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Giovani, più giocano e meglio è

Il Ranking NCAA 1^ Division aggiornato (vai sulla foto per ingrandire)
Il Ranking NCAA 1^ Division aggiornato (vai sulla foto per ingrandire)

Quante volte lo abbiamo sentito nel nostro sport?

Nessuno è in grado di confutare questo concetto. Le giovanili in Italia hanno l'obbligo da parte della Federazione di giocare almeno 16 partite ogni anno, 12 delle quali nella Regular Season.

Questi numeri se vengono paragonati alla patria del nostro sport, gli Stati Uniti, fanno sicuramente sorridere. In USA presso le High School (13-17 anni) il numero delle partite ufficiali in regular season sono almeno 26 alle quali si aggiungono le partite autunnali oltre che ai play-off. La differenza non è enorme, ma comunque consistente. Aggiungiamo anche il fatto che ogni studente pratica ufficialmente almeno un altro sport e le gare in una anno diventano una quarantina. Nei College (18-21 anni) le partite diventano minimo 56.

E' indubbio che essendo lo sport praticato a scuola diventa molto più semplice (quando mai potremo copiare?) ma siamo sicuri di non poter fare nulla? Già molto è stato fatto con l'organizzazione dei Tornei estivi a cui partecipano buona parte dei giovani, ma si potrebbe fare di più? Io credo di si, ma vediamo come.

 

La Federazione centrale ha stabilito il numero 16 come minimo di partite (anni fa erano 12). Potrebbe la Federazione centrale aumentare questo numero diciamo a 26? Sicuramente no. Per il semplice motivo che le caratteristiche stagionali, le distanze da coprire, situazioni particolarmente disagiate non lo consentirebbero.

Un punto importante da considerare è che la Federazione centrale demanda alle Delegazioni regionali il compito di organizzare i campionati giovanili seguendo le proprie esigenze con il solo obbligo di far disputare il numero minimo di partite come abbiamo scritto in precedenza.

 

La Delegazione regionale normalmente si confronta con le società ed emana i calendari. Chi partecipa alle riunioni sa benissimo che le esigenze delle società sono molto diverse tra loro. Si possono avere società che farebbero volentieri meno di 16 partite all'anno e altre che ne farebbero volentieri di più. Purtroppo alla fine sono quelle che vogliono farne meno ad avere la meglio. Cosa vieta che chi ne vuole fare di più non le possa fare? A questa risposta ci viene ancora in aiuto l'America.

 

In USA esistono due classifiche: la prima è quella della Conferenza, la seconda è quella della Nazione. Ogni High School è tenuta a giocare tutte le partite della propria Conferenza, ma è libera di giocarne altre con le altre Conferenze. Questo da luogo a due classifiche che determinano una l'accesso ai Play-Off di Conferenza, la seconda il Ranking dello Stato. Essere di elevato livello nel Ranking dello stato è una questione di prestigio, ma non solo. Una famiglia che intende indirizzare un figlio al Baseball sarà incentivata ad iscriverlo alla Scuola con il più alto Ranking della zona. La stessa cosa per l'iscrizione al College. L'iscrizione alla scuola negli Stati Uniti dove c'è la vera autonomia significa introiti.

 

E' forse questo copiabile? Io direi di si almeno in parte. Dynos Verona si accorda con San Martino (per un fatto di vicinanza e di obiettivi comuni) di giocare 4 volte all'anno anziché 2. Due valgono per il girone e due per il Ranking Nazionale. La stessa cosa la potrebbe fare Nettuno con Anzio o Torino con Avigliana; La stessa cosa la potrebbe fare Parma con Codogno che appartengono a due gironi diversi.

 

Al termine dell'anno oltre alla classifica con i vari vincitori del titolo potremmo avere il Ranking dove ad esempio la data squadra ha totalizzato 56 partite (campionato + altre partite + tornei) e ha ottenuto 48/8 e cioè 48 vinte e 8 perse. Un'altra a 48 con 38/10 e un'altra ancora 60 partite 40/20. Il tutto a formare il Ranking della Nazione.

Utopia?

 

Scritto da Paolo Castagnini

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Commenti: 2
  • #1

    Massimo (giovedì, 22 marzo 2012 08:57)

    Mi sono avvicinato da poco a questo sport ma è un pensiero che ho avuto subito, perchè non si gioca di più? Sicuramente il problema principale è la distanza tra le società. Oltre alla tua proposta, un'altra soluzione: le doppie gare. Quante volte succede nei tornei estivi che i ragazzi giocano più partite una di seguito all'altra, le gare semplicemente raddoppierebbero. Se impegno ragazzi allenatori e genitori per un trasfertone a Bolzano, Rovigo o chissà dove perchè fare una sola gara?

  • #2

    TERZABASE (giovedì, 22 marzo 2012 13:18)

    Caro Paolo se non si inserisce obbligatoriamente come disciplina sportiva nelle scuole dando un supporto logistico notevole, non si può pensare di vivere di volontariato ,anche senza togliere nulla alla disponibilità di molti genitori.