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Andrea "Picci" De Masi

Getty Images

di Franco Ludovisi

premessa di Paolo Castagnini

Da qualche tempo ho in archivio della posta questo ricordo di Franco Ludovisi. Racconta con la sincerità di sempre la sua esperienza a Verona. Il racconto si snoda tra momenti divertenti e difficoltà affrontate. Ma soprattutto fa dei nomi, uno dei quali per noi veronesi commuove in modo particolare. E' quello di Andrea De Masi un ragazzo dolcissimo scomparso giovanissimo per una terribile malattia. La famiglia non solo ha acconsentito, ma mi ha incoraggiato alla pubblicazione inviandomi questa bella foto di Andrea con la divisa dei Dynos Verona.

DYNOS VERONA 2002 - di Franco Ludovisi

In questa stagione alleno con qualche difficoltà i Dynos Verona. Non trovo il feeling che mi permetta di ottenere qualcosa in più di quello che i giovani giocatori veronesi sappiano dare. Più volte avevo citato l’esempio di quando allenavo ad Imola dove i giocatori volevano giocare nei ruoli da loro scelti e, accontentati, avevano ripagato la mia accondiscendenza dimostrando che erano in grado di ben giocare anche nelle nuove posizioni. In pratica io concedevo qualcosa in cambio di qualcos’altro. Ma qui la strategia non funziona.

Barresi alla prima di precampionato fa il muso perché non parte dall’inizio: lo avevo anche avvertito che volevo vedere i prospetti che non conoscevo per nulla mentre di lui sapevo già molte cose dalla stagione precedente quando davo una mano ai tecnici preposti.

 

Morando rifiuta di giocare a destra all’esterno. Era stato Sosa a suggerire di piazzarlo a destra perché  molto affidabile .

 

Ferrarini fa il muso quando è in panca. Lui fa parte anche della dirigenza che ha ingaggiato sia Bonomi che Ruzza che giocano proprio nel suo ruolo.

 

Buttura vuole giocare anche non lanciatore.

 

Sosa vuole giocare oltre ad allenare.

 

Ma se vengono accontentati nessuno è disposto a dare nulla di più o meglio nessuno riesce a dare nulla di più.

 

Partita col S.Martino Buon Albergo. Partita importante per la nostra classifica eppoi è un derby molto sentito. Ecco cosa ho annotato sul mio Segret Score:

 

Daniele Benetton viene sostituito dopo quattro inning di buona prestazione e fa il muso, poi viene da me che sto suggerendo in terza e mi dice che è arrabbiato con se stesso per il suo atteggiamento: gli dico che adesso sto facendo il suggeritore e che non mi interessa altro. Anche perché non ricevo risposte positive pur tollerando i loro atteggiamenti.

 

Picci (Andrea De Masi) seconda base, ruba due palle all’interbase e commette due errori su queste azioni. Glielo faccio notare durante una visita sul monte. Contrariamente a quanto raccomandatogli anche in allenamento arriva sempre troppo forte sulla palla o sulla base e nei tiri è affrettato.

 

Su un doppio gioco la sua spinta è tanta che, dopo la toccata della base, oltrepassa la stessa di almeno quattro passi prima di essere in grado di tirare; poi tira affrettatamente e costringe Bonomi ad una presa difficile, ma vana.

Lo sostituisco nel ruolo con Bazzoni e lo metto all’esterno destro dove buca clamorosamente una palla compromettendo la partita.

 

Con Bonomi in terza e due eliminati Picci ruba la seconda senza arrestarsi sul tiro del ricevitore e buttandosi letteralmente nelle braccia del seconda base rendendo vana la corsa di Bonomi che tentava di segnare il punto del vantaggio. Si giocava in casa ed eravamo al termine della gara.

 

Non gli dico niente. Viene da me e mi chiede se doveva fermarsi: mi prende in giro? 

Lo spero proprio per lui! 

 

Queste sono annotazioni redatte al termine dell’incontro che determinerà anche la fine della mia collaborazione con i Dynos. Le rispolvero adesso che ho appreso che Picci, Andrea De Masi, non c’è più.

 

Non sono disposto a ricordare in maniera distorta.  Riporto quanto ricordo di un ragazzo che mi è stato caro come lo sono stati tutti quelli che ho allenato. E mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace proprio tanto per la sua vita  troppo breve.

 

Franco Ludovisi

 

Andrea "Picci" De Masi è mancato per grave malattia il 7 febbraio 2011

 

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Commenti: 4
  • #1

    franco ludovisi (martedì, 29 novembre 2022 11:43)

    Sono orgoglioso di dire, soprattutto alla famiglia di Picci che ha acconsentito al ricordo, che se il ragazzo mi può aver deluso nel gioco, non mi ha mai deluso nei nostri rapporti personali: era buono, buono, buono e non voglio aggiungere altro.

  • #2

    Daniele Benetton (mercoledì, 30 novembre 2022 16:21)

    grazie Franco e grazie Paolo per questo articolo, ricordo quella squadra e quei momenti passati assieme con grande gioia.
    Per me Picci è stato un grande compagno e un grande amico!!...avrebbe avuto sicuramente una battuta pronta anche per questo articolo.

  • #3

    franco ludovisi (giovedì, 01 dicembre 2022 08:22)

    Ciao Daniele!

  • #4

    Massimo Braghi (giovedì, 01 dicembre 2022 09:06)

    Come dimenticare Andrea,amico di tutti,mai problemi con nessuno e sempre pronto a dare una mano....