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Il leader

(Photo by Joshua Bessex/Getty Images)

di Lorenzo Malengo

"Guidare le persone è l'impresa più ardua e, di conseguenza, la più gratificante di qualsiasi attività umana." - Jocko Willink

Il leader deve essere autentico: spesso cerchiamo di copiare i metodi o le conoscenze di qualcuno che riteniamo competente nascondendo la nostra reale personalità dietro l'immagine di ciò che vogliamo rappresentare. Il gruppo mette rapidamente alla prova la nostra autenticità scavando sotto la superficie per capire chi siamo in realtà e, se scopre che stiamo mentendo cercando di apparire come non siamo, non perdona. Se perdiamo la fiducia del gruppo come risultato della nostra falsità, sarà impossibile guidarlo verso qualsiasi obiettivo.

Il leader deve avere una mentalità vincente, fondata sull'ottimismo: per guidare altre persone verso un obiettivo deve mantenere una visione positiva della situazione. Inoltre, deve trasmettere ai giocatori la consapevolezza che per vincere le partite è necessario vincere prima contro i propri limiti: considerando che una squadra di baseball ha un minimo di nove giocatori, ognuno con dei limiti diversi, se ogni individuo si concentrasse a migliorare un singolo aspetto del proprio gioco la squadra ne migliorerebbe nove contemporaneamente e si trasformerebbe rapidamente.

Il leader deve saper distinguere tra una critica ed un giudizio. La critica è: "Sei in ritardo e non va bene. Credo che tu possa riuscire ad arrivare puntuale"; il giudizio è: "Sei sempre il solito che arriva in ritardo".

 

Mentre la critica identifica un errore con lo scopo di correggerlo mostrando fiducia ed incoraggiamento, il giudizio implica che qualsiasi tentativo di cambiamento sarebbe inutile poiché la nostra opinione è già definitiva.

 

Infine, il leader deve essere competente: deve dimostrare di conoscere ciò di cui parla. Confondiamo frequentemente la conoscenza con il sapere, cioè il rigurgito di informazioni sotto forma di dogmi, cliché o slogan, letteralmente "grido di battaglia dei morti": il risultato è una serie di regole noiose e prive di soffio vitale che non ispirano nessun rispetto.

 

Conoscere significa invece acquisire informazioni e, attraverso un processo di rielaborazione interiore, incorporarle nella propria personalità e nel proprio comportamento, applicarle alla propria esperienza e manifestarle al gruppo per conquistarne la lealtà.

 

"Per essere seguito, il leader deve incarnare le passioni di coloro che vuole guidare: per poter ispirare qualsiasi emozione, deve esserne lui stesso attraversato. Per suscitare indignazione, il suo cuore deve essere colmo di rabbia. Per muovere alle lacrime, deve far fluire le proprie. Per convincere, deve credere. Le sue opinioni possono mutare man mano che le loro impressioni sbiadiscono, ma un leader intende ciò che dice nell'istante in cui lo dice. Spesso potrà essere incoerente, ma non sarà mai consapevolmente falso."

 

Lorenzo Malengo

 

 

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