Samuele Sbardolini un anno in Florida da ricordare

Foto tratta da MLB.com

di Paolo Castagnini

Oggi vi racconto la storia di Samuele che da Brescia è volato in Florida per un anno accademico presso la Community School of Naples praticando il suo sport preferito, il baseball. Samuele ha avuto la grande fortuna, ma anche la bravura, di diplomarsi in un solo anno e quindi ora si trova davanti due possibilità: Tornare in Italia per il diploma italiano o rimanere negli USA proseguendo in un College. La graduation ottenuta in Florida infatti gli apre le porte di qualsiasi università americana. Ecco un'intervista a Samuele dove ci racconta com'è andata.

Allora Samuele, hai quasi concluso il tuo anno negli Stati Uniti dove hai studiato e praticato sport, in particolare il baseball. Ma partiamo dall’inizio.  Cosa facevi in Italia e dove giocavi ?

Mi chiamo Samuele Sbardolini, sono nato a Brescia e ho iniziato a giocare a baseball quando avevo tre anni. Sono cresciuto ed ho imparato a giocare a Brescia; ho giocato con la nazionale sperimentale al “Mundialit” del 2017, e l’anno successivo ho giocato con la nazionale under 12 all'europeo di Budapest. 

Samuele Sbardolini con Mark Cardillo
Samuele Sbardolini con Mark Cardillo

Ti sei rivolto a Baseball On The Road che ti ha consigliato su quale strada intraprendere. Tra le varie opzioni hai scelto un programma di High School attraverso l'Agenzia MB Scambi Culturali  appoggiandoti però a delle conoscenze di famiglia. Racconta questa prima fase.

Per poter frequentare l'anno all'estero invece di utilizzare l'agenzia per trovare la famiglia che mi avrebbe poi ospitato mio padre si è rivolto a Mark Cardillo (allenatore americano che ha lavorato a Brescia per un anno), senza il cui aiuto questa esperienza sarebbe stata impossibile; infatti, i suoi genitori hanno gentilmente accettato di ospitarmi.

 

 

 

La famiglia poi ti ha introdotto in una High School che tipo di scuola e come si chiama?

Mark mi ha messo in contatto con la Community School of Naples che poi avrei frequentato, una scuola privata molto prestigiosa e riconosciuta a livello nazionale grazie ad un’importante borsa di studio sportiva.

 

Come ti hanno accolto i compagni di classe e i professori americani?

A scuola sono stato subito accolto calorosamente da tutti, sia compagni che professori.

 

Sei riuscito ad entrare nella squadra di baseball della scuola. E stato difficile?

Avendo già parlato con gli allenatori durante una loro tournèe in Italia ed avendomi visionato sapevo che avrei avuto un ruolo centrale nella squadra e che avrei giocato fin da subito. Ed effettivamente è stato così avendo giocato interamente tutte le partite disputate.

 

Raccontaci tutto sulla stagione che se non sbaglio è finita..

Abbiamo giocato 26 partite totali durante il campionato (2 / 3 partite alla settimana) e nonostante avessimo iniziato con un record di 7 partite vinte e due perse, due infortuni a due giocatori importanti hanno avuto un forte impatto negativo sulla classifica finale. È stato un campionato molto competitivo essendo in Florida e giocando contro molte delle squadre più forti dello stato. Prendevamo costantemente turni di battuta contro lanciatori che tiravano tra 85 e 95 mph, uno tra i quali verrà probabilmente draftato al primo round della MLB 2024. E, nonostante ciò, in più della metà delle partite ci sono stati diversi fuoricampo da parte di entrambe le squadre.

 

Hai avuto un po di nostalgia dell’Italia?

Non ho mai sofferto molto la lontananza dall'Italia; sicuramente avevo voglia di rivedere la mia famiglia ma non è mai stato troppo complicato: ero circondato da persone che mi volevano bene e stavo vivendo una magnifica esperienza che avevo voluto fin da quando ero bambino.

 

I tuoi genitori ti hanno sostenuto in questa scelta? Se tornassi a 9 mesi fa rifaresti questa scelta?

 I miei genitori mi hanno sostenuto fino dal primo momento e se tornassi al 2022, quando è iniziato tutto, non cambierei nulla.

 

Cosa vorresti ti riservasse il futuro, insomma quali sono i tuoi sogni?

Non so cosa mi riservi il futuro, per ora penso un anno alla volta e sono sicuro che questa esperienza rimarrà per sempre con me e mi sarà d'aiuto qualsiasi cosa faccia.

 

Grazie Sammy!

Grazie a te Paolo

 

Intervista di Paolo Castagnini

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