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Tornei giovanili a Kansas City, qualcosa da copiare

Nella foto io (primo a sx)  con la squadra K. C. Royals 14U dopo la vittoria del Torneo 20-22 maggio
Nella foto io (primo a sx) con la squadra K. C. Royals 14U dopo la vittoria del Torneo 20-22 maggio

Nella foto io (primo a sx) con la squadra K. C. Royals 14U dopo la vittoria del Torneo 20-22 maggio

di Paolo Castagnini

Una domanda che un amico mi ha posto su Facebook mi stimola a scrivere questo articolo. In questo primo mese di Tornei qui a Kansas City ho potuto notare molte cose che si potrebbero copiare in Italia altre meno. L'esperienza che qui hanno maturato negli anni ci porta a pensare che molte cose sono cambiate e sono da imitare. Resta il divario tecnico e di sviluppo fisico che a mio avviso limita l'esportazione in Italia di alcune scelte. Credo però che un articolo come questo di oggi possa attivare una riflessione sia da parte delle competenze FIBS, ma soprattutto dai responsabili dei Tornei italiani che dal punto organizzativo non hanno nulla da invidiare con quelli oltre oceano, anzi! Ecco di seguito alcuni suggerimenti che mi permetto di proporre per un sano dibattito sempre a favore dei ragazzi.

Innanzitutto vorrei ricordare l'organizzazione sportiva americana. Fino a 14 anni (che corrisponde alla fine della Terza media) i ragazzi qui negli Stati Uniti non sono coinvolti nello sport agonistico scolastico. Be' qualcuno dirà, nemmeno in Italia! si giusto però è necessario fare questa distinzione. Il confine è proprio qui, perché è dalla scuola superiore che i ragazzi americani troveranno la "squadra" con un Campionato, così come è conosciuta in Italia, solo che in Italia i nostri ragazzi la trovano fin da piccoli. Negli USA non esiste un Campionato Under 12 o Under 15. I veri "Campionati" sono quelli scolastici ed iniziano alle superiori quindi High School. Pertanto niente partite fino alle superiori? e no! le partite ci sono eccome!

Nell'area di Kansas City e oltre ci sono molte Accademie dove i genitori portano i loro figli ad allenarsi e a giocare. Oltre alle Accademie nascono squadre anche attraverso organizzazione di genitori, ma negli ultimi tempi queste ultime sono sempre più rare. Meglio affidarsi alle competenze delle Academy.

 

C'è un'altra considerazione da fare. Quando in una famiglia nasce un figlio il primo pensiero va alla scuola, soprattutto all'Università. Negli USA le University o College costano moltissimo (dai 10.000 ai 50.000 dollari all'anno e anche più) e uno dei principali canali per abbattere i costi sono le scholarship (borse di studio) sportive. I conti si fanno molto presto; Una borsa di studio mediamente copre il 50% della retta. Se noi prendiamo una scuola da 20.000 dollari e la moltiplichiamo per 4 anni significa 80.000 dollari che il 50% con scholarship abbatte di 40.000 dollari. Tutto questo discorso per dire che per una famiglia la scholarship sportiva è una bella soluzione e le famiglie americane su questo fanno conto. Ecco perché ci si affida a delle buone Accademie che possano preparare i ragazzi fin da giovanissimi all'ingresso prima nelle High School e poi il salto costoso dei College. 

 

Naturalmente le Academy essendo private costano e costano pure le iscrizioni ai Tornei e le trasferte a volte anche con voli aerei. Per fare un esempio la squadra dove io sono coinvolto come coach, la KS Royals Under 14 gioca un Torneo ogni fine settimana nella zona di Kansas City. Poi parteciperemo ad un Torneo a Indianapolis che raggiungeremo con le auto e saremo alloggiati in Hotel (non esiste organizzazione a tendopoli come in Italia) e successivamente a fine Luglio voleremo per una settimana in Alabama. Anche i ragazzi delle High School partecipano ai Tornei, ma solo dopo aver completato il proprio Campionato della scuola e quindi fine maggio-primi di giugno e tutto luglio, le cosiddette Travel Teams. 

 

Campionati o Tornei?

Tutto questo per spiegare che fino ai 14 anni i ragazzi più motivati fanno parte di ottime organizzazioni e non partecipano a Campionati, ma a Tornei nei fine settimana dove si giocano un minimo di 3 partite fino ad un massimo di 6 partite. Moltiplicando una media di 4 partite per 12 fine settimana fanno 48 partite. Perché non si potrebbe fare in Italia?

 

Le Categorie e le Regole

Qui le categorie sono di un solo anno quindi si inizia con le U9 e si va alle U14 con 6 categorie distinte. Per ovvie ragioni in Italia questo non si può fare.

 

Le misure sono:

  • U9-U10: 14 metri la pedana di lancio e 19 metri le basi
  • U11-U12: 15,24 metri la pedana  di lancio e 21,33 le basi
  • U13: 16,45 metri la pedana di lancio e 24,38 metri le basi
  • U14 in poi misure regolamentari

Attenzione! il regolamento è baseball regolare e non Little League, quindi i corridori si staccano e ai lanciatori fin da subito viene insegnato il pickoff. Poi ci sono a loro volta le squadre di Little League con le regole come le nostre, ma sono Leghe separate. 

 

Alcune considerazioni su quanto appena scritto:

  1. Fisicamente e tecnicamente questi ragazzi sono di almeno un anno in vantaggio. Quindi a mio parere da ciò che ho visto i ragazzi italiani dovrebbero giocare con le regole di un anno in meno. Ad esempio i ragazzi di 14 anni italiani dovrebbero giocare con misure di 16.45 metri la pedana e 24,38 metri le basi e non dico nulla di nuovo. Questo da un punto di vista di struttura fisica e livello tecnico, poi si possono fare tutte le scelte per necessità o per opportunità.
  2. Credo si debba arrivare anche in Italia ad usare il regolamento con i corridori che si staccano dalla base anche nella U12 almeno dove ci sono Campionati e Tornei più competitivi.

 

I limiti di punti

Questa parola è una bestemmia. Non esiste baseball con i limiti di punti. Togliere l'opportunità ad una squadra di recuperare un divario di punti anche notevole è una cosa che non si prende in considerazione, praticamente è un "NON Baseball" Esiste invece le manifesta inferiorità che qui è chiamata "Mercy Rules", la regola della "pietà" . Questi i limiti: 

  • 15 punti dopo 3 inning
  • 10 punti dopo 4 inning
  • 8 punti dopo 5 inning

Potrebbe essere applicata una regola simile in Italia? Togliendo il limite dei punti? La regola del limite dei punti è stata introdotta in Italia i primi anni 2000, prima non c'era. Pensiamoci.

 

Anche qui essendo Tornei c'è una limitazione del tempo. 1 ora e 30' per i più piccoli e 1 ora e 45' per i più grandi, sempre finendo l'inning.

I Lanciatori

Tutte le squadre negli eventi  sono fortemente incoraggiate a seguire le linee guida USA Pitch Smart. (vedi la tabella) Gli organizzatori del torneo non li controllano, sono semplicemente delle linee guida per prendersi cura delle braccia dei lanciatori.

 Quindi non ci sono i divieti, ma nessuno supera questi limiti.

 

Regole di formazione

Dai 14U in su ci sono tre opzioni di formazione:

  • Lineup con 9 battitori con un DH o senza DH. 
  • Lineup con un EH (extra battitore) quindi 10 battitori con o senza DH
  • Lineup con un EH e XH (due extra battitori) 11 battitori con o senza DH

Per i più giovani (U13 in giù) Puoi inserire nel lineup tutti i giocatori

 

 Corridore di cortesia

Le squadre possono usare (lo fanno quasi tutte) il corridore che sostituisce il Ricevitore e il Lanciatore

 

Le due regole descritte sopra le ritengo estremamente intelligenti da applicare al più presto nei Tornei (qualcuno già lo fa) e anche nei campionati. In particolare con la seconda si velocizza il cambio inning.

 

Concludo con una nota che ritengo interessante. Nei Tornei che fino ad ora ho partecipato qui a Kansas City non ho visto premiazioni individuali e nello stesso tempo non c'è alcuna enfasi nella vittoria. Un semplice striscione e una medaglia viene consegnata da un dirigente del Torneo alla squadra vincitrice per la foto di rito. Niente altoparlanti niente musiche trionfali e tutte le squadre mano a mano che finiscono se ne vanno a casa. Ovviamente rimane la soddisfazione da parte dei ragazzi e un po' di amarezza per chi ha perso, ma molta molta sportività.

 

Spero che questo articolo possa essere di spunto a qualche organizzatore italiano di Tornei.

 

Paolo Castagnini

 

 

 

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Commenti: 5
  • #1

    franco ludovisi (mercoledì, 25 maggio 2022 09:47)

    Prima del 2000 la regola non c'era. E' vero, ma ti spiego perchè venne introdotta: capitava che una squadra molto forte, attrezzata e "presuntuosa" affrontasse una matricola, cioè una squadra alle primissime esperienze e che, giocando in trasferta. andasse per prima in battuta e ci rimanesse per il tempo concesso per la gara non essendo gli avversari in grado di fare tre eliminati per completare la difesa. Facendo parte dei CNT proposi, e la cosa venne accettata, di fare cambio campo alla segnatura di quattro punti. Le cose migliorarono, ma si verificò, nelle prime applicazioni della regola, che dopo aver segnato tre punti alcuni coach fermassero i corridori sulle basi non facendoli avanzare sulle battute dei compagni fino ad ottenere le basi piene che venivano svuotate dall'ultimo battitore che permetteva così la segnatura si sette punti anzichè quattro, Totale: 42 punti invece di 24 come massimo possibile. Con queste mentalità tutte le belle proposte che si possono fare per migliorare il gioco diventano di dubbia, assai dubbia realizzazione. Ciao Paolone.

  • #2

    anna (mercoledì, 25 maggio 2022 15:44)

    Paolo.....sai forse se nel softball usano la pallina 11" anzichè 12" fino a una certa età? Se sì, sapresti dire fino a quale età usano la pallina più piccola?
    La gestione dei "campionati", cioè liberi di giocare nelle diverse accademie e in squadre diverse fino alla high school vale anche per il softball?
    Grazie

  • #3

    Paolo (mercoledì, 25 maggio 2022 15:54)

    Anna, mi informo. Se mi dai un po’ di tempo ti faccio sapere

  • #4

    Paolo (mercoledì, 25 maggio 2022 16:02)

    Caro Franco ricordo anch’io quel periodo. Infatti la regola è stata poi cambiata inserendo il massimo numero di punti indipendentemente da quanti ne erano entrati con l’ultima azione. È un peccato che si debba agire contro i furbi.
    Ad ogni modo si potrebbe togliere il limite tra le squadre che ne fanno richiesta ad inizio partita. Se i due manager sanno di avere la squadra che sa giocare, si accordano con l’umore e si gioca liberamente. Altrimenti si continua con il limite dei punti.
    Chi è un vero coach delle giovanili non pensa alla vittoria ma alla formazione.

  • #5

    franco ludovisi (giovedì, 26 maggio 2022)

    Ottima soluzione quella del preventivo consenso a giocare senza limiti. Baseball vero.