di sapere quando hanno fatto una cosa positiva, anche se questo è un piccolo passo. Essi hanno bisogno di sentire il loro allenatore un leader, rivolgersi a lui e avere una risposta positiva. Questo è essenziale affinché i giocatori progrediscano, rischiando anche di sbagliare, ma sapendo di trovarsi in una situazione di tranquillità e fiducia. Devono sapere che pur commettendo un errore, l’allenatore non li farà sentire piccoli ed umiliati.

 

Abbiamo bisogno di dare ai giocatori l’opportunità di sbagliare. Per imparare nuove tecniche ci vuole tempo e spesso si sbaglia. Quanto tempo è necessario per imparare qualcosa di nuovo? Quanti sbagli si fanno prima di imparare ad essere abili o a correggersi? Chi lo sa? Si impiegano ore e ripetizioni per acquisire una nuova tecnica.

David Robb con il Rovigo
David Robb con il Rovigo

Insegnate a sezioni, e un settore alla volta. Suddividete un movimento in parti trattabili. Dividendo i movimenti ed insegnando in “parti” i giocatori sono più capaci di imparare e capire il modo in cui riuscire.

 

Concentratevi nell'insegnare una parte alla volta attraverso dimostrazioni ed esercizi. Non appena un giocatore comincia ad acquisire la capacità di eseguire una parte dell’intero movimento, mostrate apprezzamento, elogiatelo e passate alla parte successiva. Incoraggiate il giocatore a continuare a sfidare se stesso. E’ ammesso l’errore se il giocatore sta cercando di imparare una nuova tecnica.

 

Quando lavoriamo insieme, dobbiamo ricordare che i giovani vogliono divertirsi e migliorare. La parte divertente deriva dal fatto che essi imparano e migliorano. La parte divertente sta nel feedback dell’allenatore durante l’allenamento e la partita.

 

Le condizioni ambientali create dall'allenatore nella sua squadra è una parte vitale della partecipazione dei ragazzi allo sport.

 

ü  Siate POSITIVI

ü  Siate incoraggianti

ü  Siate altruisti

ü  Siate pazienti

ü  Siate riconoscenti

ü  Siate generosi

ü  Siate decisi

ü  Siate convincenti

ü  Siate fiduciosi

ü  Siate costruttivi

ü  Siate spiritosi

 

La prima parola che deve uscire dalla bocca dell’allenatore dovrebbe essere “buon lavoro” oppure “hai fatto bene” o semplicemente “bravo”. E poi “grazie” per essere uno dei miei giocatori.

 

Se un allenatore accetta che ci può essere qualcosa di valido in ciò che ho detto, se un allenatore capisce che ha bisogno di cambiare, e cerca di cambiare il suo atteggiamento ed il suo modo di lavorare, allora io avrò ottenuto molto.

 

Noi chiediamo ai nostri giocatori di credere in noi come allenatori. Noi chiediamo ai nostri giocatori di provare nuove idee o esercizi che abbiamo imparato o abbiamo inventato.

 

Io chiedo a voi, come allenatori, di provare un nuovo approccio nell'insegnare ai giocatori. Questo è il mio obiettivo.

 

David Robb

 

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