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John dormì 24 ore di fila, ma al suo risveglio aveva ripreso lo sguardo che conoscevo. Era fine settembre e il sole picchiava duro. <Che ne dici? ci facciamo un salto al Mall?> Ci sedemmo da Wendy's con due giganteschi hamburger e due Pepsi. <Bob> mi disse,< non ho da pagare nemmeno questa Pepsi! Devo cercarmi un lavoro.>

 

Il giorno seguente era sabato e di buon mattino fece il suo ingresso Cindy. <Bob! non mi dire che stai ancora dormendo!> Saltò sul letto e prendendomi per i capelli mi baciò sulla guancia come faceva sempre. <Questa casa è un porcile> ed iniziò a raccogliere carte e avanzi di popcorn. John era sulla porta della camera e fissava Cindy la quale per poco non rovesciava il suo raccolto. <E tu chi sei? - Cindy questo è John, John questa è Cindy.> John non le toglieva lo sguardo di dosso.

 

Cindy era una bella donna. Vestiva di Jeans attillati di taglio italiano e una camicetta sbottonata sul seno florido, ma quello che la rendeva incantevole era la sua esuberanza. <Ciao John!> le disse e gli diede lo stesso bacio sulla guancia; si voltò e se ne andò verso la cucina costringendo i due uomini a guardare nella stessa direzione. <Jooohn!> gli dissi vedendolo in semitranche <Scusami Bob!> Era diventato rosso in viso come succedeva sempre al College quando una ragazza gli rivolgeva lo sguardo.

 

Era sempre stato timido ed era una delle caratteristiche per le quali mi era particolarmente simpatico. <Non sapevo che avevi la ragazza, scusami! - John, Cindy è mia sorella!>

 

Dal quel giorno le visite di Cindy si fecero più frequenti così pure le loro uscite serali. La cosa mi piaceva, dico la verità, anche se dentro di me c'era sempre una piccola gelosia per la mia sorellina. <Ma come fa un trippone come te ad avere una sorella così bella!> mi diceva e poi si metteva a ridere.

 

Segue