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Ancora sulla raccolta di una rimbalzante

Piedi aperti, sinistro un po' avanzato, mani e guanto in avanti e a terra. Questa è la perfetta posizione di raccolta di una rimbalzante. Così la possiamo descrivere, perché così ce l'hanno insegnata e perché così noi la insegnamo. Così è anche perfettamente rappresentata nella foto da un grande campione qual'è Tulowitzki shortstop dei Colorado Rockyes. Come scritto l'altra volta però questo non è altro che un fotogramma di un movimento complesso.

 

Prima considerazione:

Questa sarà una posizione che insegneremo ai nostri ragazzi durante degli esercizi, ma mai durante un allenamento vero di raccolta di una rimbalzante. Perché? per il semplice motivo che i nostri ragazzi impareranno una posizione statica di un fondamentale che statico non lo è per niente.

 

Seconda considerazione:

Dopo che la palla entra nel guanto cosa si fa? Mani al petto? Assolutamente no! E' forse sbagliato? Sbagliato non proprio, ma lo possiamo definire superato.

Come i piedi si devono portare al più presto in posizione, così anche le mani devono portarsi in posizione di tiro. Ecco allora che contemporaneamente ai piedi che si muovono come già descritto in altro articolo, le mani con un leggero arco si porteranno alla spalla di tiro.

 

Il tutto va fatto assolutamente in modo dinamico e mai statico.

 

 

Scritto da Paolo Castagnini

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Commenti: 1
  • #1

    Franco Ludovisi (martedì, 10 aprile 2012 09:33)

    Nel 1986 ho avuto, a Modena, la collaborazione tecnica di Greg Zunino.
    Fra le varie tecniche che mi dimostrò c'era anche quella della presa della palla a terra:
    tecnica corredata da appunti scritti ben precisi.
    In una delle fasi degli esercizi di presa gli appunti recitavano:
    "Dinamicamente: il guanto con la palla viene coperto dalla mano destra (la bocca del coccodrillo) ed insieme vengono portati verso l'ombelico".
    Ma quando poi si trattava di eseguire il movimento in scansione la prima fase della presa veniva effettuata con lasola mano guantata e la destra posizionata dietro la schiena per cui era necessario addirittura appoggiare il guanto con la palla contro l'ombelico, se volevi tenerla.
    La fase successiva imponeva la presa a due mani a coccodrillo.
    Questo particolare del portare la palla all'ombelico non mi convinceva troppo.
    Più avanti nel tempo, guardando una partita registrata degli Yankees, mi venne voglia di vedere se Derek Jeter applicava questa tecnica e riguardai le azioni di presa e tiro che lo coinvolgevano al rallentatore, fotogramma per fotogramma.
    Risultato: con mio grande stupore Jeter per un attimo portava le mani con la palla esattamente verso l'ombelico!