La “Bazooka” di Elvis Presley

(foto di Eddie Kelly / ProLook Photos)

 di Michele Dodde

 

Grazie a Rosa Mariano, attenta lettrice di fatti, aneddoti e storia ho avuto il piacere di conoscere Edoardo Micati, già rappresentante di abbigliamento e confezioni in Puglia e Basilicata dagli anni settanta in su ma profondamente portato, per via del suo cuore a forma di penna, a scrivere per non dimenticare storie di cui veniva a conoscenza divagando così nel tempo ed esaltando con maestria la sublime “leccesità”, ovvero quella  rara filosofia che eleva lo spirito ad ampie vedute e che inorgoglisce il Salento intero.

A partire dal 2008 queste sue interpretazioni sono state riportate in vari libri a partire da “L’Isola sulla Terra” all’ultimo “De Lecce simu e ne…presciamo” ed e proprio da quest’ultimo che si è evidenziata la particolarità che lo ha unito a sua insaputa alla storia metafisica del baseball. 

Lo scrittore salentino Edoardo Micati
Lo scrittore salentino Edoardo Micati

Narra egli infatti che in un giorno di dicembre del 1958 si vide consegnare da un corriere una scatola stretta e lunga circa un metro e mezzo. E seguita scrivendo che “... me l’aveva mandata un cugino di mia madre, siculo statunitense, Joe Campagna". La aprii e vidi quello che a prima vista pareva un bastone infilato in un lungo sacchetto di tela nera e una lettera.

 

Ovviamente volli leggere cosa mi aveva scritto. 

“Carissimo cugino, come sai mi trovo in Germania, a Friedberg, a nord di Francoforte, e ci rimarrò per due anni visto che sono stato assegnato alla “Scuola di addestramento carristi”

Da buon figlio di siciliani ogni domenica vorrei trovarmi allo “Stadio la Favorita” per veder giocare la mia squadra del cuore il Palermo, che di certo andrà in Serie A, ma qui nella nostra base esiste soltanto lo sport più praticato negli Usa, il baseball. In quel sacchetto di tela nera troverai una mazza, fra le più pregiate, la BAZOOKA – LOUISVILLE SLUGGER, model 400SB. Veramente io non ne so tanto di baseball, ma mi ha suggerito la marca un caro amico, militare pure lui, Elvis che di cognome fa Presley, grande cantante che di certo diventerà famosissimo. Ecco, la baseball bat è di Elvis, gioca bene e ne ha tante con lui perché durante le ore libere qui in Germania si dedica a questo sport per staccare dalla routine militare e, anche se non è un giocatore professionista, il baseball gli offre un'opportunità per svago e divertimento. Però ho un desiderio che devi risolvere: qui a Friedberg non riesco a trovare un pallone di calcio che da tanto tempo desidero avere, è il "Super Santos". 

Me ne devi trovare sei. Sto organizzando un torneo di calcetto, chiamato anche “calcio a cinque”, e giochiamo in spazi più piccoli, come campi coperti o cortili.

La mia squadra è fatta di oriundi italiani e ci scontreremo con i militari canadesi, francesi, belgi, olandesi e norvegesi. Mi raccomando, devono essere i Super Santos che qui sono introvabili. Ti ringrazio, abbraccio e aspetto.

 

La baseball bat Bazzooka che Elvis Presley  usava nel box di battuta
La baseball bat Bazzooka che Elvis Presley usava nel box di battuta

E qui cominciò il dilemma, dove avrei potuto trovare i sei palloni Super Santos?

Ma il problema lo risolse il mio carissimo amico Mimmo Renna, bravissimo calciatore del Lecce, che in seguito avrebbe giocato in prestigiose squadre di serie A, e mi accontentò procurandomi i sei palloni che mi vennero a costare seimila lire, ma risparmiai perché si vendevano a circa 2.500 Lire ciascuno”. 

Foto inedita di Elvis in divisa militare da libera uscita
Foto inedita di Elvis in divisa militare da libera uscita

Da qui una riflessione che caratterizza in pieno Edoardo Micati che ricorda sempre con affetto i suoi compagni di viaggio poiché poi infine, tutto sommato, vedendo quanto vale oggi la BAZOOKA – LOUISVILLE SLUGGER, model 400SB, ebbe a spendere meno del cugino Joe ed alla precisazione “ Edoardo, guarda che ti sbagli, la mazza di Joe era un regalo di Elvis mentre tu ci hai rimesso seimila lire” la sua verve lo porta a precisare che “ Hai ragione, ma sai che ti dico? Ne avrei pagate pure sessantamila poichè aver avuto a che fare con Elvis Presley e con il mio carissimo amico Mimino Renna non ha alcun valore da pagare”.

 

L’aneddoto finisce qui ma i risvolti emotivi restano non per il regalo della mazza in se stesso ma per il fatto di aver conosciuto un recondito aspetto di Elvis Presley, militare dal 24 marzo del 1958 e congedato il 5 marzo del 1960 col grado di sergente carrista: anche lui ancora imberbe cantante ed in divisa da militare nei tempi liberi giocava a baseball con la volontà e la capacità di esprimersi anche in modo alternativo.

 

Chiude poi Edoardo con un toccante Post Scriptum: il cugino Joe Campagna, insieme ad alcuni soldati del suo plotone furono reclutati come comparse nelle riprese di alcune scene del film “Cafè Europa” (G.I. Blues), girato in parte proprio durante il servizio militare di Elvis Presley in Germania.

 

E ora quella mazza di Elvis è qui nel Salento, a Lecce, a testimoniare il nostalgico passato che comunque proietta nel futuro gli antichi sentimenti che sempre scaldano l’anima e i sogni.

 

Michele Dodde

 

Sotto una scena del film "Caffè Europa - G-I-Blues"

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Commenti: 3
  • #1

    Maria Luisa Vighi (giovedì, 17 luglio 2025 09:55)

    Straordinaria possibilità di intrecciare la propria vita con quella di un mito mondiale della musica!!

  • #2

    Leandro (giovedì, 17 luglio 2025 10:34)

    Probabilmente i collezionisti ed i fans di Elvis oggi farebbero pazzie per avere un frammento autentico della vita del cantante. Ciò che mi ha invece affascinato è la notizia! Non sapevo che Edoardo scrivesse libri con successo mentre sono al corrente delle qualità e della passione per il baseball di Michele Dodde che ringrazio e saluto con Edoardo.
    Ad maiora. Mo

  • #3

    Claudio Claudani (giovedì, 17 luglio 2025 11:51)

    Michele, testimone e sacerdote di uno sport non ben conosciuto in Italia, ogni tuo scritto apre uno scrigno di ricordi, fatti, ed anche affetto … che aiuta a riattivare la passione ed il desiderio di conoscere che magari , con l’incedere degli anni , tende ad affievolirsi . Grazie e … al solito … complimenti per come sai rappresentare e narrare i fatti ! Ti abbraccio, Claudio