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WORLD SERIES - Come sarà gara 6?

MLB.com

di Frankie Russo

tratto da MLB

Gara 5 è stata uno spettacolo pazzesco, avvincente, che ha lasciato gli appassionati con il fiato sospeso fino all’ultimo out. Una gara degna delle World Series con battute valide al momento giusto, con le superstar che si sono messe in mostra e una delle più grandi prese, se non la più importante nella storia recente della Fall Classic. Una gara vinta dagli Astros che si sono portati sul 3-2 nella serie e tornano al Minute Maid Park con delle buone possibilità di vincere il loro secondo titolo mondiale. Potenzialmente è una gara decisiva, molte cose però possono ancora succedere. Andiamo a vedere cosa.

1 - Avranno i Phillies la forza di riprendersi dopo aver perso due su tre gare in casa?

Siamo sinceri, dopo la vittoria in Gara 2 in molti hanno pensato che ormai per i Phillies era fatta. Sostenuti da una folla unica, battendo HR dopo HR, con il vento in poppa sembrava essere indirizzata la squadra del destino, una squadra mediocre in campionato che ha poi trovato la forza di imprimere il ritmo giusto al momento giusto, un po' come fecero i Braves lo scorso anno. Ma poi arrivò quel no-hitter in Gara 4, e forse ancora più cruenta la sconfitta al cardiopalma in Gara 5.

 

Le partite con punteggio stretto sono un grande spettacolo per i tifosi, ma possono anche mettere il morale sotto le scarpe degli sconfitti, specialmente se sono due sconfitte subite in casa. Ciò detto, a confortare la tifoseria di Philadelphia, si può tornare indietro con la memoria di soli tre fa quando i Washington Nationals persero gara 3 e 5 in casa per poi aggiudicarsi gara 6 e 7 proprio a Houston portandosi a casa il titolo. 

2 - Ma il bullpen degli Astros è veramente inattaccabile?

Si sapeva a priori che il bullpen degli Astros era molto equilibrato, uno dei loro vantaggi. Ma adesso sta rasentando il ridicolo!

 

Gli Astros hanno concesso 16 punti guadagnati nella serie, e solo due sono a carico dei rilievi. Le statistiche del bullpen sono: 18,1 IP, 2 ER, 25 K, 8 BB, 8 H.

 

Questi sono numeri che ti fanno vincere le World Series, specialmente quando i partenti, eccezion fatta per McCullers, hanno avuto anch’essi delle ottime prestazioni.

 

Questo bullpen è talmente equilibrato, ben assortito e talentuoso che riesce a mettere in difficoltà anche un poderoso attacco come quello dei Phillies. A loro favore subentra anche il giorno di riposo. Quale può essere la strategia  quando vuoi evitare che l’avversario sostituisca il partente per non affrontare il bullpen? Così stando le cose, sembrerebbe che gli Astros abbiano messo i Phillies con le spalle al muro.

 

3 - Ha recuperato Zack Wheeler?

Solo il tempo ci potrà dire se Wheeler ha recuperato da “fatica al braccio” e potrà tornare a lanciare come nella RS e all’inizio di questi PO. E questo non è molto rassicurante. Il piano dei Phillies per queste WS era di vincere le gare con Nola e Wheeler sul monte, fino ad ora ne hanno vinto solo una ed è stato quando Nola ha concesso 5 punti.

 

E’ arrivato il momento in cui i Phillies veramente hanno bisogno di Wheeler al massimo, ma fino ad ora è stato inefficace, il braccio è stanco e la sua FB ha perso di velocità. Lui sostiene di stare meglio, e lo dovrà veramente essere, se non vuole tornare a casa stasera. 

4 - E’ finalmente arrivato il momento di Dusty?

Persino coloro che fino ad ora hanno tifato contro gli Astros lo devono ammettere: Se gli Astros vincono, la loro felicità sarà per Baker. Ogni manager che ha vinto più di lui in carriera è nella Hall Of Fame e ha nella sua bacheca un anello delle WS.

 

Baker è stato un ambasciatore di questo sport per decenni essendo a capo di quattro squadre che sono arrivate alle finali. Baker è subentrato come manager degli Astros in un momento difficilissimo che poteva distruggere qualsiasi squadra, ma lui è riuscito a superare con successo lo scandalo del “sign stealing".

 

Ora Baker ha 73 anni ed è stato diverse volte molto vicino a vincere le WS. E’ una persona spiritosa ed intelligente e può essere considerato in toto un Uomo del Baseball. Se gli Astros vanno fino in fondo, molte testate giornalistiche e televisive saranno a lui dedicate. E pensare che gli manca solo una vittoria! (ndt. il suo vero nome è Johnnie B. Baker ma sono anni ormai nessuno più lo chiama così. Il soprannome di “Dusty”, che in inglese significa polveroso, lo si è guadagnato dalla madre a causa della sua propensione a giocare nella polvere nel cortile di casa)

 

5 - Potrà una vittoria degli Astros cancellare il passato?

Molto probabilmente no, saranno ancora in molti a ringhiare contro sostenendo che le loro vittorie sono illegittime e continueranno a contestarli nei vari stadi ancora per lungo tempo. La gente ha pagato il biglietto e ne ha il diritto, ma trascorsi ormai cinque anni dall’infamato “battere sui bidoni”, una vittoria degli Astros, in un modo o nell’altro, metterà in difficoltà chiunque voglia contestare il loro successo e sostenere che non sia meritato.

 

Senza menzionare le World Serie dello scorso anno e le ALCS dell’anno prima. Gli Astros sono una macchina da guerra con tante risorse di grande qualità sul monte di lancio supportato da un formidabile attacco. Non vi sono molti reduci dal 2017, tra essi Jose Altuve ed è buona cosa per loro che ci sia ancora, e questo può essere un motivo per separare una attuale vittoria da quelle del passato. Si può anche rivendicare che il titolo del 2017 sia stato macchiato da imbroglio, ma certamente non lo so si potrà dire per questo. 

 

Frankie Russo

 

 

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