Traduzione dall'articolo su Detroit Frre Press dal titolo: Shifts, drug testing contributing to historic dips in hitting
Nel 1973 l’American League ha introdotto il Battitore Designato per migliorare l’attacco in un periodo in cui dominavano i lanciatori. Le medie battute si presentavano così: MB 244; MAB 311; MBB 354 per una OPS di 665. Più di quattro decadi più tardi, nella MLB si sta ripetendo un’altra crisi offensiva.
La scorsa stagione le squadre hanno segnato 4,07 punti per partita, il più basso dal 1972 e in caduta libera dai 5,14 del 2000. Le medie battuta del 2014 sono state: MB 251; OBP 314; MBB 386 per un OPS di 700.
9^parte
Le altre puntate:
8^ - 7^ - 6^- 5^ - 4^ - 3^ 2^ - 1^
Nel periodo 1951 - 1960 il numero dei film programmati fu 12: tra questi una solida accoglienza fu data ad “Angels in the Outfield” (1951) una garbatissima favola-commedia americana prodotta e diretta da Clarence Brown ed interpretata da Paul Douglas e Janeth Leigh.
Il film si basa su una novella di Richard Conlin che narra come alcuni angeli, che decidono di aiutare i giocatori della franchigia Pittsburgh Pirates, trasformino le prestazione degli stessi da mezze calzette com’erano a puri ed imbattibili fenomeni.
Si evincerà allora un divertente gioco tra le parti con situazioni paradossali di chiara sintesi.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: Evaluating Post Game Peformance
By Ryan Fecteau – Bryant University
Credo che per avere un lanciatore di successo sia necessario esaminare e valutare la loro prestazione. Analizzare la prestazione e registrare i risultati di ogni singolo lancio, permette di scoprire le attitudini ed identificare i punti di forza e i punti deboli di ognuno. Esistono vari chart per valutare le prestazioni del lanciatore.
Raramente dedico la prima pagina ad un annuncio per giocare o allenare in Italia, ma questa volta faccio uno strappo alla regola perché ne vale la pena.
Antonio Jiménez è un pitching coach di grande esperienza e si propone alle squadre italiane per il prossimo campionato. Il suo curriculum è di quelli che pesano.
E' stato una stella di prima grandezza nei primi anni settanta. Nel 1970 e 1971 ha ottenuto un record di 14 vittorie e 1 sconfitta giocando per l'Industriales dell'Havana ed è stato nominato sia Miglior Lanciatore che MVP della Serie Nazionale. Nel 1971 con la Nazionale Cubana ha vinto l'oro al Mondiale con 2-0 e 0.51 di pgl. Stessa cosa nel 1973 con un record di 2-0 e 0.00 di pgl.
Traduzione dall'articolo su ESPN dal titolo: MLB pace-of-play rules on tap for '15
Oggi MLB annuncerà tre significative innovazioni per ridurre i tempi morti.
La prima obbligherà i manager a rimanere nel dugout durante le contestazioni inerenti l’instant replay.
La seconda i battitori dovranno tenere almeno un piede nel box durante il turno
La terza dovranno essere pronti per il gioco appena terminate le pubblicità televisive.
E’ quanto viene riportato da Fox Sport da fonti sconosciute.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo:Why Left Handed Pitching is so Valuable
By Mike Orchard – Central Arizona College
Sicuramente vi sarà capitato di perdere una partita durante lo scorso campionato e vi siete chiesti come avete fatto a perdere contro quel determinato lanciatore. Probabilmente la risposta sta nel fatto che quel giovanotto mancino non mostrava nulla di straordinario, almeno apparentemente. E allora, perché i mancini hanno più valore rispetto ai destri? Perché c’è qualcosa di intrinseco nei mancini, e chiaramente i lanciatori mancini avranno sempre un rapporto particolare con i propri coach, a qualsiasi livello. Rispetto alla popolazione mondiale i mancini sono circa il 10%, ma oggi, nella “40 man roster” delle squadre di MLB, i lanciatori mancini rappresentano il 22%.
Traduzione dall'articolo su Mlb.com dal titolo:
Manfred, Yost speak to game's future at coaches convention
Lo scorso mese di gennaio si è tenuto in Orlando, Florida, l’ABCA Convention (American Baseball Coach Association) in cui ospiti d’onore erano Rob Manfred, neo eletto commissario MLB, e Ned Yost, manager dei Kansas City Royals reduci dalle finali delle World Series. Di fronte a una platea di circa 300 persone, Manfred ha ribadito il suo obiettivo di avvicinare più persone possibile al mondo del baseball, mentre Yost ha ricordato i suoi inizi e come è arrivato ad essere il manager di una squadra che ha disputato le finali della Classica Autunnale.
Traduzione dall'articolo su ESPN dal titolo: Strange but true postseason feats
Le vere stranezze che tormentano il vincitore del Trofeo Cy Young della NL
Vi garantisco, ottobre può diventare veramente un mese bizzarro. Appena tre giorni dopo la wild-card dell’AL, tra i Cardinals e i Dodgers è stata disputata una gara terminata con il punteggio 10-9, una gara iniziata da Clayton Kershaw e Adam Wainwright, altri due assi. Nulla di che meravigliarsi, anche questo rientra nelle folli e bislacche prestazioni ottobrine di Clayton Kershaw.
8^parte
Le altre puntate:
Il periodo 1941 – 1950, che vede apparire nei film attori che diventeranno delle icone nel mondo della celluloide, annovera 14 film di cui quattro sono rimasti nella storia e nell’immaginario comune: “The Pride of the Yankees” (1942), tradotto in italiano come “l’Idolo delle Folle”, è la sincera ed amata testimonianza che il cinema, sotto la regia di Sam Wood, tributa all’indimenticabile Iron Man, quel Lou Gahring che per 2130 gare consecutive, a partire dal 2 giugno 1925 quando inaspettatamente sostituì in prima base Wally Pipp, riuscì a conquistare il cuore dei tifosi e la stima degli avversari.
E’ nota la sua storia sintetizzata al meglio in 128 minuti scenografati da Jo Swerling e Herman Mankiewicz con un finale che non può non commuovere e ancor di più in quanto vero: “….ma oggi mi considero l’uomo più fortunato sulla faccia della terra” concluse il 4 luglio 1939 dinnanzi agli spettatori presenti allo Yankees Stadium. E ne fu toccata l’intera nazione americana.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo: Teaching the Mental Game
By Jon Dudycha – Colorado Christian College
Cosa vogliamo veramente individuare quando andiamo alla ricerca di un lanciatore per rafforzare il nostro roster? Questa è una domanda che tutti noi coach ci dobbiamo porre quando ci mettiamo a tavolino con carta e penna in mano. L’aspetto mentale del lanciatore va individuato già dalle giovanili (allievi, cadetti, ndr) cercando di individuare il carattere e la famiglia di provenienza. Io sono il pitching coach a Augsburg, iscritto alla lll divisione NCAA college. Le nostre finanze non ci permettono di ingaggiare talenti primari, quindi andiamo alla ricerca di giocatori che si sforzino più degli altri per raggiungere il loro obiettivo.
E' notizia di questi giorni che Nadia Ballarin l'atleta dello Staranzano ha firmato con un Junior College del Texas.
Nadia, che sicuramente ricorderete negli altri articoli apparsi qui nel sito, è una delle 14 tra ragazze e ragazzi che Baseball On The Road ha aiutato nel coronare il sogno di studiare e giocare negli Stati Uniti. Come consuetudine ci piace seguire la strada di questi giovani che hanno fatto la scelta così impegnativa di vivere il loro desiderio accompagnati dal sostegno delle loro famiglie.
Ecco la nuova intervista a Nadia Ballarin
Quella che vi voglio proporre oggi è una lettera trovata casualmente sul web. Racconta un'altra verità sul mondo professionistico. Ho ritenuto possa essere di aiuto ai tanti giovani che sognano di arrivare alla Major League, non per scoraggiarli, ma per guardarsi dentro e capire se realmente è quello che desiderano e se sono pronti a provarci. Racconta la storia personale di un prospetto pieno di talento che oggi a 37 anni si guarda allo specchio e si chiede se ne valeva la pena. No, è la sua risposta, ma non è un invito a rinunciare all'opportunità, ma piuttosto di guardarsi dentro e capire se la nostra mente e la nostra emotività è pronta ad affrontare un mondo durissimo; quello del baseball professionale. Credo che tutti i giovani debbano coltivare un sogno, ma è necessario anche che sappiano quale è il prezzo da pagare e soprattutto se quelle monete sono in loro possesso. Ringrazio come sempre Frankie Russo per l'accurata traduzione.
In questi giorni ha destato particolare emozione la storia di Niccolò Biscontri che con coraggio assieme alla sua ragazza, ai suoi amici e ai suoi famigliari ha deciso di affrontare a testa alta la sua malattia diventando nello stesso tempo testimonial dell'Associazione donatori midollo osseo. C'è un altro atleta italiano che ha combattuto e vinto la sua battaglia contro la malattia. Il suo nome è Nicolò Dalla Casa, ha 17 anni e gioca negli Alligators Ravenna. Nicolò ha combattuto la sua battaglia e l'ha vinta ed ora pensa al suo ritorno sul diamante.
Traduzione dall'articolo su ESPN dal titolo: Strange but true postseason feats
I veri strani Campioni dell’American Central
E’ incredibile quando si pensa che questi sorprendenti Kansas City Royals non hanno vinto le World Series nonostante…..
7^parte
Le altre puntate:
Il cinema muto dunque fece man bassa sull’utilizzo di giocatori allora già icone nelle figurine sia per attirare maggiormente gli spettatori sia per risparmiare nella sceneggiatura. Tra i tanti sono apparsi sullo schermo anche Hal Chase, Frank Change, Frank “Home Run” Baker, , Christy Mathewson, John McGraw, Ty Cobb. Il sonoro invece, più tecnicamente dotato, richiedeva una recitazione ed una voce ben studiata e pertanto diminuì considerevolmente la loro presenza sugli schermi.
Nel decennio successivo infatti, ovvero dal 1931 al 1940, il sonoro guidò scelte e tematiche differenti per cui al baseball restò solo la programmazione di 18 film ma tutti di pregevole fattura. Tra essi il primo noir inerente il mondo del baseball, ovvero “Death on the Diamond” (1934) tratto da un racconto di Cortland Fitzsimmons laddove il lanciatore Larry Kelly ( in arte Robert Young) si trova coinvolto e quindi ad indagare su chi cerca di uccidere i membri della sua squadra, i St. Louis Cardinals.
Niccolò Biscontri 23 anni è un giocatore del Jolly Roger Castiglione ed ex giocatore del Parma.
A Novembre gli è stato diagnosticato un linfoma, ma anziché chiudersi in se stesso ha pensato di chiedere aiuto a tutti. Forse i primi che lo possono aiutare sono proprio gli amici del batti e corri.
Da un'idea della sua ragazza, assieme ad alcuni amici e famigliari ha girato un video che
racconta che cos'è questa malattia e cosa serve per combatterla e quindi per tornare a giocare in campo.
Terzo e ultimo filmato sui fondamentali degli interni.
In questo breve video Federico dimostra alcuni esercizi che si possono fare per migliorare la presa di una rimbalzante.
Ci sarebbero moltissimi altri esercizi da dimostrare, ma abbiamo scelto questi perché forse sono tra i più importanti.
Come viene sempre detto il segreto è ripetere, ripetere, ripetere. Gli esercizi nel video sono indicati a tutti.
Anche questo filmato è stato girato a Verona durante le vacanze Natalizie di Federico.
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo:
Di Brandon Tormoehlen della Bellarmine University
I lanci devono essere chiamati dal ricevitore o dalla panchina? E’ una domanda alla quale ogni pitching coach o capo allenatore deve dare una risposta. Ci sono coach che preferiscono controllare loro stessi la gara, ci sono coach che preferiscono insegnare ai loro ricevitori come chiamare i lanci, per altri è semplicemente un modo per essere coinvolti di più nella gara. Questo articolo affronterà alcuni aspetti che riguardano la chiamata dei lanci nel corso di una partita. Saranno presi in considerazione lo scouting della squadra avversaria, il giro di mazza degli avversari, la varietà di lanci dei i lanciatori, ed altro ancora.
Traduzione dall'articolo su Detroit Free Press dal titolo: Windsor: Jones helps Tigers pitchers by talking first
A settembre BOTR ha pubblicato un’intervista a Greg Walker, all’epoca Hitting Coach degli Atlanta Braves. Walker spiegava a 360° i vari compiti ai quali deve adempiere in campo e in particolare fuori dal campo, come far diventare consistente ciò che non è consistente.
Oggi, invece, vogliamo riportare un articolo in cui Jeff Jones, pitching coach dei Detroit Tigers, spiega come organizza il programma con i suoi lanciatori, principalmente nella preseason e poi durante la stagione, e come interagisce con i nuovi arrivati. Da rimarcare che Jones, o Jonesy come lo chiamano affettuosamente i suoi giocatori, ha potuto disporre forse della migliore rotazione per gli ultimi anni, compresi i vincitori degli ultimi tre Cy Young Awards, Verlander, Scherzer e Price.
Interessante sottolineare come Jonesy comunica e si confronta con i suoi giocatori, mettendo da parte il suo EGO, come più volte rimarcato anche da Ron Washington nella ultima Coach Convention tenutasi a Bologna.
Traduzione dall'articolo su ESPN dal titolo: Strange but true postseason feats
Veramente pensate che sia andato tutto liscio nel corso della Postseason 2014?
I Dodgers hanno segnato nove punti in una partita lanciata da Kershaw…e hanno perso. Gli A’s hanno segnato otto punti in una partita lanciata da Jon Lester…e hanno perso. La squadra che ha vinto le World Series non ha battuto un fuoricampo per due settimane. La squadra che ha perso le World Series non ha perso una partita nel corso di quattro settimane.
Queste, ed altre stranezze sono veramente successe nella Postseason 2014.
6^ parte
Dal 1921 al 1930 i film furono 30 ma l’avvento del sonoro dette una scossa elettrizzante all’intero mondo in celluloide. Si passa dalla tenebrosa storia di “ The Battling
Orioles” (1924) prodotto dalla Associated Exhibitors Pathe su sei bobine, diretto da Ted Wilde e Fred Guiol ed interpretato da Glenn Tryon, Blanche Mehaffey e John
Prince dove gli anziani giocatori della squadra degli Orioles, campioni nel 1874, si adoperano per aiutare il figlio di un loro compagno di squadra morto in tragiche circostanze al sonoro
“Clancey at the Bat” (1929) prodotto dalla Mack Sennet e diretto da Earle Rodney in 22 minuti di proiezione destinati a divenire pietra miliare.
Con l’avvento di Rob Manfred al posto di Bud Selig, il nuovo Commissario sembra intenzionato a lasciare una sua impronta nel gioco del baseball.
Manfred ha già dichiarato che è disponibile a trattare sull’eliminazione degli shift difensivi ed è convinto che limitare il tempo tra un lancio e l’altro è ormai inevitabile. Vediamo i 6 cambiamenti che onorevoli scrittori sportivi ritengono dovrebbero essere in testa alla lista del neo-eletto Commissario:
Secondo filmato tecnico con Federico che dimostra le fasi della raccolta di una palla corta, il passaggio della palla per un doppio gioco, come girare un doppio gioco ed infine come effettuare l'out su toccata.
Il video come il precedente (La raccolta di una rimbalzante) è stato girato in un campetto in sintetico della periferia di Verona ai primi di Gennaio.
Raccogliere una rimbalzante e tirare in corsa per l'out non è sicuramente un gioco semplice, ma allenando il gesto giornalmente si ottengono dei buoni risultati. Non aver paura che i giovani provino il tiro in corsa. Questo è un gesto che chi possiede una buona coordinazione di base è in grado di fare senza tanti problemi. I problemi casomai vengono in seguito quando in partita accade un bunt a sorpresa o una battuta colpita male e i nostri interni sono impreparati.
Dovrei svelare la mia età forse per far capire il perché non sono d’accordo con il contenuto di Assassination Classroom, manga bimestrale edito da Planet Manga della Panini Comics. Il fatto è che la mia generazione è vissuta, come si dice a Roma, a pizza e fichi, ovvero nella più banale genuinità dove era facile apprendere il bene ed i limiti del male. Per non parlare poi delle spruzzate di filosofia dell’est unus quisque faber.
Dunque mentalmente non posso condividere né il cartaceo trailer della pubblicazione quando recita: “Geniale, irriverente, provocatoria la storia dell’unica classe al mondo in cui si apprende l’arte… di uccidere!” con relativa ricompensa, in caso di successo, di dieci miliardi di Yen, né la complessa sceneggiatura e realizzazione della stessa da parte del giovane cartoonist manga Yusei Matsui.