
Il baseball nella letteratura e/o nei noir è sempre stato un gradevole compagno di viaggio dando all'immaginazione collettiva sfumature piacevoli.
Ancor più nei fumetti dove il gioco antico o come interprete principale o come stilla comprimaria evidenzia le sfaccettature e le situazioni interpretative che il cartoonist coglie con la sua fantasia proponendo sempre un diorama di intenti unico.
E dunque, che cosa combinò il centesimo home run di Babe Ruth, lui che poi ne snocciolò ben 740?
Forse egli stesso, se avesse saputo, sarebbe stato contento del prosieguo.

Infatti la fertile e generosa mente di Oscar Aibar, sceneggiatore spagnolo prestato per l’occasione all'incisiva quanto accattivante matita di Jordi Bernet, anche lui spagnolo e conosciuto nel mondo cartaceo per l’esilarante quanto meditativa Chiara di Notte ma soprattutto per quell'hard boiled gangster Luca Torelli, in arte Torpedo, che tanto amava la divisa dei Red Sox, va a mettere in evidenza nella intrigante “Fuori Serie” un episodio marginale in cui Torpedo è solo lo spunto iniziale per lasciare poi alla pallina da baseball di quel centesimo fuori campo del grande Babe il ruolo carismatico di protagonista.
Apparse sul settimanale Lanciostory, numero 17 del 2001, le tavole de “ Il Centesimo Fuoricampo di Babe Ruth” narrano le vicissitudini di un certo Ronny, mite autista di taxi continuamente succube della moglie newyorkese in pieno atto di ironica emancipazione e sempre deriso dai vicini per questa sua avvilente situazione.

Ma ecco che sul lavoro, mentre la moglie in casa resta a giocare a carte con le amiche, improvvisamente incontra quale cliente il mitico Torpedo che, tangenzialmente in modo caratteriale e da par suo, funge da innesco alle sue meditazioni ben rese ad ampio respiro dalle matite ed il nero di china di Bernet.
“Allo Yankee Stadium….e in fretta” dice Torpedo entrando nel suo taxi ed accendendosi da uomo duro l’eterna sigaretta.
Poi, quando paga la corsa, generosamente lascia una mancia con la sibillina e mortificante frase:
“Tieni….compra qualcosa di carino alla tua amica…Alle donne piace.”

La riflessione densa di ammirazione “Certo che quello sa come trattare con le donne” induce il mite Ronny a fermarsi ed a meditare su quel suo ultimo carismatico passeggero.
Così, mentre nello Yankee Stadium i tifosi trepidanti attendono che il loro beniamino Babe Ruth, la leggenda del baseball o il baseball della leggenda, aumenti il suo già cospicuo record, il mite Ronny, seduto sul predellino del suo yellow cab, sogna di immedesimarsi in quel vissuto cliente.
Ma clamoroso: un boato assordante va a sottolineare la centesima impresa di Babe

e la pallina incomincia a volare e volando sorpassa il perimetro dello stadio e va a cadere violentemente sulla testa del sognante Ronny provocando con il tocco un improvviso quando inesorabile cambiamento caratteriale.
E’ un nuovo Ronny quello che si aggiusta la cravatta, deciso nei movimenti e consapevole delle proprie capacità. Ed alla intimazione della moglie che ignara gli ordina di “Preparati la cena…” con occhi gelidi e voce dura rimanda alle loro case le amiche della moglie deliziandosi del sinonimo di “galline” e in poche ora ribalta la sua vita con un finale tutto….piacevolmente maschilista.
Una storia fantasiosa, come giusto che sia il fumetto, ma anche un sottile fascino del gioco antico che va a dialogare sempre con il cuore e la mente degli appassionati così come la pallina di un incontro che, con la sua personalità, più volte è andata a cambiare in un attimo i molti sogni e le grandi aspettative.
E non dite che non è vero.
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