
La piacevole nota di Francesco Zagaglia inerente la splendida ballata “All The Way”, giustamente da ascoltare dinnanzi ad un camino acceso ed una buona dose di Four Roses, riporta alla ribalta il grande compositore e paroliere Eddie Vedder ed ancor più la sua passione verso il baseball ed i Chicago Cubs, vincitori lo scorso anno delle World Series. In ordine cronologico è questo l’ultimo inno romantico e risolutivo dei fans di questa franchigia soggetta incredibilmente alla sindrome del numero 9. Infatti la loro prima ballata “Between You and Me “ risale al 1908 dopo il loro primo trionfo nella World Championship e scritta e musicata per esaltare le prodezze di Johnny Evers e Joe B. Tinker. Da allora ne sono seguite molte altre, ma di queste se ne parlerà in seguito. La sindrome? Primo campionato vinto: 1908 = 9; secondo campionato vinto: 2016 = 9; intervallo degli anni tra i due successi: 108 = 9; anno in cui fu presentata al pubblico “All The Way”: 2007 = 9.
Dunque il baseball nel suo specchiato supporto sociale non poteva non divenire anche oggetto e soggetto in quel popolare segmento inerente topici momenti degli acclamati beniamini dei diamanti ben delineati da parole e musica orecchiabili e da cantare o fischiettare durante il giorno. O sulle gradinate degli stadi.
Sorvolando per ora su “Take Me Out To The Ball Game”, canzone divenuta suo malgrado dal 1908 l’inno nazionale del baseball statunitense e rintracciabile nel vasto mondo musicale nell’interpretazione di oltre 75 artisti tra cui il memorabile tip tap di Frank Sinatra e Gene Kelly nel 1949, la melodiosa voce di Bing Crosby nel 1960, l’avvolgente sinfonia della prestigiosa Boston Pops Orchestra diretta da Arthur Fielder nel 1963, l’incalzante ritmo di Bruce Springsteen nel 1982 e dello stesso Vedder nel 2016 durante l’ormai cesellata icona delle World Series 2016, ci soffermiamo ad ascoltare la ballata “Joltin’ Joe Di Maggio” scritta da Alan Courtney e musicata da Ben Homer nel 1941 e quella “I Love Mickey” ispirata da Mickey Mantle nel 1956 e scritta e musicata da Teresa Brewer, Ruth Robert e William Katz.

Era il 1941 quando Joe Di Maggio vinse la palma di miglior giocatore (MVP) in virtù di una media di 125 RBIs, 30 fuoricampo e realizzando quell’incredibile striscia di 91 battute valide in 56 partite consecutive cancellando di fatto la tenuta dell’incomparabile Ted Williams.
La sua simpatia, la grazia del gesto e la sua applicazione catturarono la fantasia dell’intera nazione.
Giudicato come l’unico giocatore capace di realizzare uno spettacolare show, il grande Joe Di Maggio, che riuscì a riempire anche non poche pagine della cronaca rosa per via del suo matrimonio con Merylin Monroe, e non poteva essere diversamente, viene ancor più esaltato dagli autori della canzone quando precisano che egli, tuttavia, non fosse altro che “solo un uomo e non un mostro” (he’s just a man and not a freak).
Qui sotto la ballata Joltin Joe DiMaggio

Il 1956 invece fu l’anno di Mickey Mantle. Valutato da un magico scout mentre giocava con la squadra del suo liceo, Mickey fu subito messo sotto contratto dalla franchigia degli Yankees e dal suo debutto a 19 anni, nel 1951, sino al suo abbandono, nel 1968, sostituì inizialmente e ricoprì per 18 anni in modo memorabile quel ruolo che era stato proprio di Joe Di Maggio.
Nel 1956 dunque, quando vinse la tripla corona dei battitori nell’ambito dell’American League e premiato come miglior atleta dell’anno dai giornalisti specializzati dall’Associated Press, la sua figura di ragazzo d’oro del baseball, la sua giovanile timidezza e soprattutto la sua muscolatura, furono immortalate da una significativa canzone che fece sognare non poche fanciulle in specie quando recitava “mi piacerebbe essere come una pallina ed essere presa al volo direttamente tra le sue braccia” (I’d like to be a fly ball and pop into his arms-oo) .
Un passaggio ideale tra due grandi che ora vegliano nella Hall of Fame ma questo è solo il primo approccio del coinvolgimento del baseball tra le note musicali. Poichè la storia continua…
Michele Dodde
Sotto la ballata "I love Mickey"
Più sotto ancora i testi delle due canzoni
Joltin’ Joe Di Maggio
He started baseball’s famous streak,
That’s got us all aglow,
He’s just a man and not a freak,
Joltin’ Joe Di Maggio.
Joe Joe Di Maggio,
We want you on our side.
He’ll live in baseball’ hall of fame,
He got there blow by blow,
Our kids will tell their kids the name:
Joltin’ Joe Di Maggio.
(We dream of Joey with the light brown bat).
Joe Joe Di Maggio,
We want you on our side.
Tied the mark at forty four,
July the first you know
Since then he’s hit a good twelve more
Joltin’ Joe Di Maggio
Joltin’ Joe Di Maggio
We want you on our side
Now they speak in whispers low
Of how they stopped out Joe
One night in Cleveland, oh oh oh
Goodbye streak Di Maggio
Joe Joe Di Maggio
We want you on our side
Coast to coast that’s all you hear
Of Joe the one-man show
He’s glorified the horsehide sphere
Joltin’ Joe Di Maggio
Joe Joe Di Maggio
We want you on our side
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I love Mickey
I love Mickey! (Mickey who?) The fells with the celebrated swing.
I love Mickey! (Mickey who?) The one who drives me batty every spring.
If I don’t make a hit with him, my heart will break in two.
I wish that I could catch him and pitch a little woo-oo!
I love Mickey! (Mickey who?) Mickey you.
I love Mickey! That’s woo-oo.
I love Mickey! Mickey Mantle I love you.
I love Mickey (Mickey who?) His muscles are a mighty sight to see.
I love Mickey (Mickey who?) The one I want to steal right home with me.
I’d sacrifice most anything to win his manly charms.
I’d like to be a fly ball and pop into his arms-oo!
I love Mickey! (Mickey who?) Mickey you.
I love Mickey! That’s who-oo
I love Mickey! (Not Yogi Berra?) Mm Mm I love you.
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