
Durante una serata conviviale inerente la presentazione del libro “De Lecce simu e ne…presciamu” quale antologia di fatti e personaggi di una Lecce aristocratica e quasi del tutto sparita e dunque destinata a restare come indelebile ricordo della cultura salentina, ecco che lo scrittore Edoardo Micati, arguto novantenne pronto a misurarsi con la modernità, ha colto il destro per un evento fuori programma che è diventato un atto d’amore e di lungimiranza. Ovvero ha donato a chi sta scrivendo la mitica ”Bazooka” confezionata dalla Louisville Slugger, 80-2110-4, Model 400SB, che Elvis Presley usava nel box di battuta durante le gare organizzate nell’ambito dell’Esercito Statunitense nelle basi dislocate in Europa. Come è noto Elvis fu arruolato il 24 marzo del 1958 presso il distaccamento militare di Fort Chaffee ed assegnato alla “Scuola di addestramento carristi” nel Texas e da lì trasferito a Friedberg in Germania. Da valide e comprovate testimonianze egli rifiutò tutti gli eventuali benefici che sarebbero derivati dal suo status di emergente celebrità nel mondo della musica accettando invece di buon grado quel nuovo stile di vita che era il servizio militare.
Tra i suoi commilitoni vi era Joe Campagna, siculo statunitense che, a seguito di una corrispondenza, pensò opportuno di inviare nel dicembre del 1958 al cugino scrittore Edoardo Micati una “bat”, consigliata e usata dallo stesso Elvis Presley durante le partite, quale scambio per alcuni palloni da calcio. Non conoscendo appieno il gioco, Joe la descrisse quale “baseball bat” quando invece la “Bazooka” è una Official Softball – Home Run – Made in U.S.A..

E dunque il tutto ora quadra poiché nelle diverse basi americane, così come in Italia a Napoli, a Tombolo, a Vicenza, a San Vito dei Normanni, al fine di staccare dalla routine militare durante le ore libere, anche per usare spazi più limitati, i militari preferivano giocare a softball, disciplina simile alla filosofia del baseball ma non eguale per via delle dimensioni del campo e particolarità dell’attrezzatura e risvolti del regolamento.
Ma è stato da quelle basi citate in Italia poi che sia del softball e sia del baseball si sviluppò la conoscenza e si incominciò a praticarli con assiduità e sviluppo verticale.
Ora il dono di questa carismatica Official Softball Bat tra le mie mani, devo confessarlo, ha trasmesso una indescrivibile sequenza di emozioni poiché il cimelio in esso comunica memorie e magici istanti sia del mondo musicale dove Elvis è considerato uno dei più celebri artisti e fonte di ispirazione per molti musicisti e interpreti di rock and roll tanto da fargli ottenere l'appellativo di “Re del rock and roll”, sia dal punto di vista sportivo che personalmente mi ha rimandato al 1987 in quel di Oklahoma quando fui designato quale umpire a dirigere gare del “Terzo Campionato del Mondo di Softball” ma soprattutto, impugnandola, sono le parole silenziose che essa è capace di trasmettere per via dei ricordi.

E questi ti portano, a te appassionato del gioco, nella fantasiosa terra di mezzo dove ogni particolare è sublime e dove ogni immaginaria battuta libra il pensiero verso spunti di poesia e senso di libertà.
E la Official Softball Bat accanto a te si ritaglia allora una sua dimensione e ti accompagna come l’insostituibile coperta di Linus pensando a quante ispirazioni canore essa abbia suggerito al cuore di Elvis trasmettendogli con le battute i ritmi e le parole in musica delle sue canzoni.
Ed averla ora tra i miei cimeli mi riconduce a quanto disse in una intervista lo stesso Elvis Presley : “Ogni sogno che ho fatto si è avverato un centinaio di volte. Da piccolo ero un sognatore. Leggevo i fumetti e diventavo l'eroe della storia. Guardavo un film e diventavo l'eroe del film”. Bene, oggi io sogno e questo sogno lo devo a Joe Campagna ed al cugino Edoardo Micati.
Michele Dodde
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