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La tecnologia non si ferma

di Frankie Russo

tratto da MLB.com

In una delle prime gare di questo spring training, i Braves avevano posizionato corridori in prima e seconda. Il ricevitore dei TB Rays Mike Zunino, invece di fare la solita passeggiata al monte per concordare i nuovi segnali con il suo lanciatore, dalla sua posizione dietro casa base, ha pigiato il bottone di un dispositivo collocato sul braccio sinistro.  I Rays, organizzazione tradizionalmente non nuova alle innovazioni, stanno sperimentando una recente tecnica per trasmettere i segnali al lanciatore, un sistema creato da PitchCom che potrebbe velocizzare il gioco ed evitare all’avversario di intercettare i segnali. Il sistema è stato già testato lo scorso anno in Singolo A California, ma questa dei Rays è stata la prima volta che è stato utilizzato da una squadra delle majors. 

I diretti interessati hanno espresso pareri favorevoli poiché non comporta nessun intralcio. Il ricevitore posiziona il dispositivo tipo telecomando sul braccio mentre il lanciatore ha un mini dispositivo di ricezione nel cappello così come il seconda base e il ricevitore stesso. 

 

Quando il ricevitore pigia uno dei bottoni su un canale criptato, ogni giocatore che ha la ricevente sentirà una voce pre-registrata in inglese o spagnolo indicando il lancio chiamato dal ricevitore.  Può essere paragonato al sistema Siri o Alexa che ormai troviamo in molte abitazioni ed uffici. Nelle due occasioni in cui il lanciatore Sanders ha rifiutato il lancio, Zunino non ha fatto altro che pigiare un altro bottone per cambiare il lancio. Il dispositivo prevede anche la possibilità di indicare la locazione del lancio, è sufficiente tenere il bottone pigiato un po’ più a lungo. 

 

A dire il vero, qualche piccolo problema si è verificato. Per esempio, Zunino a volte ha alzato troppo il volume con il rischio che forse il battitore avrebbe potuto ascoltare. Lo stesso dicasi per il seconda base che a volte, per superare il rumoreggiare della folla, è stato costretto anch’egli ad alzare il volume con il rischio che il corridore potesse individuare il lancio. Nonostante questi lievi inconvenienti, molti giocatori hanno espresso almeno la volontà di provare il nuovo sistema. Di sicuro eviterà il giochino di rubare i segnali. 

 

Una volta terminata la prestazione di Sanders, i Rays sono tornati al metodo tradizionale di chiamare i lanci e sono stati in molti a rilevare la differenza nei tempi, non ultimi i giudici di gara ai quali il nuovo sistema toglierà un altro grattacapo. E con il commissario Manfred ossessionato nel ridurre la durata delle gare, non mi meraviglierei se il nuovo metodo entrasse in vigore nel breve periodo.

 

Frankie Russo

 

 

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