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La capacità di concentrazione nei giovani

Alla Coach Convention di Castelnuovo del Garda, Marco Mazzieri manager della Nazionale maggiore durante la presentazione di Alex Liddi, parlando del suo allenamento a Tirrenia disse che la cosa che più lo impressionò, era la sua concentrazione e determinazione nel lavorare sui piccoli dettagli della battuta attraverso il Batting Tee. L'ultimo articolo pubblicato su questo sito ad opera di Dodo Furiassi parla proprio di questo attrezzo così amato dai campioni e così trascurato dai giovani.

Questo argomento ne introduce un altro molto importante. Quanta capacità di concentrazione hanno i giovani giocatori durante un allenamento? Alex Liddi può passare delle ore appoggiando la palla sul tee, per poi concentrarsi pensando alla sua routine, ed infine colpire la palla. Ogni giro di mazza avrà una fase di preparazione, un'esecuzione ed infine una fase di auto verifica per capire se l'obiettivo è stato raggiunto. Ma un giovane di 12-16 anni saprà fare altrettanto? Probabilmente no.

 

Allora noi tecnici possiamo ricorrere a metodi di incentivazione che possono essere premianti oppure punitivi. Per proseguire nell'argomento Batting Tee ad esempio se vogliamo che la palla venga colpita in centro piatto possiamo posizionare un ulteriore Tee con un pallone a 10 metri di distanza e chiedere al battitore di centrare il pallone.

 

Quante volte abbiamo visto gli allenamenti di battuta iniziare con i classici due bunt? Quante volte abbiamo visto il primo bunt mancato o in foul. Per quale motivo? Perché non c'è la concentrazione. Cosa possiamo fare? Al primo bunt sbagliato facciamo correre il nostro battitore come si faceva una volta. La stessa cosa la faremo per il batti e corri e per qualsiasi altro obiettivo mancato. Siete contrari alle punizioni? Usate il metodo premiante. Ogni bunt eseguito correttamente due battute in più e così via.

 

Con i giovani cerchiamo di usare il loro naturale agonismo. Se organizziamo una partitella diamo degli stimoli. Assieme ai miei coach con la nostra squadra (14-17 anni) abbiamo iniziato un Torneo vero e proprio con premiazioni previste in Maggio sia alla squadra che vincerà il Torneo sia ai singoli. Due squadre che rimangono fisse (Rossi e Neri) un classificatore e il sottoscritto lanciatore per le due squadre, più i coach che comandano gli attacchi. In un'ora e mezza facciamo sette innings con partite da cardiopalma: 9-8 7-6 . Durante queste partite fermiamo il gioco e parliamo con i ragazzi spiegando le situazioni di gioco durante la realtà della partita. I cambi di campo devono essere fatti in pochissimi secondi. Già dopo le prime partite l'agonismo nei ragazzi è schizzato in alto e persino i genitori hanno iniziato ad accorrere sulle tribune.

 

In conclusione un professionista saprà lavorare con il semplice obiettivo di miglioramento. Un giovane per fare lo stesso lavoro avrà bisogno dello stimolo dato dalla punizione, premiazione o competizione.

 

Scritto da Paolo Castagnini

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Commenti: 1
  • #1

    Flavia (lunedì, 16 aprile 2012 16:10)

    Ottimo...io utilizzo quella che tu chiami punizione...ma non come tale ....ma come routine di allenamento....mi spiego meglio ....se una ragazza fa un bunt e normalmente corre in prima se non riesce nell'esecuzione sa già che correrà sino ad un cono posto sulla linea di foul all'esterno destro...e così x ogni drill ...gli è stato spiegato bene ad inizio stagione la motivazione di questo e lei non la prende come punizione personale ma sa che gli serve x tirare fuori tutta l'attenzione e la grinta necessarie x allenarsi come si deve...se molla è perduta xchè corre ....