Statistiche lanciatori: quali utilizzare

Foto tratta da MLB.com 

di Frankie Russo

L’articolo di oggi è stato preceduto dai due rispettivamente del 10 e 24 gennaio di quest’anno quando abbiamo accennato come il baseball è cambiato statisticamente negli ultimi 10 anni e come le tradizionali statistiche, ormai obsolete, hanno fatto spazio a un quadro molto più accurato e dettagliato.  Tutti gli addetti ai lavori nel mondo, del baseball che conta, ormai si affidano alla nuova Sabermetrica. E anche i tifosi desiderosi di conoscere il baseball nelle sue sfaccettature e meglio comprendere il motivo di alcune scelte e delle varie strategie, dovrebbero interessarsi alle innovazioni. E’ fondamentale essere aggiornati e consapevoli dei nuovi standard, di come analizzare una gara e i suoi protagonisti. Caso contrario non comprenderemo veramente cosa sta succedendo in campo, del perché alcuni giocatori sono considerati migliori di altri o del perché uno è preferito all’altro.

Oggi tratteremo le 5 principali statistiche dei lanciatori a cui affidarsi, quelle che bisogna conoscere e utilizzare. Come le più nuove statistiche offensive, anche quelle dei lanciatori sono più dettagliate rispetto alle precedenti. Ancora più importante, gli studiosi hanno portato alla nostra attenzione i numeri che ci dicono la vera storia del lanciatore eliminando i fattori che implicano la squadra, gli altri giocatori e/o le prestazioni della difesa. Sono tutti elementi che condizionano e possono inflazionare la prestazione del lanciatore. 

Queste di seguito sono le statistiche che ormai tutte le società della MLB utilizzano per meglio determinare il valore dei lanciatori che intendono acquistare.

 

Molti tifosi rimangono sorpresi dagli acquisti della loro squadra solo perché guardano al record delle vittorie/sconfitte o al PGL. Ma se fossero aggiornati su come vengono valutati i giocatori, ne comprenderebbero il motivo.

 

Quindi la prossima volta che guardate le statistiche dei lanciatori più che soffermarvi sulle colonne vittorie/sconfitte e PGL, anteponete la vostra attenzione alle statistiche che eliminano i fattori esterni e indicano la vera storia delle abilità del lanciatore.

 

1 - UTILIZZARE STRIKEOUT PER 9 INNING (K/9) E NON IL NUMERO DI STRIKEOUT. 

Un alto numero di strikeout di un lanciatore può dipendere, e spesso dipende, semplicemente dal fatto che egli abbia avuto maggiori opportunità di lanciare, cioè ha lanciato più inning.  Per questo il K/9 rappresenta una sostanziale differenza tra i partenti e i rilievi. Infatti, dal momento che questi ultimi lanciano di meno e affrontano meno avversari permette loro di riservare maggiore intensità di sforzo nell’affrontare ogni battitore e come risultato il K/9 dei rilievi generalmente è più alto rispetto a quello dei partenti.

 

Ciò che invece veramente ci interessa conoscere è quanto controllo della zona dello strike ha un lanciatore rispetto ad un altro.  K/9 posiziona ogni lanciatore sullo stesso piano per determinare come e quanto spesso lascia i battitori al piatto e ci permette di paragonare un lanciatore che ha lanciato per una intera stagione a uno che magari ha lanciato solo per metà stagione.

 

Un elemento che però può inflazionare il K/9 è la Media Battuta di Palle Messe in Gioco (BABIP). In pratica, può succedere che due lanciatori abbiano la stessa percentuale K/9 ma una diversa %SO. Esempio: Lanciatore A lancia 1 inning, concede 1 valida e ottiene 1 SO e 2 FO. Lanciatore B lancia 1 inning, ottiene 1 SO e 2 FO. Lanciatore A = 1 IP, 1 H, 1 SO, 2 FO. Lanciatore B = 1 IP, 1 SO, 2 FO. Entrambi avranno lo stesso K/9 ma una diversa %SO. Questo perchè seppure entrambi abbiano lanciato lo stesso numero di riprese e ottenuto lo stesso numero di strikeout, la differenza è data dal numero di corridori messi in base.

 

A titolo informativo vi rendo partecipe di cosa succede nelle majors al riguardo. Per qualificarsi al K/9, un lanciatore deve aver lanciato almeno 1.000 riprese, che generalmente limita la classifica ai soli partenti. Una lista a parte è riservata ai rilievi che ha come standard almeno 300 riprese lanciate o 200 prestazioni. Ancora una volta, numeri impensabili per il nostro campionato, ma tenerne traccia nel corso dell’anno certamente può essere di supporto per le nostre valutazioni. 

2 - UTILIZZARE LA PERCENTUALE DI STRIKEOUT (%K), NON IL NUMERO TOTALE DI STRIKEOUT.

Realizzare molti strikeout è indubbiamente cosa buona ma potrebbe dipendere semplicemente dal fatto che un giocatore ha lanciato più riprese rispetto ad un altro. Ciò che più ci interessa è con quanta frequenza il lanciatore elimina un battitore per strikeout e ancora più importante, il dato ci indica il controllo che un lanciatore ha della zona dello strike. I numeri più alti rappresentano inoltre i lanciatori qualitativamente migliori, più comunemente conosciuti come “assi” della rotazione.

 

3 - UTILIZZARE BASI SU BALL E VALIDE CONCESSE PER INNING LANCIATI (WHIP), NON NUMERO DI VALIDE CONCESSE.

Il solo numero di valide concesse non ci indica molto al riguardo del lanciatore, della sua costanza o quanti corridori mette in base per gara. Un lanciatore che ha lanciato più di un altro avrà generalmente concesso più valide rispetto a uno che ha lanciato di meno. Questo rende impossibile un paragone equo. Più importante è conoscere quanti corridori un lanciatore mette in base che molto probabilmente si traducono in più punti concessi. Questa statistica comprende entrambe, sia le valide che le basi su ball concesse. Più basso è il WHIP, meno corridori sono stati messi in base e più al lanciatore viene riconosciuto il merito per una vittoria. WHIP è una ottima statistica e riveste particolare importanza poiché permette di paragonare i lanciatori non tenendo conto del numero di inning lanciati. 

 

4 . UTILIZZARE FIELD INDIPENDENT PITCHING (FIP), NON PGL.

Mi resta difficile trovare una traduzione letteraria, quindi diciamo che per FIP s’intende “Prestazione del lanciatore indipendente dalla difesa”.  Infatti il PGL del lanciatore dipende da una varietà di fattori che il lanciatore non può controllare come per esempio la reazione della difesa su una palla messa in gioco. Il FIP in effetti misura la qualità della prestazione del lanciatore eliminando i fattori difensivi che di fatto impattano sul suo PGL. Esempio: Quando David Price firmò per i Tigers nel 2014, la squadra aveva una pessima difesa. A fine stagione Price ebbe un incontro con il GM dimostrando come in particolare i due interni centrali avevano inflazionato il suo PGL chiedendo di prendere provvedimenti. Il FIP invece, comprende solo gli elementi che il lanciatore può controllare, cioè quelli che dipendono esclusivamente dalla sua prestazione: strikeout, basi su ball, battitori colpiti e fuoricampo. In definitiva, il FIP è la statistica che indica quanti punti il lanciatore ha concesso senza il coinvolgimento della difesa. 

 

5 - UTILIZZARE INNING LANCIATI PER GARA INIZIATA (IPGS), NON IL RECORD VITTORIE/SCONFITTE

Come diverse altre statistiche, il record di vittorie/sconfitte dipende dal supporto che ti offre la squadra, sia in difesa che in attacco. In effetti, dipende molto dalla squadra che hai alle spalle. Un lanciatore può anche lanciare bene ma con uno scarso attacco può perdere poiché la squadra non segna punti così come può perdere causa errori difensivi pur avendo lanciato bene. Quindi, di per sé, il lanciatore può aver anche lanciato bene ma uscire sconfitto. IPGS, statistica riservata ai partenti, indica la qualità delle riprese lanciate. Chi lancia bene rimane in gara e lancerà più riprese. Chi lancia male, sarà rimosso molto presto. Più riprese un lanciatore lancia per gara, meglio sono le sue prestazioni. 

Vien da sé che mentre nei campionati USA la Sabermetrica tende a indicare il reale valore del giocatore avendo una grande quantità di informazioni a disposizione, da noi le statistiche ci permettono di avere approssimativamente il valore di un giocatore ma è pur vero che ci permette di paragonare nei dettagli le prestazioni tra un giocatore e l’altro. 

 

Terminato questo reportage sulle statistiche, a titolo di esempio vi mostro le due tabelle da me elaborate inerenti all’attacco e ai lanciatori.

 

 

 

Per chi volesse avere maggiori informazioni e dettagli, può contattarmi tramite BOTR fornendo

 

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Buon lavoro

 

Frankie Russo

 

Tabella Attacco

Tabella Lanciatori

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Commenti: 1
  • #1

    Francesco (giovedì, 08 febbraio 2024 11:11)

    Grazie Sig. Russo.
    Un articolo davvero interessante. Un riassunto dettagliato per comprendere molte scelte dei manager che possono risultare incomprensibili. Negli articoli precedenti ho capito finalmente perché un giocatore come Schwarber viene utilizzato così tanto e perché batte primo nel lineup dei Phillies.
    Continui così.

    Grazie.