Intervento di Rolando Cretis sull'articolo "curva si, curva no"

Nella foto Davide Gennari miglior media PGL (punti guadagnati sul lanciatore) dell'Europeo

di Paolo Castagnini - Ricevo e pubblico volentieri un commento di Rolando Cretis all'articolo/intervista a Alessandro Colombo del 7 luglio.

Di Rolando Cretis

Mi riallaccio al pensiero di Alessandro, che condivido, aggiungendo che uno dei problemi principali è proprio innanzitutto di chi insegna a lanciare la curva, di quali conoscenze abbia e soprattutto di quale metodologia usi, se la usa….

Troppo spesso, si sentono e si vedono ragazzi che la lanciano in maniera scorretta e questo gli si potrà rivoltare contro, creando un infortunio o comunque un disconforto.

 

Cosa succede in genere a ragazzi giovani, con una meccanica non ancora consolidata e con una postura non ancora stabile ed efficiente quando lanciano la curva?

Succede che il loop del braccio si abbassa, in quanto la spalla del braccio del guanto si apre presto e questo può diventare una delle prime cause che portano all’inefficienza del lancio con conseguente problema al gomito.

 

Bisogna considerare che le cartilagini dei ragazzi di quella età, sono molto deboli e non ancora completamente sviluppate, ed è con questi tipi di movimenti anomali e scorretti che si vanno a sollecitare in maniera brusca e dannosa proprio le cartilagini, in quanto l’articolazione compie dei gesti repentini, ma soprattutto assolutamente non corretti.

 

Come già detto, non è la curva, nella sua essenza a creare problemi al braccio, ma è il tipo di postura che si viene a creare in posizione errata che la rende dannosa.

 

Per quanto riguarda lo slider penso sia ancora peggio…

Se notiamo la maggior parte degli infortuni al braccio che stanno avvenendo soprattutto oltreoceano, sono derivati quasi solo ed esclusivamente da modifiche al loop del braccio, per rendere o per creare o per aumentare quello che è il movimento orizzontale del lancio. Troppo spesso vengono modificati i punti di rilascio della palla per cercare un’efficienza “orizzontale” del lancio.

 

Ci sono siti specializzati in questo, che mostrano le differenze delle altezze dei punti di rilascio dei lanciatori da quando sono giovani a quando vengono chiamati in Major League, e guarda caso, tutti quelli a cui viene modificato il punto di rilascio negli anni, si rompono.

 

Tutto questo per affermare che la curva può essere insegnata ai ragazzi giovani, ma bisogna stare molto attenti al fatto che la postura, il loop del braccio e il punto di rilascio che hanno i ragazzi in maniera naturale, NON vengano modificati.

 

Esiste poi un altro aspetto di fondamentale importanza nell’insegnamento della curva e dei lanci in genere.

E’ quello di sapere se il tuo lanciatore è Pronatore o Supinatore.

 

Non puoi insegnare ad entrambi la stessa tecnica, perché uno potrebbe trarne giovamento, mentre l’altro non potrebbe avere nessun tipo di risultato.

Questo rientra in un capitolo poco o per niente conosciuto che sono le Preferenze Motorie.

 

Conoscere come desidera muoversi e NON come voglio che si muova il corpo di un’atleta rientra fra i doveri di un Coach per poter differenziare la tipologia dell’allenamento a seconda del tipo che ho davanti.

 

Questo può essere il futuro per l’evoluzione degli atleti.

 

Rolando Cretis

 

La serie di articoli sulle Preferenze Motorie di Rolando Cretis

 

 

 

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