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Far divertire i ragazzi

presentazione di Paolo Castagnini

Quando pubblico un articolo di Tony Abbatine, non posso fare a meno di andare indietro nel tempo dove affiorano i ricordi tra i più belli della mia carriera di dirigente/coach. L'11 febbraio 2005 assieme a mia moglie Giovanna e ad alcuni amici fondammo la Frozen Ropes Verona, con la supervisione di Tony Abbatine, un'esperienza straordinaria che si concluse dopo tre anni. Oggi pubblichiamo questo articolo come sempre molto interessante di Tony tratto da BaseballAmerica e tradotto dal nostro Frankie Russo. Buona lettura.

Ora più che mai con lo sport e la vita in preda a molte restrizioni e linee guida, anche gli sport dilettantistici devono essere pronti per una leggera rivisitazione. Ormai abbiamo assistito a tutto, al bene, al male e a tante stranezze negli sport giovanili. Si passa dall'allenatore tirannico al genitore che non ha mai giocato e che ora è ossessionato a far diventare il proprio figlio un futuro campione.  Di seguito riportiamo alcuni suggerimenti su come ripristinare un po più di normalità e sviluppare giocatori migliori oltre a sviluppare il carattere dei ragazzi in giovani adulti.

ELIMINATE LE STATISTICHE E TROPPI CAMBIAMENTI NEL GIOCO

La preoccupazione per le statistiche, sia tradizionali che quelle più avanzate, non permettono ai giocatori di godersi la loro esperienza e di concentrarsi su ciò che invece dovrebbero essere i loro veri obiettivi: mentalità, preparazione e divertimento. Genitori assenti alla partita che vogliono conoscere le prestazioni del figlio ogni inning possono aspettare anche a fine gara per chiedere come è andata, addirittura meglio sarebbe chiedere se il figlio si è divertito. Ad ogni modo sarebbe sufficiente tenere solo lo score e osservare come si comporta in battuta, sulle basi e in difesa. Risparmiate le statistiche e l’illusione che un giorno potrà guadagnarsi da vivere arrivando a giocare ai più alti livelli.

 

LA MUSERUOLA

I suggeritori dovrebbero limitarsi di parlare eccessivamente e potrete notare quanto più presto i vostri giocatori diventeranno migliori corridori. Insegnate ai ragazzi come utilizzare più gli occhi che le orecchie.  L’intelligenza baseballistica, l'istinto e le buone capacità di anticipare l’azione sono abilità che possono essere sviluppate utilizzando di più gli occhi invece di aspettare il comando del coach, anche se con tutte le più buone intenzioni. Provate a tenere i coach in panchina per qualche inning o evitate che diano suggerimenti che potrebbero si risultare in una vittoria, ma negare al giocatore di valutare le sue doti in tempo reale.  Evitate i segnali e consentite ai ragazzi di prendere le loro decisioni. Applaudite una corsa aggressiva sulle basi anche in caso di eliminazione e impiegate più tempo ad insegnare ai giocatori cosa guardare durante la corsa sulle basi o in difesa, e non cosa ascoltare.

 

EVITATE IL PIU’ POSSIBILE LE SMORZATE

Riservate questa strategia solo per occasioni speciali. Non potete sviluppare fiducia nei vostri giocatori se chiedete di eseguire una smorzata solo perché la squadra avversaria va nel panico e comincia a tirare la palla per tutto il campo. Siamo al discorso di sempre: Insegnate a giocare nel modo giusto e non per vincere. Giocando bene la vittoria diventa una logica conseguenza. Lasciate che i ragazzi si divertano e girino la mazza presto e spesso.  Subire uno strike out sventolando non è poi così negativo. Prendere bene il tempo e guardare la palla il più a lungo possibile dovrebbero essere gli unici consigli da dare in partita.

 

LIMITATE I MONOLOGHI A FINE PARTITA

I ragazzi sono stanchi, magari hanno anche fame e la loro capacità di attenzione è a un livello bassissimo. Riservate le osservazioni relative alla partita per la prossima seduta di allenamento. Prendete appunti durante la gara in modo da poter analizzare i problemi della squadra con calma e quando i giocatori sono in una migliore condizione di prestare attenzione. Limitate il discorsetto post-partita a massimo un paio di minuti e avrete un maggiore livello di concentrazione da parte dei vostri giocatori.

 

LIMITATE I GENITORI A MENO CONSIGLI POSSIBILI

Fate in modo, quando sulle tribune o dietro la rete i genitori tengono eventuali consigli, suggerimenti e considerazioni tra di loro,  che i figli non li sentano e non possano vedere i loro gesti animati, specialmente quando le cose vanno male. Ai genitori va ricordato che chiamare o dare istruzioni ai giocatori in campo può essere solo controproducente. 

SIATE PRUDENTI NELLE VALUTAZIONI

L’eccessiva esaltazione delle prestazioni personali può essere dannosa specialmente a livello giovanile. E’ comprensibile che si voglia vincere sempre e sperare che ogni battitore realizzi una valida ad ogni turno in battuta, ma il messaggio relativo all’impegno in campo e il divertimento deve essere rivolto a tutta la squadra. 

 

LASCIATE CHE SIANO I LANCIATORI A PENSARE

Parlate di strategia prima della gara e discutete di eventuali modifiche tra un inning e l’altro, ma principalmente insegnate al vostro lanciatore il valore del primo lancio strike e l’importanza di espandere la zona con due strike. Non c’è nulla di peggio che interrompere il ritmo di un ragazzo di 12 anni gridando dalla panchina cosa fare se non consigliare di fare un profondo respiro e lascia andare la palla in tutta tranquillità.

 

IL POTERE DELL’IO

Preparate una formula di squadra o una dichiarazione di intenti che invii il giusto messaggio a giocatori e genitori. Ad esempio, incoraggiate i vostri giocatori a seguire la semplice regola dell’IO:

  • Massimo Sforzo in tutto ciò che si fa durante la partita e gli allenamenti
  • Il mio Divertimento si manifesta quando gioco
  • Gestire le emozioni durante il gioco

FOCALIZZATE SULLA DIRITTA E SUL CAMBIO

Saper localizzare la diritta sia a 4 che a 2 cuciture in ogni parte della zona dello strike è la chiave di successo per un lanciatore ad ogni livello. Il cambio dovrebbe essere il secondo miglior lancio di ogni lanciatore. Ad ogni livello si possono ottenere ottimi risultati con un buon cambio quando dietro nel conteggio. Mantenete le strategie semplici per i giovani ed insegnate a non avere paura di tirare strike. 

 

LASCIATE CHE I GIOCATORI INSEGNINO AI GIOCATORI

In passato era così che una nuova generazione imparava a giocare (ndt - aneddoto: Il coach insegna i fondamentali, il giocatore insegna i trucchi per vincere). Va osservato il bravo battitore della propria squadra e va imitato il lanciatore della squadra avversaria per come usa il corpo per lanciare forte. Incoraggiate i vostri giocatori a condividere le loro conoscenze tra di loro e usate l’allenamento come forum per consentirgli di confrontarsi. Rammentate a giocatori e a genitori però, che solo perché un esercizio o un metodo di insegnamento si trova su Twitter o Instagram, non è detto che si adatti sempre a tutti i giocatori.

 


Tony Abbatine è autore di numerosi articoli sullo sviluppo del giocatore ed è stato consulente di diverse squadre della Major League Baseball, di giocatori professionisti e di programmi di baseball e softball del college nell'area della psicologia visiva e della formazione sulla consapevolezza della zona dello strike. Attualmente è professore al St. Thomas Aquinas College di Sparkill, New York, dove insegna psicologia dello sport. È anche il direttore nazionale delle Frozen Ropes.

Il suo sito web è www.tonyabbatine.com   www.frozenropes.com 

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