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Allenare per insegnare non per vincere

di Frankie Russo 

Premessa: molti degli articoli che pubblichiamo sono ripresi da blog americani, quindi le situazioni riportate si riferiscono a quanto accade negli USA. Pertanto non devono essere intese come delle critiche mosse  al baseball italiano. 

Pare che al giorno d'oggi si stia verificando una cosa alquanto curiosa nel mondo del baseball, un problema che si verifica sia a livello di squadra sia a livello di giocatori. Troppo spesso si assiste a gare in cui il baseball non viene giocato nel modo giusto, non si vede più una corretta applicazione dei fondamentali di gioco. I ragazzi non sanno eseguire una smorzata, non sanno lanciare, si sbaglia la corsa sulle basi, non tirano all’uomo di taglio e la lista potrebbe continuare. Probabilmente questo problema nasce dal fatto che molti ragazzi preferiscono indossare l’esclusiva divisa anziché imparare a giocare a baseball. 

Il baseball è uno sport in cui i fondamentali sono un elemento indispensabile per avere successo. Se non offriamo quel qualcosa in più, tipo le giocate più coinvolgenti o far capire le ragioni di una certa giocata e mostrare una visione più completa del gioco che  potrà un giorno guidare questi ragazzi al successo, allora stiamo facendo loro un disservizio. E’ altresì importante che, pure quando si vince, lo si faccia applicando i fondamentali nel modo corretto. L’obiettivo della nuova generazione di coach dovrebbe essere quello di preparare i ragazzi ad essere migliori di quelli che lo hanno preceduto. 

Vi è un sostanziale contrasto tra Allenare per vincere e Giocare per vincere. Chiunque fa l’allenatore vuole vincere e non c’è nulla di male in questo. 

 

Chiunque pratica uno sport vuole vincere. Persone o squadre che si sfidano hanno come obiettivo la vittoria ed è il vero motivo per cui esiste la competizione e perché si tiene il punteggio. Quindi è completamente giustificabile giocare per vincere. 

 

Ma deve essere posta una chiara distinzione tra Giocare per vincere e Allenare per vincere, sono due concetti completamente diversi, poiché il vero scopo di ogni allenatore deve essere quello di Allenare per insegnare che non deve essere confuso con le decisioni e le strategie che il coach dovrà prendere durante la partita. 

 

Per esempio, potreste avere un giocatore che ha la cattiva abitudine di buttare la mazza o il caschetto perché non è riuscito a battere e si decide di tenerlo in campo perché è la sesta ripresa e il risultato è stretto.  Con questo atto si sta Allenando per vincere.

 

Se invece Allenate per insegnare, quel tale  giocatore deve essere sostituito e si può usare quel gesto insensati come un momento di insegnamento.

 

Questo significa Insegnare il modo giusto di reagire dopo un fallimento.  Quindi, Giocare per vincere va bene, ma Allenare per vincere non deve avere il sopravvento sulla concezione di Allenare per insegnare. Tra i due metodi va tratta una sostanziale demarcazione.

Probabilmente i coach alle prime armi potrebbero non notare subito la differenza tra i due concetti. Pertanto è plausibile che essi inizialmente allenino per vincere, ma non dobbiamo mai dimenticare che il nostro compito è Allenare per insegnare. 

 

Gli insegnamenti devono fungere da lezioni di vita, per come i ragazzi si devono comportare in campo, per come si devono comportare nei momenti difficili, per come si devono comportare anche nei momenti di successo e per come deve reagire una squadra quando il punteggio è largo, sia a favore che contro. 

 

Queste sono le nozioni che fanno la differenza tra Allenare per Insegnare e Allenare per Vincere che ancora una volta, non deve essere confusa con Giocare per vincere.   

 

Possiamo sintetizzare che alleniamo per:

  • Insegnare ai ragazzi come giocare nel modo giusto
  • Insegnare ai ragazzi  come gestire sia i successi che i fallimenti
  • Trascorrere tempo con i ragazzi in modo collaborativo
  • Preparare i ragazzi per il futuro.

 

Inoltre, in qualità di coach dobbiamo usare il baseball per insegnare lezioni di vita, come:

  • Concentrarsi sullo sviluppo delle proprie capacità
  • Programmare e creare aspettative per  migliorare i propri risultati
  • Incrementare le aspettative
  • Sapersi adattare a qualsiasi situazione
  • Sviluppare l’approccio mentale per affrontare successi e fallimenti

 

Il record di vittorie e sconfitte significano poco o niente e non è per questo che dobbiamo sperare di essere ricordati. Ciò che importa è l’impressione che abbiamo lasciato in coloro che abbiamo allenato e che abbiamo aiutato. Questo deve essere il nostro viatico quotidiano.

 

Un allenatore che vince tanto con i giovani non ha lavorato per il loro futuro, ma per il proprio  Quindi, alleniamo per insegnare, non per vincere.

 

Frankie Russo

 

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