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E' responsabilità del coach

di Frankie Russo

da baseball excellence 

Devi insegnare con dedizione. Devi insegnare ad ascoltare. Devi conoscere come insegnare ai bambini di sei, di sette e di otto anni. Devi saper insegnare anno dopo anno. Devi insegnare con molta accuratezza. Sono concetti che devono echeggiare nelle tue orecchie, prima che sia troppo tardi. Quante volte assistiamo ai ragazzi lasciati al loro destino in campo, senza una guida, gironzolando distrattamente e poi si ode sempre la stessa frase: Sono solo ragazzini, lasciali divertire!

Non è così che funziona, è responsabilità del coach, è lui che impone il ritmo, è lui il loro modello, è lui il leader, è lui l’insegnante, è lui l’istruttore. Mai più azzeccate sono state le parole di Tony Gwynn: "C’è un solo modo per giocare a baseball, ed è nel modo giusto". Il coach è responsabile per insegnare nel modo giusto. Sul campo, sia durante gli allenamenti che durante le gare, è il coach il vero responsabile dei comportamenti dei suoi giocatori. Non c’è nulla di peggio che vedere i ragazzi sul campo con comportamento non idoneo e il coach che scuote le spalle come per dire: Sono ragazzi, basta che si divertano. Se il coach vuole insegnare il rispetto per il gioco, allora ha degli obblighi ben precisi.

I ragazzi, in quanto tali, possono agire in modo imprevedibile ed è dovere del coach intervenire per fissare il giusto ambiente d’insegnamento e fermezza sul campo. Disciplina non è una parolaccia. Disciplina si relaziona con ordine, controllo e moderazione. Tutto il gruppo dei coach deve essere in sintonia.

 

Se ci sono giocatori le cui casacche sono fuori i pantaloni, non deve essere un solo coach, ma deve essere l’intero staff ad intervenire, a cominciare dal capo allenatore. Queste forme di interventi potranno tornare utili durante le gare e anche nella vita di tutti i giorni. E’ troppo facile girare gli occhi dall’altra parte e restare indifferenti, far finta di niente e non intervenire.

 

Sfortunatamente è quanto troppo spesso genitori e insegnanti fanno. Di conseguenza i ragazzi sono lasciati a se stessi e assumono un comportamento negativo. Avere troppi di questi casi in una squadra diventa un problema difficile da gestire, e state certi che questi ragazzi faranno di tutto per portare la squadra al loro livello. Vi sono molte cose che deve fare un coach per creare una squadra vincente, e l’insegnamento deve essere una priorità.

 

Insegnare

Insegnate affinché i ragazzi arrivino all’allenamento e alle gare in tempo.

Insegnate loro il rispetto. Oltre ad insegnare il rispetto per i compagni, il coach deve insegnare anche il rispetto per il gioco e per se stessi. I vostri ragazzi devono essere dei veri sportivi, non devono usare un linguaggio sconveniente, imbrogliare o litigare.

Insegnate loro la differenza tra una giocata aggressiva e una cattiva. Una giocata aggressiva significa giocare rispettando le regole con l’intento di vincere e fare il proprio dovere. Il coach deve essere un modello. Non esagerate nell’aggredire e contestare in continuazione le decisioni arbitrali.

 

 

Ciò che si vede, si fa

Fungere da modello è un concetto fondamentale. Ci sono stati studi sulle scienze comportamentali al riguardo che dimostrano come le persone possano essere facilmente influenzate. Un individuo può essere condizionato semplicemente osservando altri individui. Tre sono gli elementi che portano a questo risultato.

 

Primo, perché le persone sono facilmente influenzabili osservando semplicemente ciò che fanno gli altri. Si possono acquisire nuove idee e abitudini.

 

Secondo, fungere da modello sembra essere il modo più semplice per le persone per acquisire nuove abitudini. Quando ci troviamo in una situazione insolita, la prima cosa che facciamo è osservare ciò che fanno gli altri.

 

Terzo, il processo richiede pochissimo impegno da parte dell’osservatore. Infatti, la modellazione è più veloce se si copia il modello piuttosto che cercare di capire tutto ciò che sta succedendo ".(Bandura, A. -1977).

E qui sorge il problema. Un giovane vede, o gli sembra di vedere un giocatore in televisione fare qualcosa che gli piace e subito cerca di imitarlo appena si trova sul campo. Quanti ragazzi hanno cercato di copiare lo stile di Gary Sheffield nell’oscillare la mazza a modo di tergicristallo? Quanti giovani hanno cercato di imitare lo stile e il ritmo di battuta di Ken Griffey Jr o, peggio ancora, copiare il suo modo di indossare il cappello al contrario? Se il coach permette ai propri giocatori di imitare ciò che vedono fare agli altri, allora si stanno sottraendo alla loro responsabilità di coach. Oggi si vive in un’era di troppa permissività, e consentire ai giocatori una eccessiva autogestione significa venir meno al proprio ruolo di insegnante.

 

La filosofia del coach deve essere l’insegnamento e spesso i giovani sono in disaccordo poiché vogliono emulare i loro idoli. E allora perché non imitano il loro coach? Forse perché sta cercando di insegnare qualcosa di troppo difficile. E’ molto più semplice imitare il successo senza dover passare attraverso il doloroso processo di un corretto apprendimento di un esercizio di baseball.

 

Mai arrendersi e i bravi coach non lo fanno mai.

Volete sapere come giudicare un coach? Osservate come parla con i giocatori, se occhi e orecchi sono tutti rivolti a lui, allora sarà un buon insegnante, comunicatore e mentore. Quando il coach parla senza passione, vedrete i ragazzi distratti e che parlano tra di loro. E non fa nessuna differenza che sia un’aula scolastica o un campo di baseball.

 

Quindi, se avete scelto di fare il coach, allora, oltre ad indossare la vostra splendente uniforme, assumete anche le vostre responsabilità.

 

Frankie Russo

 

 

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Commenti: 5
  • #1

    Paolo (giovedì, 01 marzo 2018 11:05)

    Ecco! questo è l'articolo più importante per i coach.

  • #2

    Pino (sabato, 03 marzo 2018 11:16)

    Concordo con l' articolo dell'amico Frankie....ma anche per giocatori niente male.

  • #3

    Domenico (martedì, 06 marzo 2018 20:53)

    Piccola lezione di vita! da vecchio Lupo che sei, caro Frankie.
    Tanti dei ns presunti coach avrebbero molto da imparare........ prima di insegnare.
    Colgo l'occasione per Augurare Buon Compleanno al mio amico Frankie.

  • #4

    Frankie (mercoledì, 07 marzo 2018 09:00)

    Grazie per le genitili parole...e per gli auguri. Peccato che tanti articoli apprezzati da molti non trovano maggiore risonanza.

  • #5

    domenico (giovedì, 08 marzo 2018 20:22)

    Frankie, fregatene dell'indifferenza altrui.
    Considera ogni tuo articolo come una valida, non so se riuscirai a vincere la tua partita, ma farai capire che sei uno tosto. E poi vedrai .....il tempo è galante.