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Io alleno così: Aspetti mentali della battuta

Rodolfo "Dodo" Furiassi ci presenta un suo lavoro. Ringraziamo Dodo e sollecitiamo altri Tecnici a seguire il suo esempio.

 

Nel gioco del Baseball, per un giocatore, uno dei momenti più entusiasmanti è la battuta. Ma battere non è facile lo dimostra il fatto che, nella sfida lanciatore-battitore, le statistiche ci indicano che un buon battitore fallisce 7 volte su 10.

Uno dei fattori principali che possono influire sul rendimento di un battitore è senza dubbio l’Aspetto Mentale.

Per diventare buoni battitori è importante avere una buona condizione fisica e un allenamento  costante, ma tutto questo non è sufficiente se non si ha una buona condizione mentale..

 

L’importanza di questo concetto è facilmente intuibile se si pensa che un battitore esprime il massimo delle sue capacità quando riesce ad avere una completa concentrazione, questo è possibile se il giocatore ha la mente libera da qualsiasi tensione.

Anche l’allenatore può influire positivamente sulla determinazione del battitore quando è nel box di battuta, stimolandolo e incoraggiandolo a battere !!!!!

Se vogliamo raggiungere un alto livello tecnico e competere con nazioni che, nel baseball, sono al top come Stati Uniti, Giappone, Cuba ……. …dobbiamo formare battitori aggressivi perché, se esaminiamo le statistiche vediamo che più sale il livello meno errori le difese commettono e poche basi ball i lanciatori concedono perciò la conclusione è semplice: “se vogliamo arrivare in base dobbiamo battere !!!!!!!”.

 

Io penso che questa mentalità, con il tempo, ci darà battitori più determinati e consistenti. Un battitore, in buone condizioni fisiche, allenato e con una buona condizione mentale, si presenterà nel box di battuta con più entusiasmo e fiducia nelle sue capacità, aumentando le probabilità di battere la palla, tutto questo lo aiuterà anche a reagire e superare i momenti di difficoltà, evitando di cadere nel cosiddetto “Slump” (periodo negativo di battuta).

 

Vi sono, inoltre, alcune componenti che possono aiutare a migliorare la produttività di un battitore:

1)-Conoscere la propria area dello strike, ed individuare in essa quali sono i nostri punti di forza e di debolezza. Tutto questo ci permetterà di essere più selettivi sui lanci da battere evitando inutili sventolate sui ball, eliminando così alcuni vantaggi del lanciatore che sarà costretto, prima o poi, a lanciare nella “nostra zona di battuta”.

2)-Saper variare la propria zona dello strike, adeguandola alle diverse situazioni di conteggio dei ball e degli strike. Per fare questo dobbiamo tenere presente i seguenti principi:

   -quando il conteggio è favorevole al battitore bisogna restringere la zona dello strike cercando il lancio migliore da battere.

   -quando il conteggio è sfavorevole al battitore dobbiamo allargare la zona dello strike e fare qualche rinuncia cercando il contatto anche sui lanci indecisi.

3)-Conoscere le capacità del lanciatore avversario, i suoi lanci e il suo controllo. Se non abbiamo avuto la possibilità di incontrarlo altre volte , è buona regola seguirlo durante il riscaldamento prima della partita.

L’atteggiamento del battitore dovrebbe variare in base al tipo di lanciatore che incontra:

   -se abbiamo di fronte un lanciatore che ha difficoltà nel controllo dei suoi lanci, è meglio essere pazienti piuttosto che avventarsi su qualsiasi lancio.

   -se invece incontriamo un lanciatore con un buon controllo, è meglio essere combattivi anche sui primi lanci.

Se entrate nel box di battuta senza aver visto il lanciatore nel riscaldamento siete in svantaggio!!!

 

Ricordatevi che potete essere utili alla squadra in ogni momento della partita, sappiate quindi comportarvi positivamente in ogni situazione di gioco, è riduttivo che pensiate di aver fatto bene solo quando battete valido, sono buone le rimbalzanti interne che fanno avanzare i corridori, le volate di sacrificio che fanno segnare il punto, i bunt nelle partite strette, anche le sventolate a vuoto per coprire i corridori che rubano sono utili.

 

Certo, tutto questo richiede esperienza, ma molto dipende dalla condizione mentale dei giocatori, per cui si può dedurre che:

 “ Il Baseball è un gioco di squadra fatto da diverse individualità, ma con un unico atteggiamento mentale POSITIVO !!!!!!!!”.  

 

Rodolfo   ‘Dodo   FURIASSI

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Commenti: 4
  • #1

    TERZABASE (mercoledì, 21 marzo 2012 19:06)

    Il messaggio è di ottima caratura, con la speranza che chi si avvicina a questo sport ne assimili il contenuto.Bravo Dodo, gente come tè porta messaggi utili.TERZABASE

  • #2

    Dodo (lunedì, 26 marzo 2012 15:16)

    Grazie, Terzabase

  • #3

    Flavia (lunedì, 16 aprile 2012 15:56)

    Ottimo ...io penso sempre che da piccoli bisogna renderli consapevoli concretamente che battere 1 su 3 è buono e che quell'uno potrebbe essere il terzo turno ...perciò la mimica del corpo deve essere sempre aggressiva e determinata sia nel deck (anche se adesso è stato abolito come passaggio)che naturalmente nel passaggio nel box e anche nell'uscita dal box...io amo fare lezioni di teatro in campo proprio da piccoli così imparano subito l'atteggiamento ...metto tutta la squadra sulla pedana e a turno fanno tutti i passaggi e la squadra deve dire se fosse il lanciatore cosa penserebbe di quel battitore e cosa lo renderebbe più forte e sicuro...incredibile come facendogli vivere direttamente la situazione imparino subito...e naturalmente se non si impara si ripete perchè avendo osservato tanti allenatori italiani e americani sono convinta che la differenza non sta tanto nella conoscenza ma nella costanza di andare avanti finchè quel gesto tecnico non sia appreso nel migliore dei modi..

  • #4

    Dodo (mercoledì, 18 aprile 2012 11:42)

    Grazie Flavia, concordo con quello che dici, di solito ognuno mette in pratica le sue migliori esperienze, nei ragazzi è importante spiegare e insegnare che si deve essere sempre positivi, come dici tu il 3° turno può essere ancora buono per ottenere una bella battuta anche dopo due insuccessi.