La peculiare caratteristica dell'umpire

di Michele Dodde

E’ stato a partire dal 1971 che l’allora C.N.A. (Comitato Nazionale Arbitri), divenuto subito dopo in modo più appropriato C.N.U.G. (Comitato Nazionale Ufficiali di Gara), iniziò ad organizzare a Tirrenia, dal 29 maggio al 4 giugno, il primo corso di aggiornamento e formazione degli Umpire italiani sotto la guida degli istruttori Pettener, Spocci, Catellani e Remondini. Fu una svolta epocale poiché finalmente, dopo proficue intese ed accordi con la cuban Umpire’s school, si vollero uniformare i principi basilari e l’aspetto formale e pratico nell’emissione dei giudizi che prima invece vivacchiavano e/o proliferavano là dove il baseball era maggiormente diffuso. 

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Buon Natale da Baseball On The Road!

E' arrivato il Natale 2015 e qui dal nostro sito vi mandiamo i più cari Auguri di Gioia e Serenità. Lo facciamo attraverso un pezzo del nostro Michele Dodde che oggi rappresenta tutti noi della redazione.

BUON NATALE!

 

di Michele Dodde

Da qualche parte l’aveva sentito dire dai grandi, che a loro volta l’avevano letto chissà dove, che quando cade la neve, si va a guardare fuori dalla finestra per aspettare la primavera del baseball. E Vincenzo era lì con il naso quasi spiaccicato al vetro poiché non aveva ulteriori scelte se non quella dell’attesa.

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La leggenda di Josh Gibson

Josh Gibson in un disegno dell'artista Kadir Nelson
Josh Gibson in un disegno dell'artista Kadir Nelson

di Frankie Russo

Per i lettori di BOTR questo nome dovrebbe essere familiare in quanto ne facemmo menzione in un articolo del 26 gen 2014 dal titolo: La cattedrale dimenticata della Negro League.  Se non fosse per le leggi razziali in vigore all’epoca, forse oggi non staremmo qui a parlare dei 714 fuoricampo di Babe Ruth o dei 755 di Hank Aaron,  ma molto probabilmente degli 800 o forse 1.000 di questo semi sconosciuto campione della Negro League.

Se ancora in vita, ieri Josh Gibson avrebbe compiuto 104 anni. L’eletto nella Hall of Fame (alla memoria) spese la sua intera carriera nella Negro League, giocando durante l’inverno in Messico e nelle isole caraibiche realizzando un numero stimato di circa 800 fuoricampo, alcuni sostengono addirittura 1.000. Da molti è considerato il più grande giocatore di tutti i tempi. 

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Il ritiro di un vero campione

Nella foto Michael Cuddyer (Pagina dell'articolo su The Players Tribune)
Nella foto Michael Cuddyer (Pagina dell'articolo su The Players Tribune)

di Frankie Russo

Articolo tratto da The Players Tribune

“Molto impegno per realizzare un grande sogno. Un sughero avvolto con lo spago e un po’ di pelle, 108 cuciture per tenere tutto insieme. A prima vista il baseball sembra un gioco facile, ma è ciò che ci mettiamo noi che rende questo sport magico. Io sono stato baciato dalla fortuna per tutta la mia carriera.” 

Chi parla è Michael Cuddyer il quale, a 36 anni e dopo 15 stagioni giocate nelle majors ha deciso di appendere i famigerati spikes al chiodo. Cuddyer ha giocato per i Minnesota Twins, Colorado Rockies e in ultimo per i New York Mets, è stato convocato due volte per l’All Star Game, ha vinto il Silver Slugger Award nel 2013 quando si classificò primo con la migliore media battuta della National League e ha partecipato alle fasi finali delle World Series appena terminate. 

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Lo sport è sempre al primo posto per far cadere le barriere

Nella foto Yasiel Puig rientra per la prima volta a Cuba (Rob Tringali/MLB)
Nella foto Yasiel Puig rientra per la prima volta a Cuba (Rob Tringali/MLB)

di Frankie Russo

Articolo tratto da MLB.com

Erano le cinque del mattino, poche ore prima del sorgere del sole quando squillò il telefono nella camera d'albergo di Bryan Pena. Era Jose Abreu. “Sei sveglio?” chiese Abreu. “Io non riesco a dormire. Chiama Alexi (Ramirez),  vedi se si è alzato.” Ramirez era ben sveglio. “Chiama subito (Yasiel) Puig” rispose immediatamente a Pena. Per i cubani disertori era stata una lunga notte insonne. Erano agitati, erano al settimo cielo. Stavano immaginando come fosse stato il loro ritorno in Patria, un ritorno da eroi.

 

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Il baseball e Chiara di Notte

di Michele Dodde

 

Si parla di baseball attraverso i Fumetti o si parla di Fumetti attraverso il Baseball? Ad entrambi gli appassionati l’ardua risposta. Di certo è che nell’ennesimo episodio di Chiara di Notte apparso sul numero 44 del 5 novembre 2015 del settimanale Skorpio della Editoriale Aurea lo sceneggiatore Escuin ha scelto il baseball quale indicativo e fondamentale fulcro della crescita umana. Da par suo poi sono state le matite del grande disegnatore spagnolo Jordi Bernet (indimenticabile il suo Torpedo !!!) a renderlo vivo e sempre affascinante in un mondo del tutto hard boiled.

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Il fascino del batting practice

Pregame a Philadelphia
Pregame a Philadelphia

di Frankie Russo

Articolo tratto da ESPN.go

La scena: Lo stadio è inondato dalla musica che esce dagli altoparlanti, gli addetti al terreno di gioco si affaccendano a preparare il campo, il piatto di casa base è abbracciato da una gabbia semiovale. E nel mentre un coach spinge un carrello pieno di palline a qualche metro davanti al monte di lancio e un altro gira vertiginosamente il braccio pronto per tirare, un gruppo di giocatori ansiosi si avvicinano a casa base con le loro mazze in attesa di prepararsi a colpire palle lanciate a 95mph, invitanti curve e ingannevoli slider.

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Aroldis Chapman, il sogno proibito

Aroldis Chapman (Foto da Springfield News-Sun)
Aroldis Chapman (Foto da Springfield News-Sun)

di Frankie Russo

Articolo tratto da MLB.com con la prefazione di Paolo Castagnini

 

Sembrava la cessione dell'anno quella di Aroldis Chapman dai Cincinnati Reds ai Los Angeles Dodgers. Notizia apparsa venerdì scorso sugli organi ufficiali (Ken Rosenthal per Fox News) persino su MLB.com, ma notizie dell'ultima ora sembrano smentire il passaggio (Leggi su M.L.B. Italia a firma di Kevin Senatore)

Aroldis Chapman, il sogno proibito. Così il titolo del nostro Frankie Russo sul suo pezzo di oggi. Frankie ci accompagna assieme all'editorialista di MLB.com Mike Petriello a scoprire chi è e cosa sta facendo veramente Aroldis Chapman, questo Cubano 27enne che fa impazzire i fans di Cincinnati e non solo, andando contro quelle che sembrano le regole e i limiti della fisica conosciuta, almeno fino ad ora.

 

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Era il migliore dei lanciatori, poi....

di Frankie Russo

Articolo tratto da Ozy.com

Nell’autunno del 1967, nel pieno della corsa per il titolo di divisione contro i Boston Red Sox, il 23enne della rotazione dei Detroit Tigers, Denny McLain che aveva già vinto 17 partite, giocò con due dita del piede sinistro fratturate. Voce ufficiale fu che McLain si era infortunato sbattendo il piede contro un mobile camminando scalzo per casa. Dovette saltare alcune gare prima di tornare a lanciare per poi perdere l’ultima partita di una stagione che vide i Tigers arrivare secondi, una partita dietro ai Red Sox. 

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Emma Cenzon firma per il Broward College

Emma Cenzon firma per il Broward College (Florida)
Emma Cenzon firma per il Broward College (Florida)

di Paolo Castagnini

Emma Cenzon è una delle ragazze che abbiamo aiutato nel loro desiderio di studiare e giocare a softball negli Stati Uniti.

Emma è nata a Verona e ha mosso i primi passi nelle giovanili della Dynos Verona Softball trasferendosi poi nel Rovigo.

Emma è una delle ragazze che ha fatto parte del gruppo di Baseball On The Road che ha partecipato al Torneo di Binghamton nel 2012  guidate da Anna Battigelli. Nel 2014/2015 Emma si è trasferita con un progetto di scambio presso la Cobequid Educational Centre nella città di Truro in Nuova Scotia (Canada) Attraverso un anno di grande impegno Emma è riuscita oltre che a praticare il suo sport preferito, anche a diplomarsi a pieni voti, cosa non del tutto semplice visto che spesso si è inseriti nel penultimo anno di High School. Come Nadia Ballarin di cui abbiamo scritto precedentemente, anche Emma è riuscita ad ottenere una scholarship (borsa di studio) per il College. Ora si trova in Florida ed ecco un'intervista che racconta la sua avventura.

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