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Cercare sempre il miglioramento

di Frankie Russo Da MLB.com

Quando ormai si pensa che Mike Trout, il migliore giocatore delle majors, non possa fare nulla per migliorarsi, ecco che diventa ancora più bravo.  Alcuni anni orsono, da parte di alcuni, vi erano delle perplessità se veramente Mike Trout fosse un “five tool player”, ovvero dotato dei cinque elementi fondamentali:  ottimo difensore, braccio potente, rapidità di esecuzione, buon battitore e con potenza, cioè un giocatore completo. Questo perché non aveva un braccio abbastanza potente. E lo ha poi migliorato. Poi si diceva che il suo punto debole era battere fastball alte. E poi si è corretto e ci è riuscito. Dopo aver rubato solo 11 basi nel 2015, Trout promise a se stesso che doveva far meglio. Nel 2016 ne rubò 30.

Non puoi essere considerato il numero uno al mondo se non t’impegni a migliorare, e quest’anno il suo obiettivo era migliorare in difesa. Pur rivedendo le tante “highlight” prese effettuate  negli ultimi anni, le avanzatissime statistiche ancora non lo classificavano tra i migliori difensori, l’unico suo vero difetto. A dir il  vero, al giorno d'oggi vi sono tante di quelle misurazioni che è difficile primeggiare in tutte. Ma Mike Trout è l’eccezione che conferma la regola.

 

Ad un terzo di campionato iniziato, Trout è migliorato in difesa. Le occasioni da prendere in considerazione non sono state però molte e i miglioramenti non sono stati passi da gigante, ma sembra che Trout abbia trovato qualcosa su cui lavorare per essere ancora più bravo.  Ed esistono diverse statistiche che lo confermano.

Cominciamo con Outs Above Average (OAA -Eliminazioni sopra la media) che è una metrica di abilità che mostra quante eliminazioni un esterno ha effettuato rispetto ad altri giocatori, tenendo conto non solo del numero di giocate, ma anche delle loro difficoltà. Trout è passato dal -2 del 2016, al -3 del 2017 al +3 nel 2018; da 86° su 124 esterni a 16° su 103.

 

Il suo Defensive Runs Saved  (Punti salvati in Difesa) è passato da -9 a +6 e l’Ultimate Zone Rating (UZR basata su quante giocate ha effettuato un giocatore e quante palle sono state battute nella sua zona), lo vede passare da -4 a +3. Questi numeri rappresentano un grosso passo in avanti. 

 

Un’altra valutazione si può ottenere eliminando le difficoltà delle giocate e prendendo in considerazione il numero delle giocate. In cima alla lista vediamo Jarrod Dyson, Harrison Bader e Adam Duvall che hanno eseguito con successo il 96% delle opportunità, seguiti da Odubel Herrera 95%, e poi Mike Trout alla pari con Chris Taylor e Albert Almora Jr al 94%. Non bisogna essere profondi conoscitori di statistiche per capire che ogni giocatore vorrebbe far parte di questa lista.

 

Quindi, cosa è cambiato? Lo scorso anno si attribuiva a Trout il fatto che non si erano verificate abbastanza occasioni difficili, ma quest’anno le occasioni sono state pressoché uguali. Ciò che è cambiato in realtà è il suo approccio mentale. Trout ora attacca  ogni palla battuta nella sua zona con la convinzione  di poter effettuare la presa  invece di pensare che sia una presa impossibile come succedeva in passato.  In poche parole il suo approccio è diventato più aggressivo. Ora, non esiste un modo per misurare “l’essere più aggressivo”, ma è interessante notare che prima era un elemento che gli mancava.

 

N.d.r. L'articolo ora prosegue attraverso la spiegazione di video che non si possono riportare sul sito. Consigliamo quindi di aprire una finestra sull'articolo originale cliccando sulla foto sotto per vedere i video e continuare a leggere la traduzione in italiano qui su BOTR

Il video seguente dimostra come lo scorso anno Trout abbia completamente rinunciato a catturare la palla battuta da Kris Davis, difficile si, ma non impossibile. L’azione è stata apostrofata negativamente anche dal cronista.

VIDEO STATCAST: Trout on Davis' double

 

Nel secondo video del 13 aprile scorso invece, si può notare lo sforzo di Trout per catturare la battuta di Paulo Orlando, non dimostrando esitazioni e stendendosi per effettuare la presa, una tra le quattro più difficili da lui effettuate in carriera secondo Statcast.

VIDEO STATCAST: Trout's diving catch

 

Un altro aspetto su cui Trout ha lavorato è stato quello di essere più veloce nell’approssimarsi alla palla. Trout ora assume la posizione di “pronto” appena la palla esce dalla mano del lanciatore in modo da reagire e scattare al contatto invece che rimanere troppo a lungo nella posizione di attesa. E’ un esercizio su cui sta lavorando già dallo spring training. Appena la palla attraversa la zona del piatto, egli è già pronto a scattare, pronto a reagire. Piccole cose che hanno portato grossi vantaggi. Rivedendo alcune clip si può notare la differenza in diverse difficili prese

VIDEO VARI: Trout talks defensive footwork - Trout ranges for a great catch - Trout's running catch on Altuve

 

Un altro aspetto da notare è che Trout raramente effettua prese in tuffo facendo sembrare le stesse di facile esecuzione. Ma questo è dovuto alla sua velocità che lo annovera tra i primi 19 su 450 giocatori. Si ha l’impressione che anche il suo primo passo sia divenuto più veloce, pur tenendo presente che questa statistica è ancora in corso di perfezionamento, ma con una certa approssimazione può rendere l’idea.

 

A beneficiare dei suoi progressi sono ovviamente gli Angels ma tutto torna a favore anche di Trout che continua a mettere su numeri impressionanti e che potrebbero divenire i migliori di tutti tempi.

 

Gli esperti si chiedono già se Trout quest’anno potrà registrare la più produttiva stagione di tutti i tempi.  Secondo FanGraphs, questo record è detenuto da Babe Ruth che lo realizzò nel 1923 quando ebbe una linea in battuta di 393/545/764 e abbastanza valore in difesa da meritarsi un WAR di 15. Per farsi un’idea, solo in quattro stagioni un giocatore ha raggiunto un 13 di WAR, e tutti realizzati da Babe Ruth tra il 1920 e 1927.

 

A 54 gare dall’inizio di campionato, Trout è proiettato verso un WAR di 13,1 che non lo farà conquistare il primato, ma certamente lo renderà il primo, e per il momento unico giocatore a raggiungere tale risultato al di fuori di Babe Ruth, e scusate se è poco. Questo perché Trout oggi come oggi è il migliore giocatore di baseball e perché sta avendo la migliore stagione della sua carriera.

 

Ed è perché la difesa ha il suo valore. E’ perché Trout ha individuato uno dei suoi piccoli punti deboli  e si è impegnato per migliorarsi. E lo ha fatto, come d’altronde lo  ha sempre fatto anche in passato.

 

Frankie Russo

 

 

 

 

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