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L'arte di lanciare il BP

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

di Paolo Castagnini

C'è un nostro lettore che appena pubblico un articolo riguardante i lanciatori o un articolo in cui al suo interno si parla di un pitcher della MLB, con grande attenzione scruta parola per parola e se intravvede una frese tipo "il lanciatore Xyz ha tirato un cambio" nel giro di pochi minuti arriva il commento con su scritto: "Caro Paolo ti ricordo che i lanciatori "lanciano" e non "tirano" e come dargli torto? Ogni volta che ripasso un pezzo mio o di uno dei miei bravi scrittori, cerco al laser se trovo il verbo "tirare" anziché "lanciare" e faccio l'opportuna correzione. Devo dire che a volte mi farebbe comodo per evitare ripetizioni del tipo "il lanciatore ha lanciato una curva" scrivere "il lanciatore ha tirato una curva", ma niente, l'attento lettore mi "tira" le orecchie.

Ma se è vero che la differenza tra il "Lancio" e il "Tiro" è che il primo è compiuto dal lanciatore contro l'avversario, il secondo è eseguito da un difensore che passa la palla al compagno, noi che "lanciamo il Batting Practice" possiamo definirci anche "noi che tiriamo il Batting Practice" visto che l'obiettivo verso cui lasciamo andare la palla è un compagno e non un avversario.

 

Il numero uno tra gli artisti del "lanciare o tirare il BP" è il modenese Claudio Vecchi  "Cebi" tant'è che proprio lui ha costituito il gruppo Facebook: "Quelli che lanciano il BP" del quale sono felice di fare parte.

Claudio Vecchi in azione durate il BP
Claudio Vecchi in azione durate il BP

Cebi tira magnificamente il BP alle sue squadre e da tanti anni è il lanciatore del BP delle Nazionali maggiori. 

 

Ora vi racconto un aneddoto: Anch'io ho sempre lanciato il BP e credo di farlo pure bene, e un giorno in cui la Nazionale maggiore era in allenamento presso lo stadio Gavagnin di Verona, chiesi al grande allenatore e amico Marco Mazzieri se quel giorno avesse avuto bisogno di un lanciatore di BP e che sarei stato disponibile.

 

Probabilmente per accontentarmi o per curiosità ad un certo punto mi chiamò e mi chiese di tirare il BP ad un gruppo di battuta. Con una certa ansia vista la prova che mi stava aspettando mi avvicinati alla pedana del BP e notai un certo nervosismo e chiacchiericcio da parte del gruppo di battuta che avrei dovuto affrontare. Era un chiaro segno che a loro non andava bene un nuovo lanciatore di BP e che avrebbero preferito "Cebi".

 

Marco Mazzieri come era suo solito fare, tagliò corto e intimò ai giocatori di lavorare e mi invitò ad iniziare il mio compito. Devo dire che non andò particolarmente male ma nemmeno benissimo. I battitori un po' confusi dal nuovo arrivato non fecero dei grandi turni di battuta, ma fu così che lanciai per la prima e ultima volta il BP alla Nazionale Italiana.

 

Vi ho raccontato questa storia perché chi fa questo mestiere lo sa bene, il lanciatore di BP è qualcosa di più di un allenatore. E' anche confessore, psicologo, motivatore, ecc. ecc. Quasi un amante di ogni singolo battitore il quale senza di lui si sente tradito.

 

Ma cosa succede nella MLB? Ve lo siete mai chiesto? Chi tira il BP ai grandi campioni?

Secondo un articolo su Sport Illustrated del 6 maggio 2021 sono nove le squadre di MLB che hanno nello staff un "Batting Practice Coach " a tempo pieno, mentre le altre ventuno  usano i vari coach a turno per questo lavoro.

 

Mike Ashman ha 61 anni ed è il Lanciatore di BP dei Los Angeles Angels. Lui arriva ogni giorno allo stadio due ore prima e alla velocità di 60 miglia tira il BP a Mike Trout e a tutto il resto della squadra. Lui tira 500 lanci al giorno per i 9 mesi del campionato compreso lo spring training. La stessa cosa fanno tutte le altre squadre; che sia un unico lanciatore di BP o che sia un gruppo a turno, quella che si devono conquistare è la fiducia dei giocatori. 

 

Nessun lanciatore di BP può non considerare questo aspetto. "La cosa principale è essere semplicemente disponibili per loro", dice Ashman. La pratica della battuta, quindi, è come una terapia, una conversazione senza parole tra due persone intesa a rafforzare la fiducia dell'uomo che sta per entrare nell'Arena. Il che rende il BP coach una specie di psicoanalista. 

 

Ma in sostanza cosa deve fare un lanciatore di BP in una squadra normale, una delle nostre squadre?

 

La prima cosa è capire quali sono gli obiettivi. Per che cosa dobbiamo preparare oggi i battitori? E' un pre partita? E' un allenamento di fondamentali? E un allenamento sulla velocità o sulla location?

 

Questi e tanti altri sono semplici obiettivi che un coach di BP deve considerare assieme al manager e al coach di battuta. A complicare le cose è che i battitori non sono tutti uguali. Avranno le loro esigenze, il loro timing, la loro routine. In quel dato allenamento alcuni preferiscono la palla al centro del piatto, altri vogliono lavorare in un determinato punto. Un buon lanciatore di BP dovrebbe essere in grado di fare tutto questo.

 

Se quanto appena scritto va bene per i battitori evoluti, non è la stessa cosa per i giovani che ancora non conoscono il proprio swing, non conoscono quali sono i loro lanci preferiti da battere e quali i loro difetti. In questo caso è il BP coach (che spesso è anche coach di battuta e manager) che dosa il proprio tiro per ottenere quel dato obiettivo che il battitore ancora non conosce.

 

Un lanciatore di BP potrebbe anche essere in grado di tirare delle "breakingball" pur essendo un compito molto difficile a 10 metri di distanza. Pressoché impossibile è allenare per il "cambio" e in questo caso bisogna agire con stratagemmi.

La mia permanenza presso la Royals Youth Urban Academy di Kansas City quest'anno mi ha dato l'occasione di maturare molto l'aspetto del lanciatore del BP e quando i ragazzi americani dopo pochi mesi vengono da te e ti dicono "grazie coach, tu sei il miglior lanciatore di BP che io abbia mai avuto" be' vi lascio immaginare che cosa ho provato.

 

Quindi quando tirate il BP fatelo per loro, non per voi. Allo stesso modo non siate troppo accondiscendenti.


Non sempre mettergli la palla migliore è un bene per loro.

 

Cosa possiamo allenare attraverso il BP?

 

Il Pre Game - In questo caso dobbiamo creare la fiducia nel battitore e convincerlo che oggi è la sua giornata. Oggi sarà in grado di battere qualsiasi palla oltre la recinzione; oggi si sentirà forte, invincibile; In questo caso dovremo mettere sul piatto la sua palla alla sua velocità preferita. Uscirà dal turno pieno di fiducia in se stesso.

 

Allenamento durante la settimana sulla location - Se non abbiamo un controllo perfetto possiamo avvicinarci e persino passare al toss frontale (anche se le mie ultime convinzioni lo sconsigliano). Concordiamo con il battitore e mettiamo la palla dove lui ce la chiede. Con i giovani siamo noi che decidiamo avvisando dove lanceremo la palla. Si fa così con i vari angoli e poi si riprende il BP alternando la location.

 

Allenamento durante la settimana di palla curva.  - Se siamo in grado di lanciare con rotazione tanto meglio, altrimenti rallentiamo la palla il più possibile in modo che il battitore impari ad aspettare tenendo il peso nella parte posteriore del corpo.

 

Allenamento durante la settimana sulla velocità. - In base alla nostra velocità di lancio posizioniamo lo schermo più vicino arrivando al limite del loro tempo di reazione. Mettiamo il battitore in crisi. Sproniamolo a combattere contro di noi. Il battitore deve sapere che non lo colpiremo, deve avere la massima fiducia in noi. Dosiamo la velocità in modo che qualche volta riesca a colpire. (Ogni battitore ha il suo limite di velocità)

 

Allenamento BP live senza il lanciatore - Il BP live è il tipico allenamento sul campo dove la squadra affronta i propri lanciatori che faranno il loro mestiere: quello di cercare di mettere al piatto i battitori - Se per qualche motivo i lanciatori non sono disponibili o vogliamo organizzare una cosa diversa, facciamo noi i lanciatore di BP live. In questo caso schermo vicino e lanciamo di tutto. Palla veloce, lenta, curva, sottobraccio, insomma usiamo ogni freccia al nostro arco. Non sarà come il BP live vero, ma otterremo risultati strabilianti facendo un allenamento live in meno tempo che con i lanciatori veri.

 

Lanciare il BP è un arte e allo stesso tempo è un lavoro di grande soddisfazione, ma solo se lo facciamo con passione. Se da giovane lanciatore lo strike out era la mia grande aspirazione, ora è il contrario; se un mio battitore picchia la palla difficile pienamente mandandola oltre la recinzione o in fondo al tunnel di battuta come una frozen rope allora gioisco. E se lo stesso battitore lo fa ancora e poi ancora e poi ancora, allora so che oggi ho fatto un buon lavoro.

 

Al termine del vostro lavoro i battitori vi devono sempre ringraziare. State mettendo il vostro braccio a loro disposizione. "Grazie coach" è il minimo che vi devono dire alla fine del loro turno di battuta.

 

Alcuni consigli generali sul BP

  • Giovani battitori sempre con il caschetto (preferibile anche ai meno giovani)
  • Fatevi dare dal vostro Presidente molte palle. Non si fa il BP con 10 palle da raccogliere in continuazione.
  • Imparate la posizione iniziale, sempre uguale. Niente guanto. Tre palle in una mano e una palla in quella di lancio.
  • Movimento rapido e preciso coprendovi dallo schermo.
  • Voi siate sempre pronti aspettando il battitore che sia pronto.
  • Non siate fiscali, 8 swing possono diventare 10 se serve o se il vostro giocatore vi chiede l'ultimo tiro.
  • In base all'obiettivo del giorno mettetevi alla distanza corretta. 10 metri non è lo stesso che 9 metri come non lo è da 11 metri. Tenendo fissa la velocità di tiro ad esempio 55 miglia se siete a
    • 11 metri i battitori avranno il tempo di reazione uguale a un lancio di 84 miglia orarie
    • se vi avvicinate di un solo metro a 10 i battitori dovranno battere come un lancio da 91.7 miglia.
    • a 9 metri otteniamo un lancio da oltre 100 miglia orarie!!!!

 

Quindi ecco perché il titolo scelto è "L'arte di lanciare il BP" perché di arte si tratta e tutti noi che ci mettiamo a disposizione dei ragazzi possiamo essere artisti o semplicemente dei tiratori.

 

Paolo Castagnini

 

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Commenti: 5
  • #1

    RobyCaba (lunedì, 10 ottobre 2022 10:18)

    Esattamente così, ottima descrizione ���⚾ da ex tiratore �

  • #2

    franco ludovisi (mercoledì, 12 ottobre 2022 09:17)

    Ho lanciato anch’io BP per una vita.
    Come al solito senza alcuna indicazione di come si dovesse fare.
    Quando leggo le tue osservazioni, Paolo, mi chiedo che cosa abbia mai lanciato io in BP.
    Pensa che negli anni sessanta era lo stesso lanciatore “partente” che lanciava BP ai suoi compagni e questo gli serviva come riscaldamento del braccio e carburazione per la partita: poi ovviamente era facile che scoppiasse durante la gara; ma nessun problema tanto non c’erano i rilievi e doveva continuare a lanciare lui quello che poteva.
    Credo che inconsciamente facendo BP avrò anch’io usato tutti quegli accorgimenti che dici tu; ma inconsciamente però.
    Posso qui aggiungere solo una variazione all’allenamento di battuta in allenamento:
    due lanciatori di BP affiancati vicino al monte e ben protetti da ogni battuta che si possa verificare; i battitori sono due, uno nella gabbia protettiva e l’altro fuori a destra del primo; Il battitore sotto la gabbia batte a tutto campo e in precedenza ha effettuato un turno di battuta anche fuori dovendo battere la palla sempre alla destra del terreno di gioco. Ricapitolando: battitore che inizia “fuori dalla gabbia” battendo solo a destra, poi passa nella gabbia e batte a tutto campo mentre il battitore successivo fuori dalla gabbia batte anche lui a destra per poi passare nella gabbia a battere a tutto campo.
    Questo allenamento riscuoteva grandissimo successo ed allenava i battitori a colpire a tutto campo. Anzi ad aspettarsi sempre un lancio da poter essere battuto a destra.
    At salut, Paolone!

  • #3

    Paolo Castagnini (mercoledì, 12 ottobre 2022 09:34)

    Marzo 1970 o giù di li. Campo del Boschetto a Verona. Ci sono due squadre a Verona. Una la ex Prora che gioca in Serie B, l'altra il Jolly Verona che gioca in C. Primo allenamento della stagione la domenica mattina. La prima che vuole il campo per diritto acquisito (categoria più elevata) La seconda che dice di essere arrivata per prima al campo. Ne nasce una discussione accesa e quasi si viene alle mani. Ad un certo punto non arrivando all'accordo ambedue le squadre entrano in campo. Ci sono doppi ruoli dappertutto, compreso a casa base due battitori affiancati per fare il BP. Schermi a quei tempi non si sapeva cosa fossero. A tirare il BP io per il Jolly Verona, Beppe Ronconi per l'ex Prora. Io 16 anni, Beppe, l'esperto, 20. Guardo Beppe Ronconi impaurito. Tutti gridano. I miei battitori e i suoi battitori che ci urlano "dai tira! tira!" tutti vogliono battere tutti vogliono sfogare sulla palla la frustrazione. Il mitico Beppe mi guarda e mi dice con una calma serafica: "Paolo questi sono matti, ci siamo io e te qui in mezzo a prendere le pallinate. Facciamo così, ci alterniamo tra di noi così abbiamo il tempo di vedere anche le battute dell'altro". E così ci salvammo dalla furia dei giocatori matti. Un ricordo indelebile. Noi eravamo i due lanciatori delle rispettive squadre. Allora le cose funzionavano così. Soprattutto Beppe, che non è più tra noi, lo ricordo con grande affetto. Io rimasi un discreto lanciatore, lui divenne un grande lanciatore e lanciò anche nella Fortitudo. Ecco Franco, per avvalorare la tua tesi.

  • #4

    franco ludovisi (mercoledì, 12 ottobre 2022 15:21)

    Bello, ricordo bene anche Beppe e ricordo anche il Boschetto dove al termine di una partita che ci dava la promozione facemmo il bagno in divisa nell' Adige.

  • #5

    giuseppe bataloni (mercoledì, 16 novembre 2022 11:47)

    Finalmente un testo sulla tecnica del baseball. Serve a tutti bravi e non bravi
    Grazie Paolo