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Un irriverente furto di pantaloni

di Michele Dodde

Tra gli spassosi aneddoti inerente la storia del baseball c’è quello a latere di un curioso episodio avvenuto di notte su un treno lungo la tratta New York – Boston ai primi del 1901. Si era ai primi del novecento e le diverse organizzazioni che coinvolgevano le squadre professionistiche in cerca di una chiara dimensione si erano indirizzate a formare, oltre alla National League, anche l’America League, con molti principi e distinguo. A varare l’American League aveva contribuito Byron Bancroft Johnson, di origine teutonica, dunque uomo ordinato e corretto che, convinto come era che la National League fosse composta da giocatori rissosi e violenti contro i regolamenti e soprattutto che avesse ridotto il baseball a semplice intrattenimento maschile, lontano dalle famiglie e dalle donne, si adoperò nell’ambito della sua Lega, di cui era Presidente, a modificare mentalità e prospettive atte a richiamare una maggior affluenza di pubblico proprio con l’ingresso sulle tribune da parte delle donne presentando il tutto come un gradevole passatempo da salotto. 

Tuttavia la rivalità tra le due leghe, oltre a distinguersi per essere presente con le proprie franchigie in più città, acerrima era quella tesa ad ingaggiare i migliori giocatori per migliorare lo spettacolo e garantire quindi un maggior interesse da parte del pubblico e dei media. Com’è intuibile allora, praticamente qualsiasi azione eseguita con plateali sotterfugi o meno, veniva considerata nell’immaginario collettivo, e a denti stretti, un gioco leale. 

E questo è ciò che accadde in quella notte. Il 25enne prima base William Edward Bransfield detto “Kitty”, che si era fatto un'ottima reputazione come battitore per il club di “Worcester” della Eastern League, era un giocatore entrato improvvisamente negli interessi sia di Ban Johnson, che voleva ampliare il numero dei giocatori più talentuosi in ambito dell’American League, sia di Barney Dreyfuss, perspicace ma subdolo proprietario dei “Pirates” di Pittsburgh, interessante franchigia della National League.

 

Ora tutte e due le Leghe, in aperta guerra tesa ad affermarsi nel gradimento degli spettatori e ad ampliare la propria espansione sul territorio intuendo in quale città far nascere squadre di interesse, avevano sui rispettivi libri paga particolari personaggi segreti dediti a spiare e/o a controllare le iniziative ed i propositi in atto di entrambe al fine di contrastare le iniziative o anticiparle ai propri fini.

 

Fu così che Dreyfuss venne a sapere che Johnson al più presto si sarebbe recato a Worcester, nel Massachusetts, con la precisa intenzione di ingaggiare “Kitty” Bransfield. Ma questi in realtà era già nei propositi dei “Pirates” e dunque Dreyfuss cercò di anticipare sul tempo il suo alter ego ma quando si recò in stazione a New York si accorse, senza essere visto, che su quello stesso treno stava salendo anche Johnson con una prenotazione nel vagone cuccette. Anch’egli era sullo stesso vagone ed allora si accomodò in una cuccetta alta ben lontano da quella del rivale che stava preferendone una bassa e rimase a rimuginare le diverse possibilità di evitare un eventuale arrivo simultaneo presso Bransfield che di fatto avrebbe innalzato come un’asta il costo dell’ingaggio. 

L’idea pruriginosa, degna del DNA dei “Pirates” che già a suo tempo, era il 1890, i tifosi dal vecchio nikname “Alleghenies” li ribattezzarono con quel nomignolo a sfottò dopo aver “piratato” in una notte di tregenda l’ingaggio del seconda base Louis Bierbauer a danno dei “Philadelphia Athletics”, che era una squadra affiliata all’American Association, gli venne in mente durante la notte.

 

Mancava un’ora all’arrivo a Worcester ove si sarebbe fermato il treno per poi proseguire per Boston ed allora si alzò e sempre senza farsi notare si recò presso la cuccetta di Johnson e gli trafugò i pantaloni, i calzini e le scarpe andandole poi a nascondere sotto la panca di un’altra carrozza del treno. Poi, senza mai destare sospetti, vestito di tutto punto si recò nella carrozza fumatori in attesa dell’arrivo in stazione a Worcester. Da lì incominciò poi a sentire le urla ed il trambusto causato da Johnson che non riusciva a trovare i suoi indumenti senza i quali non poteva di certo scendere alla fermata e quindi costretto a proseguire per Boston.

 

Fu così che Dreyfuss,  orgoglioso o meno della trovata, ebbe modo di portare sotto i colori dei “Pirates” il giocatore Bransfield che firmò senza alcuna difficoltà il contratto dimostrandosi in seguito un ottimo acquisto giocando per la squadra di Pittsburg per quattro anni.  

 

Anni dopo, in una riunione informale organizzativa tra le due Leghe, Johnson si trovò a parlare con Dreyfuss e gli venne spontaneo chiedergli chi mai avesse inviato a Worcester per ingaggiare “Kitty” Bransfield e se era su quel fatidico treno dove gli erano stati rubati i suoi vestiti impedendogli così di recarsi dal giocatore come suo intendimento.  Anzi gli confidò che chiunque fosse stato a comportarsi in quel modo aveva compiuto un’azione vile da uomo spregevole. 

 

Dreyfuss in modo serafico misto ad un lieve sorriso, alzando prima gli occhi al cielo e poi riportandoli su Ban, sussurrò: "Sono stato io quell’uomo spregevole…".

 

Michele Dodde

 

 

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