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La poesia del baseball in Meat Loaf

di Michele Dodde

La scomparsa il 20 gennaio di quest’anno all’età di 75 anni di Marvin (Michael) Lee Aday, meglio noto come Meat Loaf, ha lasciato un incolmabile vuoto presso i suoi fan che lo hanno sempre seguito durante la sua lunga carriera di musicista, cantante ed attore. L’apice del suo successo è avvenuto nel 1977 con l’album “Bat Out of Hell” una sorta di musical o di opera rock contenente canzoni irresistibili dall’inizio alla fine e, contro ogni logica di mercato, della durata di anche dieci minuti. Nonostante fossero così lunghe, le canzoni proiettavano incontenibili momenti giovanili rivitalizzando un rock’n’roll che sembrava non stesse più seguendo la scia di Presleyana memoria “che tutta la vita possa essere un sabato sera”. L’album entrò con impeto negli ambienti giovanili ed incominciò a vendere circa 200mila copie all’anno: oggi se ne contano oltre 40 milioni in tutto il mondo. 

In questa compilation vi è forse la più bella canzone sul baseball perché non tratta di baseball quanto invece di partecipazione con il baseball quale appassionato e favoleggiante testimone: “ Paradise by the dashboard light”(il Paradiso dalla luce del cruscotto).

 

Sul testo dell’estroso Jim Steinman, Meat Loaf armonizza i suoni che accompagnano il dialogo di un adolescente e la sua ragazza in una sequenza che dura otto minuti e venticinque secondi con una trovata geniale che coinvolge le promesse di un grande amore con spiritualità e poesia richiamando il baseball come parte integrante della vita. 

La ballata, con il linguaggio giovanile degli anni settanta molto allusivo ma decisamente sopra le righe per il contenuto, descrive con vitalità il desiderio della coppia diciassettenne nello scoprire se stessi attraverso un trasporto passionale ed inebriante sino all’estasi che, attraverso il cruscotto della macchina, li porta a vedere il Paradiso.

 

E questo Paradiso è caratterizzato dalla singolare voce di Phil Rizzuto divenuto, dopo la sua carriera di talentuoso giocatore, un singolare annunciatore radiofonico per gli Yankees. Improntando il suo dire con uno stile idiosincratico farcito da imprevedibili disgressioni e con un commento alle azioni che si distingueva per energia ed enfasi, ecco che dalla radio del cruscotto si ode la voce di Rizzuto che sta finendo la cronaca di una partita commentando la parte bassa del nono inning di una gara sino allora portata avanti sul pareggio:

 

“OK, ci siamo, qui l’atmosfera che si sente è come quella di una pentola a pressione.

Ancora sul pareggio e siamo nella parte bassa del nono inning. Ci sono già due eliminati. C'è molto vento. Il battitore ora ha incocciata la pallina. L’ha scagliata con una forte battuta tesa verso l’esterno centro. Guardate questo ragazzo come riesce a correre sembra stia volando. Ha già raggiunto la prima ma non si ferma affatto. Cercherà ora di rubare la seconda base perché la pallina è caduta a terra e sta rimbalzando. Il difensore l’ha raccolta e tirata verso il seconda base. Il ragazzo sta scivolando verso la base. Eccolo che arriva. E’ eliminato. No, è salvo. Questo ragazzo sta facendo cose eccezionali. Ora un nuovo battitore entra nel box di battuta. Il lanciatore inizia il caricamento ma ecco che il ragazzo vola verso la terza base. Scivola ancora sollevando la polvere. Ma è salvo. “Holy Cow!”. Una base rubata!. Sta giocando alla grande questo ragazzo. Quasi sembra stia gettando la sfida. Il lanciatore lo guarda e poi va a rifinire una curva. Il battitore tocca la pallina. E’ un bunt. La pallina sta rotolando vicino alla linea di foul verso la terza base. E’ un gioco suicida. C’è ora un gioco stretto. Ecco il tiro pronto a fermarlo ma il ragazzo ancora una volta scivola verso il piatto di casa base e lo tocca.  “Holy Cow!”… va a punto!.”

Poi nel testo si è più espliciti poiché la ragazza andrà a dire:

“Fermati qui.

Devo saperlo adesso

Prima di andare oltre.

Mi amerai per sempre

E mi renderai così felice

Per il resto della mia vita?.

Mi porterai via

E mi farai tua moglie.

Mi amerai per sempre?”

 

con il giovane a concludere

 

“…che ti amerò fino alla fine dei tempi.

Ho giurato che ti amerò fino alla fine dei tempi…

…Ma Dio solo sa cosa posso fare adesso

Sto pregando per la fine dei tempi

Così posso finire il mio tempo con te…

…e stavamo brillando come il metallo sul bordo di un coltello”.

 

Andare a vedere il Paradiso attraverso le luci del cruscotto allora ed attraverso la singolare analogia del gioco del baseball perché il gioco del baseball poi in fondo è il Paradiso…

 

Qui sotto una testimonianza di un fan: Steve T.

Mia moglie ed io ci siamo incontrati al liceo e questa era la nostra canzone divertente quando ci siamo "allacciati". Quindi prima della nostra prima volta ha tirato fuori questa canzone e ha detto "hey, devi amarmi per il resto della tua vita" ... e ovviamente ho detto di sì. Abbiamo adorato la cassetta Bat out of Hell. Ce l'ho ancora. Siamo sposati da 38 anni e la amo ancora così tanto.

Grazie per le canzoni divertenti che hanno fatto parte della nostra crescita Meatloaf. RIP

 

Michele Dodde

 

Ora gustatevi la canzone e per chi ha fretta di vedere il momento sul baseball suggerisco di andare al minuto 3.30

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