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Il baseball sul grande schermo - n° 13

di Michele Dodde

13^ parte

Le altre puntate: 

12^ 11^  10^  9^  8^  - 7^  - 6^-  5^ -  4^ -  3^  2^ -  1^

 

Tra gli altri poi furono visionati “ Don’t Look Bach”  (1981), ovvero la storia scabrosa e complicata di Leroy “Satchel” Paige, il più talentuoso lanciatore della Negro League che riuscì ad approdare nella carismatica Major League un anno dopo l’ingresso di Robinson divenendo così, all’età di 42 anni, il primo lanciatore di colore. Ben diretto da Richard A. Colla ed interpretato da Louis Gossett Jr.; ancora “ Blue Skies Again” (1983), una effervescente commedia dove il miglior giocatore di una squadra risulta essere una donna. La sua determinazione e le sue qualità, oltre a far vincere la franchigia, faranno cambiare totalmente le idee maschiliste del ricco scapolo proprietario; infine “Major League” ovvero una saga che inizia nel 1989 con l’episodio “La Squadra più scassata della Lega”,. cinque anni dopo, nel 1994, prosegue con “La rivincita” per finire nel 1998 con “La Grande Sfida”.

In sintesi trattasi sempre di una “hard boiled comedy” fortemente autoironica sui pregiudizi, sulle superstizioni e sul carattere dei vari giocatori sino a quando, instillato in loro un vero ed autentico motivo morale ed etico, avviene la completa e determinante trasformazione in veri ed eccellenti giocatori.

 

Di poi la squadra non subirà sconfitte. Nei primi due episodi la squadra è quella dei Cleveland Indians, nel terzo sono i Minnesota Twins. I primi due film sono diretti da  David S. Ward  e con gli stessi interpreti tra i quali Tom Berenger, Charlie Sheen e Corbin Bernsen. 

 

Nel terzo episodio si cambia il regista ed i comprimari escluso Corbin Bernsen ma non migliora di certo il livello.


In questo stesso periodo, quale cammeo per la Televisione, fu realizzato “A Winner Never Quits”  (1986) forte ed  emblematico film sulla storia di Pete Gray che nel 1943, pur essendo mutilato del braccio destro a seguito di un incidente quando era un ragazzo, riuscì a realizzare il suo sogno giocando in Major League con la casacca dei St. Luis Browns. Decisamente ben sceneggiato da Burt Preluttsky e ben  diretto da Mel Demsky. 


Il filmato qui sotto è tratto da un documentario sulla storia vera di Pete Gray


Da ultimo interessante è segnalare “Amazing Grace and Chuck”, in italiano “La Protesta del Silenzio”, (1987) poiché attraverso lo sport amato in senso assoluto in America si svolge la drammatica scelta, prima del dodicenne Chuck Murdock e poi dell’intera squadra, a non partecipare al campionato di Little League se prima non viene smantellato un deposito di missili nucleari.


E’ chiaro il germoglio della protesta contro gli armamenti nucleari e forte è il messaggio hollywoodiano ben registrato da un attento Mike Newell alla regia con la collaborazione di un Gregory Peck sempre tirato a lucido ed una convincente Jamie Lee Curtis.

 

Da segnalare in chiusura di questo periodo il film drammatico “The Chosen” (1982)  basato sull’omonimo best seller di Chaim Potok.

 

Il libro pubblicato in Italia dalla Garzanti nel 1967 con il titolo “Danny l’eletto” in effetti fu maldestramente tradotto, per quanto riguarda la partita di baseball, dalla traduttrice Marcella Bonsanti arrecando non pochi mal di testa all’ignaro lettore.

 

Comunque nel film il baseball, per la sua piccola parte, rappresenta solo il giusto prologo di quella che diventerà poi una forte amicizia tra Rouven Malter e Danny Saunders.

 

Diretto da Jeremy Kagan, il film si è avvalso della partecipazione di Maximilian Schell,  Rod Steiger e Robby Benson.

 

Michele Dodde

 

 

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