Nell'articolo di ieri in cui il pitching coach Todd Linklater trattava la valorizzazione dei suoi giocatori, l’autore menzionava che c’erano tanti esercizi su cui far lavorare il proprio atleta, tra cui quello dell’asciugamano, o del fazzoletto, come meglio si vuol chiamare.
Nella traduzione è stato deliberatamente omesso in quanto l’utilizzo è oggetto di contrastante filosofia d’insegnamento.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: The Process of Development
N.d.r. Ho trovato questo articolo estremamente interessante e ho chiesto a Frankie Russo la cortesia di tradurlo.
Spesso si pensa agli Stati Uniti come "possibilità di prendere e gestire i migliori giocatori" In realtà come racconta Todd Linklater, che al tempo dell'articolo era pitching coach alla University of Dayton, il compito loro è di valorizzare ciò che si ha. Sembra un concetto scontato, ma in realtà lo è meno di quello che si pensa. Leggete l'articolo e troverete spunti molto interessanti.
Valorizzazione è la chiave del successo per il baseball all’University of Dayton che è tra le migliori della Atlantic 10 Conference. Ci troviamo sempre in una lotta impari nel reclutamento di giocatori poiché schiacciati tra altre due importanti Conference, la Big Ten e Mid-American.
In questo scenario abbiamo compreso quale fosse l’importanza del “processo di valorizzazione” dei nostri giocatori ai fini del nostro successo.
Traduzione dall'articolo su ESPN dal titolo: Strange But True feats of 2014
4^ parte
Leggi la 3^ Parte
I 10 più strampalati eventi del 2014
Qual è stata la prima squadra a perdere 10 partite consecutive? I campioni in carica Boston Red Sox. Non succede molto spesso.
Gli Yankees invece hanno perso tre gare casalinghe consecutive contro tre squadre diverse. Neanche questo succede molto spesso.
5^ parte
Ma andiamo con ordine
Nel periodo 1898 – 1910 i film interessanti con il baseball furono 12 tra cui il celebre “His last Game” (1909), girato con una sola bobina da 10 minuti circa con la regia di Harry Solter e prodotto dalla Independent Moving Picture Co. Questo breve corto, per intensità e trama, è stato inserito nel 2007 dalla Kiko International in una antologia del Baseball in DVD dal titolo “Reel Baseball - Baseball Films from the Silent Era”.
La condizione ideale per l'insegnamento di un fondamentale è avere un buon giocatore che lo dimostra nel momento in cui viene spiegato. Ecco allora che approfittando delle vacanze di mio figlio Federico ho pensato di produrre dei video su alcuni fondamentali degli interni. Complice la bella giornata di sole il 7 Gennaio ci siamo recati in un campetto in sintetico nel quartiere di San Felice in Verona (vicino allo stadio Gavagnin). Piccola curiosità, quello che si vede sullo sfondo è il Forte Preara o Werk John, un forte austriaco (1860) intitolato al barone Franz von John (1815-1876), cavaliere dell'Ordine di Maria Teresa d'Austria.
N.d.r. Nella giornata di ieri 25 Gennaio si è insediato ufficialmente il nuovo Commissioner della MLB Rob Manfred o Manfredi come amano chiamarlo gli Italo/Americani per le sue chiare origini italiane.
Abbiamo chiesto all'instancabile Frankie Russo di tradurre la sua lettera rivolta ai tifosi della MLB, ma che tocca particolarmente i genitori e i ragazzi della Little League e i rapporti internazionali.
E' una lettera con la volontà di migliorare lo sviluppo del nostro sport e la pubblichiamo tradotta in italiano nella speranza che sia di buon auspicio anche qui nel nostro paese.
Per chi la volesse leggere in originale in inglese, questo è il link
Buona lettura
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: Flat Ground vs. Mound Work
N.d.r. Se un lanciatore debba tirare sempre dal monte oppure no è un tema assai dibattuto anche negli Stati Uniti.
Ecco il parere di Rob Smith pitching coach della Creighton University.
E’ sempre oggetto di discussione se un lanciatore, durante la sua formazione, debba tirare di più dal monte o in piano. Ogni giorno i pitching coach si avvalgono di molti e vari esercizi
nell’intento di migliorare la meccanica e i lanci dei loro lanciatori. Un grosso punto interrogativo è rappresentato dal fatto se il lavoro va svolto dal monte o in piano. Alcuni sostengono che
lanciando troppo dal monte può causare più stress al braccio. La tesi non è sbagliata qualora il lanciatore tirasse al massimo ogni volta che sale sul monte. La verità è che un lavoro di
qualità dal monte può essere svolto anche ad una intensità inferiore al 100%. Quando un lanciatore lavora in piano, generalmente l’intensità è al 75%, quindi, perché non fare lo stesso
dal monte?
4^ parte
Allora, a scorrere il mio personale censimento, a partire dal 1898 e sino ad oggi, i film che hanno interessato direttamente il baseball sono stati ben 226 ma è intuitivo che a questo elenco mancano sia quelli che hanno avuto il baseball come sfondo dioramico ( tra questi però mi piace ricordare il film italiano “Teresa la Ladra” interpretato dalla grande Monica Vitti e quell'hard boiled statunitense "Una Pallottola Spuntata" (1988) dove il regista David Zucker valorizza al meglio la dinamica di un effervescente Leslie Nielsen nei panni di un plate-umpire fortemente da cineteca), sia quelli realizzati con cartoni animati, sia i sequal televisivi, sia i musical o commedie teatrali di cui, se del caso, se ne potrà parlare in seguito.
Traduzione dall'articolo su ESPN dal titolo: Strange But True feats of 2014
3^ Parte
I più strani ma veri episodi dei lanciatori
Difficile dire quale sia stato l’episodio più strambo successo a David Price nel 2014: Il fatto che abbia concesso nove valide consecutive contro gli Yankees, o quando, al suo ritorno al Tropicana Field per la prima volta dopo essere stato ceduto ai Tigers, concesse una sola valida nel primo inning e perse la partita?
Traduzione dall'articolo su mlb.pirates.com dal titolo Dreamcatcher: Holdzkom takes long road to bigs
n.d.r. Ho chiesto a Frankie Russo di tradurre questo breve articolo su John Holdzkom perché trovo la sua storia ricca di stimoli per i giovani che non vogliono rassegnarsi, qualsiasi sia il livello e il traguardo da raggiungere.
Buona lettura
Il rilievo dei Pirates arriva al successo dopo aver superato tanti ostacoli. John Holdzkom non sa nemmeno lui quante volte è stato rilasciato. “Cinque, forse sei”, dice Holdzkom, un signore alto di poche parole. Ma di certo non ha dimenticato quello più mortificante.
3^ parte
Dopo Casey, è Babe Ruth il personaggio più gettonato nei vari film. Anzi a dirla tutta egli fu attore principale in ben tre film: “Headin’ Home”, “Babe comes home” e “Babe Ruth Baseball Series”. Il primo, prodotto dalla Cine-Vintage Films nel 1920 su cinque bobine, muto ed in bianco e nero, fu diretto da Lawrence Windom con un cast di furore per quei tempi: Babe Ruth, Ruth Taylor, Tom Cameron, James A. Marcus e Ricca Allen. Ma a motivare l’interesse del cinema verso il baseball fu la grande notorietà che il gioco stava acquisendo ed ancor più da quella del grande Babe Ruth.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: Pitching Mechanics from A to Z
Joey Seal – Pitching Coach Norfolk State University
Quando un lanciatore entra a far parte del mio staff, voglio che capisca subito che il concetto fondamentale della meccanica consiste nella capacità di ripetersi. Non sono un sostenitore della tesi che ogni lanciatore deve essere uguale ad un altro. D'altronde, a volte succede che movimenti strani e non convenzionali sono quelli che li fa essere efficaci.
La mia filosofia si basa sul fatto che, se la meccanica ha come risultato l’efficienza, se non sussistono rischi di infortuni, ed è ripetitiva, il mio intervento deve essere limitato al minimo indispensabile.
Tuttavia, esistono dei punti fermi su cui insisto e che devono essere comuni a tutti.
Durante questa sosta Natalizia, sono andato a rovistare tra i ricordi scritti sulla grande avventura del mio Baseball e ho trovato un piccolo diario la cui intestazione è: “Le avventure di Peter Pan nel mio mondo del Baseball”.
Quel “piccolo diario” racchiude aneddoti e situazioni avvenute all'inizio della mia avventura tra i più piccoli.
Fallita la mia opera di proselitismo presso le scuole elementari, a causa della scarsa collaborazione dei preposti, puntai sui pochi restanti Oratori della periferia, dove la benevolenza di qualche Parroco, mi diede un piccolo spazio rispettando l’impegno dei ragazzi con le lezioni di catechismo.
Ecco tre racconti usciti dalle pagine di quel diario
Proseguo il mio punto di vista sul baseball giovanile. Ringrazio coloro che hanno inserito commenti nel primo articolo "Ripartiamo dal reclutamento" e rinnovo l'invito a chi vorrà esprimere la sua idea qui su queste pagine, sempre attraverso i commenti a fine articolo o inviando una mail qui che se ritenuta interessante sarà pubblicata.
Il tema che affronto oggi è quello che personalmente mi sta più a cuore e al quale ho dedicato la maggior parte del mio impegno da quando ho conosciuto questo meraviglioso sport. Oggi scrivo di baseball e non di softball. Le mie competenze infatti non vanno oltre il lato maschile del nostro sport. Lascio la parte femminile a chi è più esperto di me.
2^ parte
Nel 2013 è ancora la Warner Brothers ad impegnarsi su quel profondo cuore palpitante ed incisivo volto statunitense che è il baseball distribuendo nelle sale il film
“42” ovvero la storia di Jackie Robinson che fu il primo giocatore di colore a giocare con i Brooklin Dodgers in Major League. Scese in diamante il 15 aprile del 1947 e fu
l’inizio di una coraggiosa battaglia contro il razzismo. Nonostante il generoso apporto durante la seconda guerra mondiale e quella che fu la guerra di Secessione, la popolazione di colore non
era ancora riuscita a sfumare e sdrammatizzare gli aspetti negativi di quella società che pur si accingeva ad ergersi paladina di una difficile democrazia tant’è che sino ad allora tutti i
giocatore in Major erano stati solo ed esclusivamente bianchi.
"La scuola del baseball - Dall'invenzione alla pratica il baseball per tutti" è il sottotitolo di questo nuovo lavoro di Giovanni Tommasini in collaborazione con Faso, il mitico bassista di Elio e le Storie Tese.
Giovanni Tommasini non ha bisogno di presentazioni, ma per racchiudere con una sola parola tutte le sue competenze lo possiamo definire un "Educatore". Chi può essere più educatore di una persona che si occupa di disabili intellettivi? Giovanni però ha anche un'altra grande passione. Scrivere e raccontare il baseball, quello sport che lo ha formato in giovane età nella sua Sanremo.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: What is the No. 1 Factor when Recruiting a Pitcher
Una volta terminato il campionato si va alla disperata ricerca del lanciatore partente che l’anno prossimo guiderà la squadra ai playoff o il rilievo in grado di proteggere il vantaggio negli ultimi inning. Si analizzano le prestazioni dei lanciatori avversari e si assistono ai tanti tornei estivi. Ma quali sono le caratteristiche più importanti da osservare per trovare il nostro lanciatore? Nel College baseball USA influisce anche la borsa di studio che viene offerta al giocatore, ma qui è stato chiesto a vari coach qual è l’elemento più importante per loro nella scelta del lanciatore.
Un articolo molto interessante anche per noi in Italia. Puntiamo sulle doti atletiche? Sulla velocità di lancio? La nostra scelta si basa su quanti tipi di lanci un atleta possa fare oppure valutiamo maggiormente il controllo? Ma il carattere quanto è importante?
1^ parte
Vedere per la seconda volta le sequenze del film Moneyball, prodotto nel 2011, dopo la prima volta viste in modo totalmente emotivo per quell’incipit che licenziava il movie quale esortazione a verificare come la vera vittoria non deve essere basata sul risultato ma sul coraggio di portare avanti le proprie idee, ha suscitato una condivisibile curiosità da parte di quell’esegeta che è Paolo Castagnini: come vengono scelti gli attori nei film che trattano di e con il baseball? Indiscutibilmente il grande schermo è la sintesi dell’arte visiva e tutti i particolari diventano oggetto e soggetto per analisi del dettaglio e forza persuasiva e che consegneranno poi alla storia banalità ed immortalità delineatrici di accurate analisi e scelte.
di Alessandro Calzati
N.d.r. Ricevo e pubblico integralmente questa mail dall'amico Alessandro Calzati Architetto di Venezia.
Ciao Paolo
anche se ormai penso tu conosca la mia opinione, che non ho mai mancato di esprimere in questi ultimi anni in cui mi sono riavvicinato al baseball, voglio comunque lasciare il mio contributo al rilancio del baseball italiano.
Premesso che non ho la verità in tasca né tantomeno sono un grande conoscitore della materia. Sono stato vent'anni lontano dal baseball a cui mi sono riavvicinato nel 2008 in maniera sistematica, dapprima per cercare di riorganizzare il baseball a Casalecchio di Reno, patria delle Calze Verdi, poi a Venezia, con la Libertas Fenice.
Traduzione dall'articolo su ESPN dal titolo: Strange But True feats of 2014
2^ Parte - Leggi la prima parte
Le più strane ma vere inversioni di ruolo dell’anno
Quando non impegnato a guadagnarsi il titolo di Sportsman of the Year o essere nominato Mr. Ottobre, Madison Bumgarner ha speso il
2014 in una perfetta imitazione di Willie Mays. Ha battuto due “Grand Slam” all’AT&T Park, tanti quanti i 278 giocatori di posizione hanno battuto tutti messi insieme.
Il ricevitore di riserva dei Cubs, John Baker, ha ottenuto una vittoria come lanciatore il 29 luglio contro i Rockies.
Sostanzialmente risulta essere solo uno in meno del loro asso della rotazione Jeff Samardzija prima di essere ceduto a Oakland.
Il tempo impiegato per discutere di sviluppo del baseball e del softball non è mai abbastanza. Inizio oggi ad esprimere la mia opinione su che cosa si dovrebbe fare per migliorare i nostri sport. E' solamente un contributo per attivare una discussione sul tema. Chiedo la partecipazione di quanti lo desiderino, manifestando la loro idea attraverso i commenti oppure inviando una mail.
I commenti non dovranno essere offensivi né per le persone né per il lavoro altrui e nello stesso tempo dovranno riguardare il tema proposto.
Traduzione dall'articolo su ESPN dal titolo: Strange But True feats of 2014
1^ Parte
E quale può essere la prima stranezza dell’anno se non cominciare da dov'è finito quello appena passato? Nel corso della stagione si verificano eventi strambi che solo alla fine ci si sofferma a prestarne attenzione. Nei giorni che seguono BOTR vuole condividere con i suoi lettori queste stramberie a cominciare da quelle riscontrate nella Regular Season per finire con quelle della Post Season.
Cosa può esse più strambo di un manager della MLB che compila il suo lineup basandosi su una canzone del cantante Tommy Tutone? O di una squadra che ha “battuto” in doppio gioco su una base su ball? O così strambo che uno dei migliori lanciatori è finito sulla lista degli infortuni per essersi tagliato un dito mentre si preparava un panino?