Racconto di Michele Dodde
Il tempo ed il luogo ormai gli erano familiari, quel diamante poi era diventato una sua seconda pelle per come conosceva ogni filo d’erba rasato e quella terra rossa più volte nemica nei rimbalzi. Tuttavia sentiva che quella sera poteva e certamente doveva essere una sera diversa e straordinaria, anzi la sera da ricordare poiché in quella sera si giocava la gara ultima e decisiva di un campionato scosso sempre da una classifica molte volte resa incredula per via della leadership. Le premesse poi c’erano tutte: la squadra che girava a mille, un pubblico amico e la scelta caduta su di lui quale lanciatore partente.
Articolo tratto da ESPN.com
All’inizio di ottobre un giornalista sportivo disse a Theo Epstein, presidente dei Cubs, che Jake Arrieta aveva buone possibilità di vincere il Cy Young Award. Ora è ufficiale, Arrieta si è aggiudicato il premio classificandosi davanti al duo dei Dodgers Zack Greinke e Klayton Kershaw, mentre Dallas Keuchel degli Houston Astros ha vinto il premio per l’American League. Non c’è stato nessuno tocco magico nel successo di Arrieta nel passaggio da Baltimore a Chicago, la verità è che è stato un insieme di talento, duro lavoro, confidenza in sé stesso e un buon supporto da parte dei coach.
Articolo tratto da ESPN.com
Era il 5 maggio 1998 e Kerry Wood aveva appena eliminato 20 avversari al piatto, aveva appena 20 anni, era la sua quinta apparizione per i Chicago Cubs e aveva appena sconfitto gli Houston Astros, una delle migliori squadre in battuta di quell’anno. Qualcuno attribuì il successo al fatto che era una giornata nuvolosa e gli Astros non riuscivano a vedere bene la palla, ma lo stesso si potrebbe dire per i Cubs.
La storia del baseball raccontata attraverso i fumetti. E' stato questo l'intento di Michele Dodde quando all'inizio di questa estate 2015 mi inviò la sua prima parte pubblicata qui sul sito Baseball On The Road. Ne seguirono altre cinque per un totale di sei.
Partendo da Schulz con il suo Linus per passare poi a Walt Disney con Paperino e Topolino con guanto e mazza e poi Superman, Tommy la stella dei Giants e molti grandi campioni quali Babe Ruth, Lou Gehrig, Yogi Berra, ecc. tutti disegnati dai grandi artisti del 900 per divertire i ragazzi e non solo.
Ma non mancano i fumetti italiani ad esempio con la striscia Casa Base disegnata dal duo Sauro Pasquini e Fabio Borselli. Insomma una carrellata sulla storia del baseball raccontata dai fumetti che Michele Dodde ha voluto regalarci.
Oggi a grande richiesta ecco un opuscolo di 16 pagine in pdf da scaricare, stampare e mettere nella vostra libreria, che raccoglie tutte le sei puntate.
Buon divertimento!
Articolo tratto da ESPN.Com
Molte sono le motivazioni per cui Joe Maddon dei Chicago Cubs è stato eletto Manager of the Year della National League, ma su tutte spicca la seguente definizione: "I Cubs sono stati la prima
squadra a schierare quattro giocatori al di sotto dei 23 anni nelle gare di playoff sin dal 1966 quando lo fecero i Baltimore Orioles". Il fatto è che le squadre giovani spesso non vincono
tanto, è richiesto tanto impegno e la fase d’insegnamento è molto lunga. Ma i giovani hanno brillato sotto la guida di Maddon. Non è solo ciò che Maddon trasmette, ma è come lo trasmette con
l’utilizzo delle parole giuste al momento giusto.
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Se Dick Fosbury si fosse presentato ad un esame da tecnico illustrando il salto in alto dorsale lo avrebbero di certo bocciato, ma quella tecnica in seguito cambiò per sempre il modo di saltare.
Se fossimo rimasti al caricamento compatto, i lanciatori probabilmente non avrebbero mai superato le 90 miglia.
Se migliaia di coach nel mondo non avessero analizzato, spacchettato e testato gli aspetti della battuta non saremmo arrivati alle attuali tecniche. Questo significa che ciò che è ritenuto giusto e corretto oggi potrebbe non esserlo domani.
L'ultimo corso di baseball pitching coach organizzato dal CNT, sono stati presentati aspetti innovativi della meccanica di lancio in particolare sulla salvaguardia del braccio dei giovani lanciatori. Si parlò inoltre psicologia, motivazione e preparazione atletica. All'esame finale si presentò circa il 30% e di questi una parte fu bocciata.
Chi erano gli esaminatori? Alcuni di loro nemmeno avevano partecipato al corso.
Articolo tratto da Maxime.com
Quando dagli altoparlanti fu annunciato il suo nome, furono ben pochi ad accogliere Bruce Rondon con un applauso, certamente molto meno di quello riservato ai suoi compagni più famosi. Era il 2012, in occasione dell’All Star Game dei futuri prospetti, competizione che vede sulle scene i più promettenti prospetti delle minors che non sono ancora apparsi nelle majors. Ma Rondon era sicuro che, una volta salito sul monte, avrebbe avuto anche lui la sua buona porzione di applausi.
Articolo tratto da
Che i Royals si siano meritati il titolo di Campioni non ci sono dubbi, che abbiano giocato alla perfezione in tutti i reparti è un altro dato di fatto, e che siano riusciti ad avvantaggiarsi dei chart dei loro scout è un altro insindacabile elemento a loro favore. Ma siamo sicuri che gli avversari non abbiano commesso delle imperfezioni o che non siano riusciti a sfruttare a pieno le loro potenzialità? Noi abbiamo trovato un articolo dove sono state messe sotto il radar più le debolezze mostrate dagli avversari che le virtù dei Royals. Come in ogni opinione, si può essere d’accordo o meno, in toto o in parte, ma abbiamo ritenuto interessante portare alla luce queste osservazioni.
Lo sviluppo o le idee di particolari opportunità nascono, in special modo negli Stati Uniti, dallo studio di quell’indiscutibile senso algido dei numeri che ha sempre fortemente affascinato le teorie oggettive della statistica. Già alla fine dell’ottocento la sua applicazione in campo teorico ha movimentato più di qualche interesse legato alla programmazione ed agli investimenti. Di poi il suo uso si è generalizzato ed introdotto in ogni campo che potesse investire in modo razionale il campo sociale ma anche in altri, tra cui quello sportivo, per calibrare e determinare parametri di giudizi e di interpretazioni.
Articolo tratto da Sports Illustrated
Le grandi prestazioni dei giocatori sono spesso conseguenza dell’apporto di chi lavora dietro le quinte.
Di come i Royals hanno vinto le World Series sul campo è stato detto in tutte le lingue. Una squadra che in attacco registra la più bassa percentuale di strike out e che mette la palla in gioco specialmente nei momenti cruciali con corridori in base; aggressiva e allo stesso tempo intelligente nella corsa sulle basi; con dietro al piatto il migliore ricevitore della lega; un due volte Gold Glove in prima base; una coppia di middle infielders tra le migliori della lega; un terza base che finalmente ha reso secondo le aspettative; con due tra i migliori esterni sul mercato; costanza e potenza dal ruolo di DH; velocità in panchina che torna sempre utile nella parte finale delle gare; e lo si ripeterà fino alla noia, un bullpen che non lascia scampo a nessuno.
Categorie Giovanili Baseball: Cambiare si può?
Questo è il titolo dell'ultimo intervento sul sito internet di ChangeUp2016.
L'articolo scritto a più mani dallo staff di ChangeUp descrive in modo semplice gli aspetti di criticità della più importante categoria del baseball giovanile: l'Under 21
Si sono concluse da poco più di un mese le finali più discusse degli ultimi anni: La finale a quattro squadre. Non so chi abbia avuto l'idea di proporre una tale formula, ma credo sia stata la peggiore mai disputata.