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La battuta, ancora sulla parte alta del corpo

Si potrebbe parlare di battuta per ore. Ogni coach potrebbe aggiungere qualche cosa, qualche punto di vista. Oggi abbiamo il contributo di Giuseppe Bataloni che dopo averci illustrato le sue schede di allenamento e i consigli per i lanciatori, oggi ci spiega il suo punto di vista sulla battuta. Un altro pezzettino per farci ragionare. Non so voi amici lettori, ma questo scrivere e leggere sui fondamentali mi porta ad un continuo auto aggiornamento che poi applico direttamente sul campo. Succede così anche per voi? E allora avanti così, che si migliora.

Lettera di Giuseppe Bataloni

 

Caro Paolo

Ieri sera 27 maggio ho visto sulla ESPN la partita Boston Red Sox-Tampa Bay vinta da quest’ultima per 4-3 tutto risolto al 9° con un grandioso fuoricampo di Rodriguex ed una prova stupefacente di Rodney come closer.

Il motivo di questa premessa si lega al tuo nuovo articolo sull’azioni delle mani nella battuta, e fresco di visione mi è venuto da pensare al sempre ottimo movimento di Pedroia, (a me piace molto anche Utley,ti allego una clip che forse ti potrà essere utile).

Se me lo permetti vorrei integrare quello che ci hai illustrato:

ci sono due cose che si devono verificare per un movimento fondamentalmente corretto della parte superiore del corpo:

-Le spalle devono effettuare un movimento rotatorio senza che la spalla posteriore si abbassi nelle prime fasi del movimento, ti accludo una clip del succitato Pedroia:

Osservare come all’inizio della rotazione la parte posteriore del tronco non si abbassa verso il ricevitore, e questo consente alle spalle di girare in modo armonioso per portare le mani nell’area dello strike. Se invece la spalla posteriore collassa il risultato è che le mani rallentano nell’avvicinamento alla palla e spesso si producono pop fly,insomma pop-fly= essere in ritardo.

 

-Il pomello della mazza deve guidare il percorso della stessa ed il barrell deve rimanere,per un certo periodo di tempo, indietro rispetto all’area dello strike, quasi nascosto,comunemente viene chiamato “bat lag”. Ecco per l’occasione la clip su Utley

Se vai al 8” vedi il pomello avanti fuori dal corpo ed il barrell proprio nascosto dietro alla mani. Ecco se si riesce a creare(…e qui ci vuole tempo!!) questo bat lag, la mazza viaggia lungo intera area dello strike e non taglia l’area dello strike. Quante volte ci siamo addannati con i ragazzi,ma anche con i più grandi per i continui pop fly?

 

Ti auguro buon lavoro e buona giornata

Pino

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