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Ciò che non sappiamo sulla meccanica del lancio - 1^ parte

di Frankie Russo

libera traduzione da drivelinebaseball.com

La meccanica di lancio è forse l’argomento più complesso nel mondo del baseball. Per molteplici ragioni, essa viene spesso semplificata fino al punto di perdere interesse.  In questo articolo analizzeremo alcuni aspetti che influenzano la meccanica e come noi intendiamo insegnare la meccanica, perché noi non la vediamo e né la insegniamo nel modo tradizionale. Nella prima parte della serie spiegheremo alcuni fattori che influiscono sulla meccanica di lancio e che spesso sono trascurati perché non si sa che esistono.

 

Prima esamineremo le differenze tra lanciatori destri e lanciatori mancini. Secondo esamineremo aree che sono trascurate quando si parla di meccanica di lancio poiché non si sa esattamente come queste aree influiscano sulla meccanica. Inoltre tra tutti i fattori a cui faremo cenno, che influiscono sulla meccanica, ce ne sono alcuni che coach e  giocatori non possono cambiare.  Niente di ciò che diremo può garantire l’assenza d’infortuni, ma il nostro intento è di far capire ai coach e ai giocatori la complessità  nel discutere la meccanica di lancio. 

 

Differenza tra lanciatori destri e mancini

Circa il 10% della totale popolazione è mancino. Tuttavia, essere mancino nel baseball è un grande vantaggio, e circa il 30% dei lanciatori è mancino.  È interessante constatare che due studi hanno voluto esaminare se, e quali fossero le differenze di biomeccanica, cinematica e cinetica tra i due tipi di lanciatori.

 

Il primo studio, Throwing Arm Dominance in Collegiate Baseball Pitching: A Biomechanical Study, ha preso in esame 28 mancini e 28 destri, divisi per età, peso, corporatura e velocità.

L’altro studio, Biomechanical Differences Between Left- And Right-Handed Baseball Pitchers, ha preso in esame 26 lanciatori e anch’essi sono stati suddivisi per età, peso, altezza e velocità.

 

Entrambi hanno trovato una varietà di differenze tra i due tipi di lanciatori, ma uno in particolare ha attratto particolare attenzione.

Simili alle ricerche di Werner del 2010, gli studi hanno rilevato che non vi sono differenze nella rotazione interna tra il braccio dominante e non dominante dei mancini, mentre vi è una rimarcata riduzione (13%) tra il braccio dominante e non dominante dei lanciatori destri.

 

Perché ciò è importante? Perché ha confermato senza ombra di dubbio che esistono differenze tra destri e mancini, e queste differenze proteggono i mancini dal perdere la passiva rotazione interna dopo il tiro. 

 

Fino a pochi anni fa, la perdita di rotazione interna, a volte chiamata GIRD,  era ritenuta la causa di molti infortuni. Oggi è considerata una relativa normalità perché dopo il tiro, i lanciatori spesso perdono la rotazione interna e guadagnano la rotazione esterna. (Come tutto nel mondo della scienza, queste rivendicazioni possono sempre essere cambiate a seguito di maggiori informazioni).

 

Il fatto che i lanciatori guadagnano rotazione esterna e perdono rotazione interna è stata documentata e ora ben accettata. In sostanza si è potuto rilevare che il corpo mantiene 180 gradi di rotazione, e si pensa ora che la perdita di rotazione interna non sia la causa di infortuni, ma piuttosto un cambio drastico nel raggio totale della movimentazione che risulta la vera causa.

Ad ogni modo, entrambi gli studi hanno rilevato significanti differenze solo nella rotazione interna del braccio dominante di tiro e non nel raggio totale di movimento.

Questi dati confermano i risultati di Werner del 2010 e probabilmente indicano che le differenze biomeccaniche tra lanciatori destri e mancini potrebbero essere maggiormente protette dalla deficienza della rotazione interna gleno-omerale per i lanciatori mancini.

 

Questo è inusuale quando lo si paragona al numero di studi che dimostra come atleti che perdono la rotazione interna guadagnano la rotazione esterna all’atto di lanciare. 

Sarebbero queste differenze confermate se gli studi di cui sopra fossero stati suddivisi tra destri e mancini? Questo non lo sappiamo.

La rotazione passiva interna non è stata l’unica differenza rilevata da entrambi gli studi.

Infatti, è stato rilevato che lanciatori mancini hanno meno abduzione gleno-omerale orizzontale al momento del contatto del piede a terra, mentre allo stesso momento hanno maggiore flessione del gomito.

 

Quindi, è stata rilevata una differenza passiva del raggio di movimento e di meccanica tra lanciatori mancini e destri.

Quale ne potrebbe essere la causa e cosa comporterebbe nell’allenamento o in fase di riabilitazione?

Potrebbero le differenze derivare da una diversa meccanica, o da quelle piccole diversità strutturali,  o da entrambe?

 

Potrebbe l’anatomia essere la vera ragione?

Ipotizziamo che vi siano delle differenze anatomiche che contribuiscono a fare la disuguaglianza, e che esse derivano dal fatto che la conformazione del corpo non è sempre simmetrica. 

 

Se entriamo nei particolari dell’anatomia, rileviamo che il cuore è posizionato dalla parte sinistra del corpo, e la parte destra del diaframma è più a forma di cupola a causa della sottostante presenza del fegato, e ciò comporta che la parte destra del diaframma sia più forte. Questo perché la forma a cupola trovasi in una posizione migliore per un ottimale utilizzo della sua funzione, aiutando a gonfiare i polmoni e conseguente respirazione.  

 

Queste differenze fanno si che, proprio a causa di questa asimmetria,  la costola sinistra spinge maggiormente verso l’esterno. Questo spostamento del diaframma spiegherebbe come sia possibile respirare più facilmente da una parte del corpo anziché dall’altra.  Ed è ciò che avviene nel baseball. I giocatori generalmente si spostano sul fianco destro liberando la parte sinistra delle costole.

 

Possono queste differenze, così minuziose come sono, essere messe in relazione agli studi sopra citati? Possono queste piccole differenze essere motivo di altre differenze tra destri e mancini?

Ovviamente queste tesi sono solo ipotizzabili, ed in effetti non vi sono motivi certi che determinano queste differenze.

 

In conclusione però, queste diversità sono sufficienti affinché futuri studi possano suddividere lanciatori destri dai mancini, e conseguentemente potrebbero scaturire nuove idee   per la preparazione e/o riabilitazione a seconda se sono destri o mancini. È importante rilevare che le vere ragioni che differenziano i destri dai mancini sono ancora lontane dalla soluzione. 

 

Segue

 

Frankie Russo

 

 

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