
Rolando Cretis interviene sull'articolo pubblicato lunedì 1 settembre. Lo pubblichiamo integralmente con piacere.
Lo possiamo vedere giornalmente, soprattutto sui social, la tipologia di allenamento basata sulla separazione spalle-anche, che a detta di qualcuno “prometterebbe” miglior rotazione e maggior velocità di uscita della palla quando viene colpita da un battitore e analogamente, nel lancio, garantirebbe una maggior velocità dovuta ad una maggiore torsione del tronco.
Ben pochi, però, sanno, che tutti gli esseri umani, che siano sportivi o no, hanno un punto stabile ed un punto mobile della colonna vertebrale.
Il punto mobile è una zona di coordinazione attorno alla colonna vertebrale responsabile della coordinazione delle spalle con quelle del bacino.
È una zona che permette anche di creare una sorta di staffetta tra la parte inferiore del corpo e quella superiore e viceversa.
Abbiamo tutti un'area stabile nella schiena che interagisce con un'area mobile. Alcuni hanno una zona stabile nella parte superiore della schiena (T8) e una zona mobile nella parte inferiore della schiena (L5), come Manny Ramirez. Altri hanno un'area stabile nella parte bassa della schiena e un'area mobile nella parte superiore della schiena, come Cody Bellinger .
Sebbene entrambi i profili dei giocatori raggiungano un livello molto alto, utilizzano tecniche completamente diverse.
Nel caso di Manny Ramirez , la sua motricità è quella che abbiamo definito associata al corpo, ovvero fianchi e spalle lavorano in tandem tra loro. Per la verità, si crea una piccolissima separazione spalle-anche, ma questo è dovuto alla flessibilità dei muscoli e comunque ma superiore ai 30°.
D'altro canto, Cody Bellinger ha quella che abbiamo chiamato motricità dissociata, con una preferenza per una certa indipendenza tra il movimento delle spalle e quello del bacino. L’angolo che si viene a creare è superiore ai 30°.
La cooperazione tra il punto stabile e il punto mobile è molto importante, purtroppo fraintesa dalla maggior parte delle persone. Questo è normale perché non è sempre facile da comprendere, come dimostrano i tanti libri sull'allenamento, in quasi tutti gli sport, dove vengono evidenziati principalmente modelli dissociati, che appaiono più armoniosi dal punto di vista estetico.
Tuttavia, quando una persona è coordinata come Manny Ramirez , anche se i suoi movimenti sono associati, è comunque molto piacevole vederli muovere.
PS – Lo stesso principio vale anche per il LANCIO
Sotto il video di quanto sopra scritto.
Rolando Cretis
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