· 

I Braves corsari si aggiudicano Gara 1 per 6-2

di Frankie Russo

Già dalla formazione del roster vediamo due diversi approcci da parte dei manager. Dusty Baker sarà costretto a rinunciare al suo asso della rotazione Lance McCuller e all’ultimo momento deve anche rinunciare all’infortunato Jake Myers rimpiazzato dall’utility Marvin Gonzales. La composizione del roster è formata da 13 lanciatori di cui 4 partenti, Yordan Flamber, Luis Garcia, Zack Greinke e Jose Urquidy, annunciato come partente in Gara 2, e 9 rilievi.  Oltre ai due ricevitori il resto del roster è composto da 6 interni e 5 esterni. Brian Snitker invece ha impostato il roster con 12 lanciatori, di cui 3 partenti, Max Fried, Ian Anderson e Charlie Morton, più 9 rilievi. Oltre ai due ricevitori, il roster è completato da 6 interni e 6 esterni. Questo ci porterebbe a far pensare che una gara sarà affidata ai rilievi a limitatissimi inning con utilizzo da subito di un PH avendo 2 position player in più, strategia che probabilmente verrà messa in atto quando si gioca in Atlanta senza il DH. In sostanza Baker si avvale di un partente in più rispetto a Snitker che porta un position player in più prevedendo un maggior utilizzo del PH.

Per quanto concerne l’attacco, Baker conferma il lineup che ha vinto contro i Red Sox realizzando un MB di 347, Snitker, come suo solito, inserisce il destro Soler leadoff contro il mancino Valdez spostando Rosario 5°. I partenti in Gara 1 sono Valdez per gli Astros e Morton per i Braves. Un altro aspetto da non sottovalutare sarà la prestazione degli interni di entrambe le squadre che sono tra le migliori difese nelle majors e che potrebbe fare la differenza.

Il primo inning inizia con i fuochi d’artificio e si nota subito che Atlanta ha fatto bene i compiti a casa. Il punto di forza di Valdez è suo sinker che prepara la curva con cui ha ottenuto 89 su 123 SO. Due lanci molto simili ma che hanno una diversa cadenza in prossimità del piatto.

 

Sui primi due sinker, Soler va in vantaggio 2-0. Sul successivo lancio lasciato troppo centrale, Soler con un HR porta i Braves in vantaggio.

 

Da subito si nota che qualcosa non funziona con Valdez che aveva concesso solo 3 valide ai Red Sox negli 8 inning, lo stesso numero realizzato dai Braves in un solo inning.

 

Una grande giocata difensiva di Altuve ruba Freeman di una valida, e visto che i due successivi attaccanti hanno battuto valida e doppio, la ripresa poteva finire parecchio peggio del solo 2-0.

 

Charlie Morton è alla sua terza apparizione nelle World Series con tre squadre diverse e ora deve affrontare i suoi ex compagni con i quali vinse il titolo nel 2017. Gli Astros cercano di reagire riempiendo le basi per Tucker che però questa volta non produce battendo in diamante. Siamo solo al 1° inning e si è visto di tutto: HR, base rubata, lancio pazzo, BB e 2 belle giocate difensive di Altuve e Albeis.

 

Nel 2° i Braves riprendono da dove avevano lasciato, non abboccano al sinker di Valdez e con tre valide e una BB si portano sul 3-0.

 

Morton chiude la parte bassa del secondo “three up, three down” ma si verifica un episodio che potrebbe cambiare il corso della gara se non della serie.  Yuli Gurriel apre l’inning con una potente battuta che colpisce Morton alla caviglia e le conseguenze si vedranno dopo. Intanto, sia Valdez che Morton sono entrambi a circa 40 lanci, veramente un po troppi dopo 2 riprese.

I Braves sono arrivati a Houston con le mazze calde. Dopo solo due battitori nel 3°, 1 valida e un HR di Adam Duvall portano il punteggio sul 5-0 e decretano la fine gara per Valdez che esce avendo concesso 5 punti e 8 valide in 2 riprese.

 

E’ la più corta prestazione di un partente in Gara 1 nelle WS dopo quella di Roger Clemens nel 2005 ed è la quarta volta in questa postseason che un partente degli Astros non supera il 3° inning.  Per il pur navigato Dusty Baker, comincia l’incubo per come gestire il bullpen.

 

Morton torna sul monte e lascia al piatto Altuve ma accusa dolore al piede di atterraggio, per l’esattezza quella colpita da Gurriel e deve essere sostituito. Si verrà a sapere da lì a poco che trattasi di una frattura che porrà fine alle sue WS. Ancora una volta, per motivazioni diverse, la gara è passata nelle braccia dei rilievi già dal 3° inning.  

 

Nel 4° si registrano sorprendentemente due inusuali errori da parte degli interni, uno di Gurriel che non comporta nessuna conseguenza mentre quello di Swuanson permette agli Astros di segnare un punto su una rotolante che poteva chiudere con un DP. 

 

Continua l’alternarsi dei rilievi sul monte che tengono a freno i due attacchi fino all’8°. Una BB e una fortunosa valida su check swing di Soler contro lo shift posizionano corridori agli angoli. Una volata di sacrificio di Freeman e un non perfetto tiro a casa di Tucker permettono a Swuanson di segnare il punto del 6-1.

 

Alvarez cerca di dare la carica ai suoi aprendo la parte bassa dell’inning con un triplo. Con due eliminati Gurriel batte forte e lungo sul muro a sinistra, pochi centimetri sotto la striscia che demarca il fuoricampo permettendo ad Alvarez di segnare mentre Gurriel s’invola verso la seconda dove viene eliminato su preciso tiro di Rosario ad Albeis. Bisogna proprio dire che agli Astros oggi non ne va bene una! 

 

Il risultato finale è di 6-2 a favore dei Braves. Dopo l’uscita dei due partenti, nove rilievi sono stati utilizzati per portare a termine la gara, 4 per Atlanta e 5 per Houston. Per conseguire questa importantissima vittoria, dopo l’uscita di Morton Atlanta ha dovuto preservare il vantaggio utilizzano i migliori rilievi per 6,2 inning.

 

Nonostante i Braves sembrano avere il vento in poppa, a loro adesso si presenta il problema della rotazione dopo l’infortunio di Morton. Ed è un duro colpo poiché è uno dei settori in cui i Braves sembravano avere un vantaggio nei confronti dell’avversario, ma possono sempre contare sulla loro affidabile flessibilità che li ha portati fin qui. 

 

Non è certamente una situazione in cui Dusty Baker si aspettava di trovarsi, ma se gli Astros vogliono rimanere in corsa, Baker dovrà trovare il modo di far tornare a battere i “Big Three”.

 

Altuve è andato 0x5 con 3 SO, Bregman 0x4 con 2 SO e Correa 0x3 con 1 SO e un arrivo in base per ball. Troppo poco per avere la meglio contro una squadra che sembra avere il vento in poppa. Ma nulla è perduto, gli Astros si sono trovati già in questa situazione altre volte, non ultimo nell’ALCS contro i Red Sox e si è visto di cosa sono capaci quando iniziano a battere. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora prepariamoci a vedere una entusiasmante World Series.

 

Gara 2 è in programma stanotte con inizio alle 2:09 ore italiane. Per Houston salirà sul monte Jose Urquidy mentre per i Braves la palla sarà consegnata a Max Fried.

 

Frankie Russo

 

 Il condensato di Gara 1

Scrivi commento

Commenti: 0